ancelotti tavecchio ventura

ANCELOTTI NUOVO CT, MA A UNA CONDIZIONE: NON VUOLE AVERE TAVECCHIO TRA I PIEDI - IL TECNICO, CHE SI “ACCONTENTEREBBE” DI UNO STIPENDIO ALLA CONTE (4 MILIONI), SAREBBE DISPOSTO AD ACCETTARE LA PANCHINA SOLO A CONDIZIONE DI UN REPULISTI IN FEDERAZIONE - VENTURA NON SI DIMETTE PER I SOLDI E SI AFFIDA AGLI AVVOCATI - LO SCAZZO PRIMA DELLA SVEZIA TRA CT E SENATORI

1 – IL CARLETTO NAZIONALE ANCELOTTI È IL PREFERITO E ACCETTEREBBE L' ITALIA MA A UNA CONDIZIONE...

Andrea Schianchi per La Gazzetta dello Sport

 

ancelotti

Ammettiamolo, il bambino che vibra ancora dentro di noi non ama le favole nere, ma quelle a lieto fine. E allora, in un' Italia diventata improvvisamente una Cenerentola del calcio mondiale, sembra davvero lievitare il ritornello del film di Disney: «I sogni son desideri». Ecco, se i desideri materializzassero la realtà, il nuovo allenatore della Nazionale sarebbe senz' altro uno: Carlo Ancelotti.

 

sacchi ancelotti

A certificarlo tra l'altro - oltre alla «vox populi» reperibile sui social - c'è anche il sondaggio della «Gazzetta» - votato da oltre 90 mila persone - che vede l'ex allenatore del Bayern (e non solo) in testa al gradimento dei tifosi con quasi il 70% delle preferenze, davanti a Conte (circa il 21%) e quindi Mancini e Allegri in virtuale pari merito (entrambi intorno 5%).

 

L' APERTURA

ancelotti

Inutile dire che il profilo sarebbe ideale per la resurrezione del pallone italico, ma doveroso sottolineare come il sentiero che porta a un «sì» così impegnativo è abbastanza impervio, anche se non impraticabile. L'allenatore emiliano, in questi giorni in Canada, ha vissuto con dolore l'eliminazione dell' Italia dal Mondiale, ed è per questo che non rifiuterebbe mai a priori il ruolo di salvatore della patria. L'Italia è nel suo cuore, forse ancor di più in giornate in cui deve accettare anche bonarie prese in giro dagli amici. Non solo.

malago' tavecchio

 

Dando per scontato che chiunque sia al timone della Federcalcio - nuovo o vecchio che sia - farebbe carte false per avere Ancelotti sulla panchina azzurra, c'è anche un altro elemento che giocherebbe a favore dell' ipotesi, cioè quello che l'allenatore non ne farebbe una questione di soldi.

 

Ovvero, Carletto sa bene che in Nazionale - pur ipotizzando uno stipendio alla Conte (4 milioni) - guadagnerebbe molto meno di quanto potrebbe offrire un club. Quindi, la questione economica non è sul tavolo e questo, negli informali contatti avuti ieri con alcuni dirigenti, è chiaro a tutti. Senza contare un altro aspetto, ovvero i buoni rapporti personali che Ancelotti ha sia con Malagò, presidente del Coni, che con Uva, direttore generale della Federcalcio.

tavecchio

 

IL PROGETTO

Non mancano però gli ostacoli. Il primo è che all'allenatore in questo momento piacerebbe più di ogni altra cosa tornare ad allenare in Inghilterra, e già sotto traccia si sono mossi per contattarlo sia il Chelsea che l'Arsenal. Entrambe, tentazioni fortissime. Ma la vera difficoltà è un'altra. Ancelotti ritiene che la questione c.t. sia secondaria. Occorre innanzitutto un progetto nuovo, uno svecchiamento di idee che prescinda dalle persone, anche se ritiene che difficilmente chi ha governato finora possa esprimere un reale rinnovamento.

 

Comunque, una volta che i vertici federali formulassero un piano del genere e glielo proponessero, allora Ancelotti potrebbe valutare il tutto con cognizione di causa. Una cosa è certa: il tecnico non ha intenzione di lasciarsi strumentalizzare dalle fazioni politiche, e sa bene come, con le elezioni fissate per marzo, tanti nodi potrebbero essere sciolti solo più avanti. E a quel punto c'è il rischio che sia tardi.

LOTITO TAVECCHIO 1

MANCINI, RANIERI & CO .

Per questo le ipotesi alternative non mancano. Conte sembra una pista complicata, mentre una disponibilità può arrivare da Mancini - anche lui in ottimi rapporti con Malagò - qualora chiudesse con lo Zenit. Discorso analogo per Allegri e la Juve, anche se il tecnico livornese sarebbe tentato da esperienze estere. Inutile dire che tutte queste ipotesi prevederebbero un traghettatore in panchina fino a maggio, con Di Biagio, pronto sì ad assumere il ruolo, ma consapevole dei problemi.

 

LOTITO TAVECCHIO

di biagio avvisa «Anno zero? Lo è stato 5-6 anni fa - dice dall'Under 21 - ma nessuno se n' è reso conto. È dovuto arrivare un brutto risultato per fare aprire gli occhi a tutti. Ora è facile sparare sulle persone. Noi lo diciamo da anni, ma quando abbiamo lanciato l'allarme qualcuno pensava fosse solo per interessi della mia squadra, mentre noi lo facevamo per il Paese tutto. Io c.t.? Non si sa mai ciò che potrebbe succedere, ma non dovete chiedere a me. Io traghettatore? Quando me lo chiederanno, risponderò». In attesa che la politica sportiva sciolga gli intrighi, una candidatura nobile sarebbe anche quella di Ranieri che magari - ipotizzando un ingresso nel Club Italia di Paolo Maldini (come leggete più avanti) - potrebbe anche fare da chioccia all'ex milanista.

