artissima

NON È ARTE, È ARTISSIMA! APRE A TORINO LA PIÙ IMPORTANTE KERMESSE IN ITALIA DELLE TENDENZE CONTEMPORANEE, QUEST’ANNO DEDICATA AGLI ANNI OTTANTA - E C’È ANCHE LA NUOVA “ROCKSTAR” ADRIAN VILLAR ROJAS

VILLAR ROJASVILLAR ROJAS

1 - ARTISSIMA E VILLAR ROJAS SCALDANO I COLLEZIONISTI

Luca Beatrice per “il Giornale”

 

La notizia migliore è che il peggio sembra davvero passato. Lo dimostra il fatto che le gallerie italiane e straniere tirano fuori il meglio dai loro magazzini, dopo anni di paura e risparmio.

 

artissima 2015artissima 2015

Così Artissima, la più internazionale delle fiere italiane, si conferma il luogo giusto da visitare se si è in cerca di novità. Tutto è di prima mano, niente secondo mercato, persino le riscoperte storiche della sezione più bella Back to The Future profumano di inedito e dopo lo sguardo delle edizioni scorse, incentrato sugli anni '70, ora c' è uno spostamento in avanti dell' asse temporale, segno che gli anni '80 non rappresentano più un tabù quando si parla di arte contemporanea.

 

Delle quattro edizioni dirette da Sarah Cosulich Canarutto quest' ultima appare la più vivace e riuscita, meno talebana rispetto al passato, più aperta alla pluralità di linguaggi e stili. Certo non è una kermesse in cui a farla da padrone è l' arte italiana troppo spesso generica, la selezione è severa e la qualità mai come ora controllatissima.

artissima 2015  3artissima 2015 3

 

Una fiera però non è fatta solo di compravendite e stand ma funziona anche da traino per un' intera città: Torino nei giorni di Artissima (da oggi a domenica) si trasforma nel luogo del contemporaneo per eccellenza. Merito delle gallerie aperte la notte di sabato, delle fiere collaterali in cui si distingue la sofisticata Flashback al Pala Alpitour nell' idea di unire l' antico al moderno, ma soprattutto delle istituzioni museali pubbliche e private che offrono un ventaglio di proposte di ottimo livello.

 

Tra le tante mostre aperte a Torino in questi giorni segnaliamo il progetto di Luca Pignatelli alla GAM, la collettiva Vanitas incentrata sulla natura morta antica e attuale al MEF, la personale del pittore pop californiano Ed Ruscha alla Pinacoteca Agnelli.

 

artissima 2015 artissima 2015

Il botto vero e proprio lo fa però Adrian Villar Rojas alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: una mostra epocale dell' ultima rockstar dell' arte internazionale, un ragazzo di appena 35 anni che rifugge i media e detesta i social network, gioca a fare il compagno ma è amato dal jet set e, quel che conta, dotato di un talento strepitoso per cui gli si perdonano atteggiamenti divistici.

 

ed ruschaed ruscha

È riuscito nell' impresa di farsi trasportare un centinaio di giganteschi massi da Istanbul sui quali ha inserito oggetti organici e inorganici, rivoltando come un calzino lo spazio del museo. Pare che collezionisti di tutto il mondo siano venuti in Italia per lui , ma al di là del glamour anche chi si concentra solo su Artissima può trovare un eccellente livello qualitativo.

 

2 - L' ARTE DI DOMANI BALLA CON MARADONA

Rocco Moliterni per “la Stampa”

 

VILLAR ROJASVILLAR ROJAS

«Volevo far morire alcune foglie di Parigi a Torino», dice Jo-Ey Tang, autore di un' installazione che non puoi non vedere con quel letto di foglie gialle a riempire lo stand, proprio vicino all' ingresso. E il lavoro dell' artista di Hong Kong che vive tra Parigi e New York è abbastanza indicativo di una tendenza che sembra percorrere Artissima, la fiera d' arte contemporanea che apre oggi i battenti all' Oval di Torino.

artissima 2015  2artissima 2015 2

 

Se in passato notavi subito opere di forte impatto, sia per le dimensioni sia per la volontà dell' artista di colpire a tutti i costi, ora sembra prevalere se non l' intimismo la volontà di giocare sulla memoria e il sentimento. Così ad esempio il giapponese Ken Matsubara (Ma2gallery di Tokyo) crea su antichi leggii da concerto il dialogo tra una foto Anni 60 o 80, trovata da un rigattiere, e un piccolo video realizzato oggi nello stesso luogo, si tratti della Tour Eiffel a Parigi o della spiaggia di Coney Island.

 

Suggestiva è l' idea di rendere tridimensionale un disegno a matita, come fa l' austriaco Costantin Luser alla Galleria Rotwand di Zurigo: le sue eteree installazioni fanno pensare ai Mobiles di Calder o a certe sculture di Melotti e incantano per la loro leggerezza. Sulla memoria (un po' alla Goodbye Lenin ) gioca nella sezione «Present Future» la russa Alina Chiaderov alla galleria parigina Antoine Levi.

