
“LA RINUNCIA PIÙ GRANDE È STATA NON VEDERE LA CRESCITA DI MIA FIGLIA” – ANTONIO CONTE SI TOGLIE LA DIVISA DA “SERGENTE DI FERRO” E SI RACCONTA A CUORE APERTO NEL LIBRO “DARE TUTTO, CHIEDERE TUTTO”, SCRITTO CON MAURO BERRUTO: “SONO RASSEGNATO AD ESSERE SOLO, UN ALLENATORE DEVE ESSERLO, HA UN SUO STAFF, SI CONFRONTA, ASCOLTA MA ALLA FINE OGNI DECISIONE VIENE PRESA DA ME, NEL BENE E NEL MALE” – L’ELOGIO DELLA FATICA, I RAPPORTI CON I CLUB E LA DECISIONE DI RESTARE AL NAPOLI…
Estratto dell’articolo di Monica Scozzafava per www.corriere.it
[…] Antonio Conte si racconta – svela il suo metodo — nel libro «Dare tutto, chiedere tutto», edito da Mondadori, scritto con Mauro Berruto e con la collaborazione di Giulia Mancini. L’allenatore dei cinque scudetti, fresco del tricolore con il Napoli, si è concesso in una intervista esclusiva per la copertina di 7, il settimanale del Corriere, in edicola e in edizione digitale venerdì 20 giugno. […]
«La rinuncia più grande è stata non vedere tutte le fasi di crescita di mia figlia Vittoria», svela commosso. […] Da calciatore della Juventus — dove ha vinto tutto — alla carriera di allenatore, è stato in giro per il mondo senza farsi travolgere dall’inevitabile sconforto della solitudine. «Ma sono rassegnato ad esser solo — ammette — un allenatore deve esserlo, ha un suo staff, si confronta, ascolta ma alla fine ogni decisione viene presa da me, nel bene e nel male».
DARE TUTTO, CHIEDERE TUTTO DI ANTONIO CONTE E MAURO BERRUTO
Si racconta, Conte, definito da molti dei calciatori che ha avuto come il sergente di ferro, il tecnico che non si risparmia con gli allenamenti, che alza il tiro fino a spingersi al limite della tollerabilità. E se qualcuno si lamenta, Antonio non cede.
Gli è successo una sola volta al Chelsea («è stata una forma di rispetto verso una cultura diversa») ma, racconterà nell’intervista come è andata (male) e perché da allora decise di seguire la sua di strada, ricorrendo anche alle maniere forti quando sono necessarie.
[…] Il concetto di «fatica» ricorre molto spesso nell’intervista (e nel libro): è l’unica strada che Conte conosce per tagliare i traguardi e gioire poi dei successi, anche quando sono inaspettati come è accaduto nell’ultima stagione al Napoli.
L’ex allenatore della Nazionale, una vita alla Juventus, racconta anche cosa è successo quando tutta Italia, appena un mese fa, lo dava via da Napoli con destinazione Torino.
ANTONIO CONTE - AURELIO DE LAURENTIIS
Il suo libro ambisce ad essere una lezione di leadership, un esempio da fornire anche ad imprese diverse da quelle calcistiche. Il ruolo del capo, la rigidità necessaria del leader che deve usare maniere forti quando si accorge che anche queste possono rappresentare un’ulteriore motivazione.
I successi ma anche gli inizi traballanti di Conte calciatore, il primo titolo sulla Gazzetta, alla prima gara da titolare con un clamoroso errore, avrebbe fatto desistere chiunque. Ci spiega come Trapattoni riuscì a tirarlo su. Fu quello il primo assaggio di quel metodo che poi negli anni ha fatto proprio. La mission del «coltello nel calzino».
I rapporti con i club, quello chiaro e schietto con De Laurentiis, con il quale ha avuto bisogno di un chiarimento prima di ripartire per la seconda stagione consecutiva. Il lavoro, la vita privata, padre e figlia insieme per un pomeriggio sotto i riflettori di 7, fra trucco, parrucco e backstage. Da cui emerge la versione autentica dell’uomo-allenatore che così non si era ancora mai raccontato. […]
antonio conte
Antonio Conte
ANTONIO CONTE
ANTONIO CONTE
antonio conte
antonio conte
antonio conte 5
antonio conte 4
antonio conte
ANTONIO CONTE
antonio conte 3
antonio conte 4
antonio conte
antonio conte
ANTONIO CONTE ROMAN ABRAMOVICH
antonio conte sir alex ferguson
antonio conte ciro ferrara
antonio conte 3
antonio conte 4
antonio conte 7