milik 1

ANCELOTTI, OK IL CAMBIO E' GIUSTO: UNA PERLA DI MILIK, ENTRATO NEL FINALE, TIENE VIVO IL CAMPIONATO – IL NAPOLI NON MOLLA, BATTE L'ATALANTA E SI RIPORTA A 8 PUNTI DALLA JUVE - ANCELOTTI: "LA PRIMA MAGLIA CHE MI E’ STATA REGALATA DA BAMBINO E’ STATA DELL’INTER, DI MAZZOLA. SPERIAMO CHE I NERAZZURRI NEL PROSSIMO TURNO CONTRO LA JUVENTUS CI FACCIANO UN REGALO" – VIDEO

 

Mimmo Malfitano per gazzetta.it

milik 1

Il Napoli non molla, riporta lo svantaggio a meno 8 dalla Juventus e restituisce un tantino di dignità al campionato. Il gol di Milik sul finire della gara (40’) è stata la vera intuizione di Carlo Ancelotti che, pochi minuti prima, aveva richiamato in panchina Mertens per fare spazio all’attaccante polacco. E non è stato casuale che sia stato proprio lui a realizzare il gol partita, dopo che Zapata aveva pareggiato il gol iniziale di Fabian Ruiz.

 

I MIGLIORI — Ancelotti rinuncia al turnover e schiera la formazione titolare, quella che ha utilizzato, fin qui, in Champions League, con Maksimovic esterno destro basso. La scelta dei migliori, ovviamente, certifica l’importanza della gara che il Napoli sa di non poter perdere. Gasperini, invece, è costretto a rinunciare allo squalificato Ilicic: al suo posto c’è Rigoni.

 

atalanta napoli 5

SUBITO FABIAN RUIZ — Pronti via e il Napoli è già in vantaggio. Un errore in uscita dei difensori bergamaschi permette a Allan di lanciare lo scatto di Insigne. Sul cross dell’attaccante, Hateboer manca l’intervento in spaccata e Fabian Ruiz, tutto solo, tocca in rete per lo 0-1. Sono trascorsi appena 90 secondi di gioco e l’Atalanta si ritrova già a rincorrere il risultato. La reazione è affidata ad un diagonale di Papu Gomez (11’), ma il pallone finisce a lato.

 

La pressione dei bergamaschi produce poco, però. Il solo Zapata fa fatica a scrollarsi di dosso la marcatura di Albiol. Il Napoli è una meraviglia quando si distende, la velocità di Insigne e Mertens e sostenuta dal palleggio di Hamsik e Fabian Ruiz. Ed è ancora lo spagnolo (20’), trovato dal solito Insigne, a presentarsi tutto solo dinanzi a Berisha: la conclusione di destro è debole e non provoca danni all’avversario. Al 32’ è la volta di Insigne, lanciato da Albiol, a arrivare a tu per tu con Berisha: lo scavetto è fuori misura e nel contrasto, l’attaccante s’infortuna.

milik 3

 

SPINTA ATALANTA — In avvio di ripresa l’Atalanta si sistema nella metà campo avversaria e sfiora subito il pareggio con una conclusione di Freuler deviata in calcio d’angolo da Albiol. E’ il preludio al pareggio che arriva all’11’. Gosens va via sulla sinistra e crossa, Mancini svirgola il pallone che Hateboer rimette al centro di testa.

 

Pronto lo stop e la girata dell’ex Zapata per l’1-1. Il Napoli prova a reagire affidandosi alle solite ripartenze, ma non sempre i lanci per Insigne e Mertens sono giusti. Intanto, Gasperini tira fuori Rigoni e inserisce Valzania, mentre Papu Gomez sia accentra al fianco di Zapata. Sembra averla sotto controllo la partita, l’Atalanta. Ma Ancelotti richiama in panchina Mertens per inserire Milik. Ed è proprio l’attaccante polacco a girare in rete il cross di Mario Rui dalla sinistra. Un gol pesantissimo, che restituisce un po’ di attenzione al campionato.

 

2. ANCELOTTI

Da gazzetta.it

 

ancelotti

Dopo il passo falso di domenica scorsa contro il Chievo, il Napoli riprende la rincorsa alla vetta della classifica, piegando l'Atalanta nel finale. Decisivo il cambio di Milik che appena subentrato a Mertens, segna il gol vittoria. "C'è stata una risposta importante da parte del giocatore - spiega Ancelotti dopo il fischio finale -. Ma anche Zielinski, entrato a partita in corso ha dato il suo contributo. Milik ha attraversato un momento difficile perché non ha giocato con continuità. Si merita una serata così".

 

COMPLIMENTI AL PUBBLICO — "Devo fare i complimenti ai tifosi atalantini perchè il clima era disteso. I bergamaschi hanno davvero dato prova di intelligenza e ci hanno mostrato come deve essere il calcio" - si complimenta il tecnico prima di passare all'analisi della partita.

 

spalletti ancelotti

TRASFERTA OSTICA — Il Napoli vince contro gli uomini di Gasperini, che poche settimane fa hanno rifilato 4 gol all'Inter. "E' una squadra molto aggressiva -continua il tecnico emiliano -. Ci ha costretto a giocare una partita diversa da quella che avevamo preparato. Abbiamo segnato troppo presto, anche se dopo il vantaggio abbiamo avuto diverse occasioni in contropiede. Il pareggio di Zapata è meritato. Poi le energie spese da loro per riprenderci, ci hanno aiutato per avere lo sprint in più nel finale".

 

MATURITÀ — Un Napoli che dimostra di vincere pur non giocando il suo calcio migliore. "Non è sempre possibile giocare un calcio spettacolare. Bergamo è per tutti una trasferta ostica. E cambiare atteggiamento in base al valore dell'avversario è un segno di maturità", spiega Ancelotti. Ultima battuta sul big match di venerdì prossimo, Juve-Inter, che potrebbe creare un vantaggio ai partenopei. "La prima maglia che mi è stata regalata da bambino è stata dell'Inter. Di Mazzola... Speriamo che i nerazzurri ci facciano un regalo".

atalanta napoli 1-2CARLO ANCELOTTI RIPETE IL GESTO DI MOURINHO CONTRO I TIFOSI DELLA JUVENTUS

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…