biennale architettura venezia

ARTSPIA - COUNTDOWN: MANCANO 6 GIORNI ALL'APERTURA AL PUBBLICO DELLA BIENNALE ARCHITETTURA FIRMATA REM KOOLHAAS. “WALLPAPER” HA FATTO LA SELEZIONE Più SPETTINATA E CREDIBILE

Alessandra Mammì per Dagospia
 
Count down. Mancano sei giorni all'apertura al pubblico della Biennale Architettura firmata Rem Koolhaas. Occuperà tutta Venezia, metterà in scena chilometri di mostre, aprirà i palazzi storici e molte bottiglie di prosecco, sfiancherà i visitatori.  Per cui i consigli per gli acquisti su riviste  e fanzine già si sprecano. “Wall Paper” ha fatto la selezione più spettinata e credibile. Eccola.
 
 
Luminaire. Entrata delle Corderie. Spettacolare ingresso nato dalla collaborazione fra lo studio Oma del curatore Rem Koolhaas e Swaroski. Arco trionfale tutto brilli, lampadine colorate e cristalli Swaroski per entrare in una sezione che rende omaggio all'Italia e assorbe per la prima volta al suo interno anche le Biennali musica e danza. Oh mia patria sì bella e perduta!
Corderie dell'Arsenale
 
Planta. Progetto a cura della spagnola Fondazione Sorigué  e commissionato all'artista Armin Linke più lo studio Domaine. Un progetto sonoro, visivo, spettacolare  che reinterpreta uno spazio seminterrato per creare luoghi sociali di chiacchiera e/o solinghi per meditazione.
Conservatorio di Musica Benedetto Marcello. San Marco
 
Padiglione inglese. Titolo: Gerusalemme  a orologeria. Tema:  ascesa e caduta della modernità britannica. Ovvero ritratto corale del Regno Unito (attraverso progetti-disegni-dipinti-prospetti) dal suo massimo splendore modernista alla esagerata ambizione architettonica e gigantismo dei nostri  giorno. Si prefigurano imbarbarimenti e catastrofi. Se lo dicono da soli. Giardini di Castello.
 
Padiglione Usa. Sguardo strabico su passato e futuro attraverso mille tipologie di edifici  d'abitazione e duecento per uffici e simili. Con proposte per il futuro compatibili con i difficili tempi e clima. Giardini di Castello
 
Padiglione svizzero. Curato dal poliedrico e onnipresente svizzero tedesco Hans Ulrich Obrist. Qui si mette in scena una doppia retrospettiva di Lucius Burkhardt e Cedric Price per indagare sul futuro dell'architettura attraverso il passato. Aiutano in tanto arduo compito installAzioni di Herzog&De MeuRon e Atelier Bow –Wow.
 
La casa del té di Hiroshi Sugimoto. Tutta in vetro, trasparente scrigno per custodire il tempo che implode nelle immagini di questo grande artista. Eccezionalmente qui architetto. All'isola di San Giorgio per le Stanze del Vetro
 
China Town. Organizzato da Design Beijing Week  e Don't Stop Architecture ,si riflette sui troppo rapidi cambiamenti urbanistici e sociali della metropoli cinese prendendo come termometro il distretto di Dashilar “città nella città”. Progetti, discussioni, documentari, film. Insomma un calendario fitto destinato a durare fino a novembre. Tesa 1oo. Arsenale Nuovissimo.
 
Genius Loci. Tra arte e architettura, spazio e forma con sponsor Lisson Gallery e cast  stellare di artisti da Ai WeiWei a Kapoor più corredo di mostra sulle più importanti e recenti commissioni pubbliche ad artisti allestita dallo studio Carmody Groarke. Il tutto a Palazzo Cavalli Franchetti,
San Marco
 
Gotthard Landscape: The Unexpected view. Qui il gioco si fa duro. E si analizza scientificamente l'impatto della Neat (il tunnel più lungo del mondo) sulla catena del San Gottardo. Con ricostruzione di una scultura digitale interattiva grazie alla cloud technology.
Palazzo Trevisan degli Ulivi. Campo Sant'Agnese. Dorsoduro
 
Grafting Architecture. Dove si prende alla lettera la mission dettata da Koolhaas: Fundamentals e varianti. E si narra di come Ikea e in generale il global design hanno cambiato l'architettura della Catalogna. Dodici progetti organizzati dall'Istituto Ramon Llull. Cantieri Navali.Calle Quintavalle.Castello
 
Time Space Existence. Mostra a tema della Global Affairs Foundation che mette insieme cento architetti di quaranta diversi paesi chiamati a filosofare ed esibirsi sulle mura di due palazzi veneziani. E chi si rivede in tanta compagnia? Ricardo Bofill. Palazzo Bembo. Riva del Carbon e Palazzo Mora, Strada Nova.
 
Township in domestic parts: made in Taiwan. Progetti e idee tutte molto carine ma troppo grandi per essere considerati progetti e troppo piccoli per essere considerati architetture.Nove supermobili che il visitatore è invitato a perlustrare e che rappresentano diverse attività domestiche. La casa del Sonno, la casa del Cibo, la casa del Piacere, la case del Lavoro. Palazzo delle prigioni. Castello.
 
Mosca. Lo spazio urbano. La nuova Mosca nei suoi spazi pubblici e sopratutto in quello che è ora tra i più ambiziosi progetti. Il parco riveduto e corretto dallo studio Diller Scofidio + Renfro
Santa Maria della Pietà. Sestiere. Castello
 
Padiglione Antartico. Dove si invitano grandi architetti come Zaha Hadid o Alexander Brodsky a confrontarsi con il continente di ghiaccio per proporre un habitat degno del prossimo futuro. Quando magari i ghiacci saranno molti meno. Da non perdere. Fondaco Marcello. Canal Grande.fundamentalsfundamentalsMestreMestrepadiglione antarticopadiglione antarticoPadiglione TaiwanPadiglione Taiwanpadiglione Spagnapadiglione SpagnaMosca futuraMosca futura

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)