VILLAR ROJASVILLAR ROJAS

 

La sua installazione si chiama Before 1989 we kept the bananas in the closet : in un armadio di legno ci sono caschi di banane, a ricordare, quando, prima della caduta del Muro, in Unione Sovietica queste non erano disponibili sul mercato ufficiale, i felici pochi che riuscivano a procurarsele le conservavano gelosamente, come direbbe Conte, all'«ombra dei loro armadi».

artissima 2015  artissima 2015

 

E ancora sulle memoria questa volta calcistica punta Flavio Favelli, nella sua performance Tango in programma domani pomeriggio, per la sezione «Per4m»: ci sarà un calciatore professionista che palleggerà con l' artista, mentre scorrono le immagini di un celebre filmato in cui Maradona prima di una semifinale di Coppa Uefa si «riscaldava» seguendo il ritmo di Live is Life , della band austriaca Opus.

 

Non che manchino opere legate all' attualità: del confine tra Turchia e Siria ci parla Fatma Bucak (galleria Peola). Il suo video ci mostra alcune donne sedute in una campagna quasi surreale e la violenza e la sopraffazione che quella parte del mondo sta vivendo viene mediata attraverso la sopraffazione di un uomo su una donna, tema della performance cui le donne sedute stanno assistendo.

 

artissima 2015   6artissima 2015 6

Così come delle periferie più o meno degradate parla la grande installazione di Botto&Bruno da Artiaco di Napoli: architetture immaginarie con colori acidi vengono questa volta riproposte su carta fotografica che sembra accartocciata, quasi a sottolineare come quelle periferie siano sovente considerate «carta straccia».

 

Per trovare opere di denuncia politica o soggetti erotici, bisogna andare alla sezione «Back to the future», dove troviamo ad esempio la body art brasiliana di Leticia Parente (galleria Jacqueline Martins di San Paolo), o le sculture e i disegni di Pierre Klossowski, fratello di Balthus (Galerie Isabella Bortolazzi) o le foto trasgressive di Richard Kern (galleria Guidi&Schoen).

villar rojas 3villar rojas 3

 

E agli anni della contestazione, in particolare della lotta per l' apertura degli ospedali psichiatrici di Trieste condotta da Franco Basaglia, rimanda Marco Cavallo, con il grande cavallo blu di cartapesta portato assieme a altri materiali del Laboratorio Basaglia da Camera, il centro italiano per la fotografia. Un annuncio della prossima mostra che dedicherà proprio al decennio 68-78.

 

artissima 2015    7artissima 2015 7

Si trova ad «Inclinazioni», la mostra che Artissima ha realizzato utilizzando opere e materiali di istituzioni museali del territorio piemontese. Non mancano però in fiera i big dell' arte contemporanea, si va dall' arte povera di Penone (museale l' installazione da Tucci Russo), Kounellis (Sprovieri), Pistoletto (Continua) alla transavanguardia colorata di Nicola De Maria (Persano) alle installazioni di luce di Nanda Vigo (Ca' di Fra), ai lavori di Bonalumi (Mazzoleni). C' è anche chi fa il verso ad artisti famosi, come Kaspar Muller nel suo After Julian Opie , che ripropone una donnina su fondo giallo molto simile a quelle di Opie.

 

artissima 2015    artissima 2015

La fiera appare elegante e rarefatta: se la scommessa di Sarah Cosulich, che per la quarta volta la firma, coniugando l' aspetto curatoriale con quello commerciale, sarà vinta si saprà solo domenica sera quando le gallerie tireranno le somme. Certo rispetto ad Art Basel, la madre di tutte le fiere, Artissima, con la sua aria sbarazzina riesce a soddisfare anche collezionisti dal portafoglio non pingue ma pronti a scommettere sugli emergenti. E soprattutto, per gli enti locali che la finanziano, a garantire per quattro giorni a Torino il ruolo di capitale dell' arte contemporanea.

 

3 - SARAH COSULICH: A TORINO UNA SFIDA CHE HA NEL COLLEZIONISMO IL SUO MOTORE"

Elena Del Drago per “la Stampa”

 

artissima 2015    5artissima 2015 5

Arrivata alla Ventiduesima edizione, Artissima apre i battenti in un contesto straordinariamente competitivo. Le fiere si moltiplicano a ritmo forsennato, proponendo piccoli scarti capaci però di determinarne il successo o l' insuccesso. La sfida dunque, per la fiera torinese, è quella di mantenere salda la propria identità aggiornandola per continuare ad essere seducente. Abbiamo parlato di idee e strategia con il direttore di Artissima, Sarah Cosulich Canarutto.

 

Quali sono le novità messe in campo quest' anno per continuare a mantenere l' immagine sperimentale ormai consolidata di Artissima?