 

TOTTI E BUFFON

totti buffon

Insomma, prematuro sbilanciarsi troppo, ma che la confusione sia grande sotto al cielo lo dimostrano anche le suggestioni impreviste, che parlano di Gigi Buffon - in fondo leader azzurro fino a due giorni fa - e addirittura di Francesco Totti, persino quotato dai bookmaker. Come dire, meglio restare sintonizzati.

 

2 - NIENTE DIMISSIONI, VENTURA VIE LEGALI

Sebastiano Vernazza per la Gazzetta dello Sport

 

ventura le iene

L' altra notte, dopo la batosta, Gian Piero Ventura ha fatto le ore piccole all' hotel Gallia di Milano, una volta sede del calciomercato e in questi giorni una delle basi milanesi della Figc. Impossibile dormire. Ventura ha parlato, si è sfogato e ha elogiato il gruppo azzurro, in particolare la vecchia guardia, cosa abbastanza incredibile a sentirsi, dato che con un pezzo di quel gruppo (i senatori) il c.t. si è scontrato e scottato. In mattinata Ventura è uscito da una porta secondaria e, protetto da agenti in borghese, ha raggiunto Linate, dove si è imbarcato sul volo Alitalia per Bari.

GIAN PIERO VENTURA

 

LE IENE

In aereo il c.t. è stato intercettato dalle Iene. Sul momento non ha voluto parlare, poi qualcosa ha concesso: «Senza l'Italia saranno brutti Mondiali, ma purtroppo è andata, che ci posso fare? Chiedo scusa agli italiani. Lo score (il bilancio, ndr) è uno dei migliori degli ultimi quarant' anni, ho perso due partite (in realtà tre, ndr)». Nel finger, il tubo che porta dall' aereo all' area imbarchi-arrivi, si è difeso come ha potuto dall' assalto: «Vi prego con educazione», ha ripetuto due volte. Con educazione - gli ha chiesto la Iena in servizio - si dimette o no? «Sì», ha risposto laconico Ventura, salvo smentire più tardi di avere intenzione di lasciare l'incarico. Un sì di maniera, modo per smarcarsi dall' insistenza dell' inviato del programma di Italia 1.

 

GIAN PIERO VENTURA

CASA DOLCE CASA

Il c.t. ancora in carica e non dimissionario è atterrato a Bari-Palese poco dopo l'una. Uscita protetta da varco laterale, ingresso in auto e via veloci in direzione Santo Spirito, quartiere residenziale a nord della città dove i suoceri hanno casa. Ventura, genovese per nascita e radici, ha sposato una signora di Bari, Luciana Lacriola, al suo fianco in aereo, e ha preso casa nel capoluogo pugliese, un bell' appartamento ristrutturato attiguo a BariVecchia, in centro. Ieri pomeriggio però si è rifugiato dai genitori della moglie per allentare la pressione di telecamere e giornalisti e per sbollire la tensione.

 

ventura

LEGALI

Perché Ventura non si dimette? Per una questione di vile denaro. In ballo ci sono gli ultimi otto stipendi del contratto originario, quello con scadenza giugno 2018. Il rinnovo fino al 2020 non entrerà in vigore perché legato alla clausola sulla qualificazione al Mondiale, adesso mancata. Restano da pagare le ultime otto mensilità, circa 7-800mila euro.

 

Ventura non intende fare bei gesti e ha incaricato il suo avvocato di trattare con la federcalcio per la parte economica. Non ci saranno grandi sconti per Tavecchio. A Bari ricordano come Ventura a suo tempo abbia battagliato al centesimo col Bari per la risoluzione del contratto. Difficile accordarsi e allora un bell'esonero, perché no? A quel punto la Figc sarebbe costretta a pagare il tecnico fino all'ultimo euro.

 

buffon ventura

RETROSCENA

L' eliminazione dell'Italia dal Mondiale è cominciata con la batosta del Bernabeu ai primi di settembre, è proseguita con la riunione a porte chiuse dei giocatori dopo l'1-1 con la Macedonia a Torino e ha percorso l'ultimo miglio domenica nel ritiro di Appiano Gentile, quando c'è stato un confronto acceso tra Ventura e quella che potremmo chiamare la commissione interna, formata da Buffon e dagli altri veterani azzurri. Oggetto del dibattito la formazione da opporre alla Svezia nel ritorno.

 

ventura immobile

La solita discussione sul sistema di gioco. La commissione interna, con un guizzo da intenditori, voleva passare al 3-4-3, per schierare Insigne. Il c.t. però ha rivendicato il suo ruolo con forza e ha imposto le sue scelte. Sul campo, a naufragio quasi compiuto, c'è stato l' episodio del labiale di De Rossi, a confermare lo scollamento tra squadra e allenatore. Al di là delle dichiarazioni di facciata - alcune le abbiamo ascoltate, altre ne sentiremo - l'Italia è fuori per demeriti e per turbolenze di spogliatoio.

(ha collaborato Franco Cirici)

 

 

 

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...