«È difficile raccontare tutto ciò che accade in fiera, continuiamo ad inventare nuovi progetti perché vogliamo prenderci dei rischi, reinventarci e metterci in discussione ogni anno. Questa edizione sarà all' insegna del "fai da te", poiché dobbiamo interessare un pubblico molto eterogeneo: il collezionista esperto, quello che inizia ad avvicinare l' arte la prima volta, il grande pubblico. Il visitatore può costruire il proprio percorso alla scoperta della fiera selezionando presentazioni, stand e sezioni particolari».

artissima 2015       artissima 2015

 

Qual è invece il filo conduttore nell' offerta?

«Il tema portante di quest' anno è il collezionismo ed ha rappresentato il motore e l' idea concettuale nella costruzione degli eventi. Ho lavorato soprattutto sull' accessibilità: siamo una fiera pubblica e grazie alla città svolgiamo anche un lavoro di promozione. L' altro obiettivo continua ad essere la qualità. Attuiamo una forte selezione attraverso i comitati di curatori e direttori internazionali che si occupano di ogni singolo stand: saranno presenti 207 gallerie tra quelle che hanno fatto richiesta e ad ognuna abbiamo dato un' attenzione specifica. Il collezionista sa di visitare una fiera che fa ricerca e, grazie al lavoro dei consulenti, ha la possibilità di scoprire o riscoprire artisti d' avanguardia».

 

sarah cosulich canarutto1 1024x683sarah cosulich canarutto1 1024x683

A proposito di riscoperta, Artissima è stata la prima con Back to the Future ad aver anticipato quella che ormai è una tendenza macroscopica: l' attenzione ad un passato più o meno recente pressoché dimenticato.

«Sì, Back to the Future ha anticipato un vero e proprio format, con il quale, per esempio, Frieze a Londra a costruito una fiera satellite sempre più importante come Frieze Masters. E' un concept cominciato nel 2010 a Torino che poi è evoluto. E se l' anno scorso è stata la volta degli '80, quest' anno Back to the Future , si occuperà di un decennio cruciale, che va dal '75 all' 85. Pensiamo infatti che anche la riscoperta vada messa in relazione alla contemporaneità e quella decade ha influenzato moltissimo l' attualità.

artissimaartissima

 

Sono diversi i linguaggi che si incontrarono in quegli anni: la fine del concettualismo, l' inizio della pittura, il gesto dell' artista che appare in prima persona nelle performance: un incrocio di approcci molti differenti, non classificabili in una corrente artistica unica, ma rilevanti per gli artisti contemporanei».

 

E quali sono le novità che riguardano le altre sezioni?

«Per Present future continua l' allargamento geografico con l' inclusione di Paesi non scontati: ci sono realtà che arrivano da Ramallah, dalla Turchia, da Varsavia. È una ricerca di sperimentazione che si riflette anche nell' attenzione alla presentazione: ogni galleria ha stand molto curati con opere in dialogo tra loro».

sarah cosulich  alla-biennale-di-istanbul-2015sarah cosulich alla-biennale-di-istanbul-2015

 

Oltre alla divisione evidente in sezioni, come avete pensato di rendere aperto e comprensibile lo spazio di Artissima?

«Nella chiave di lettura del collezionismo come asse portante del sistema dell' arte, i Walkie Talkies, le visite itineranti in fiera, quest' anno prevedono la partecipazione di un curatore affiancato da un collezionista. I due si incontrano e raccontano i lavori che li interessano maggiormente, in una conversazione informale fornendo così due prospettive differenti. Un altro progetto riguarda la vip lounge: siamo i primi ad immaginarla come un' installazione vera e propria e non soltanto come uno spazio funzionale.

 

È stata curata da un artista di Torino, Maurizio Vetrugno, che ha composto un paesaggio incrociando linguaggi molto differenti per riflettere sull' idea di opera d' arte. La tappezzeria ispirata alle stanze orientali di Villa della Regina, convive con oggetti di porcellana e design, ricami e tappeti realizzati per l' occasione.

 

Artissima a TorinoArtissima a Torino

Per chi vorrebbe poi diventare collezionista offriamo un servizio di advisory con Unicredit: chi lo desidera potrà dare ordine alla grandissima offerta, e dunque capire, focalizzare i propri interessi insieme a degli esperti per poi procedere agli acquisti in modo autonomo. Per il pubblico generico, invece, abbiamo immaginato un progetto articolato di visite guidate tematiche con mediatori culturali».

 

Dunque ogni aspetto della fiera è all' insegna della curatela?

«Sì, il nostro grande progetto riguarda anche la trasformazione della zona che ospita le collezioni delle istituzioni del territorio in una vera e propria mostra. Quest' anno curata da Stefano Collicelli Cagol, sarà sull' inclinazione politica, sociale, formale e sessuale».

sarah cosulich  alla-biennale-di-istanbul-2015sarah cosulich alla-biennale-di-istanbul-2015

 

 

 

sarah cosulich con maurizio vetrugno, artista e curatore di opium den 3sarah cosulich con maurizio vetrugno, artista e curatore di opium den 3

 

Ultimi Dagoreport

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...