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PERCHE’ I CALCIATORI HANNO PAURA A TORNARE IN CAMPO - IL DIRETTORE DELLA PNEUMOLOGIA DEL GEMELLI: “UN ATLETA PROFESSIONISTA SE COLPITO DA UNA FORMA GRAVE DI COVID RISCHIA DI NON TORNARE QUELLO DI PRIMA. E LO STESSO VALE PER UN CANTANTE”. ECCO IL MOTIVO - "IL VIRUS RISCHIA DI LASCIARE DANNI PERMANENTI NON SOLO AI POLMONI, MA ANCHE AD ALTRI ORGANI, COME CUORE, RENI E CERVELLO”…

https://www.dagospia.com/rubrica-39/salute/fine-virus-mai-dopo-39-infezione-coronavirus-polmoni-sono-237584.htm

 

 

Pao. Rus. per “la Stampa”

 

covid polmoni

«Il Covid rischia di lasciare danni permanenti non solo ai polmoni, ma anche ad altri organi, come cuore, reni e cervello». E in caso di decorso grave della malattia «la riduzione del volume polmonare genera più danni in un atleta». Per questo il professor Luca Richeldi, presidente della società italiana di pneumologia, direttore dell' omonimo dipartimento al policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato scientifico che affianca il governo, in visita della ripresa del campionato suggerisce: «Un Cristiano Ronaldo non lo rischierei».

 

Cosa avete osservato nei pazienti Covid dopo il ricovero?

«A distanza di un mese o due in molti di loro, soprattutto se intubati, abbiamo visto una riduzione della funzionalità respiratoria, con una diminuzione del volume del polmone e della sua capacità di ossigenare il sangue. Questa riduzione funzionale è proporzionale alla gravità dell' infezione. Dopo un paio di mesi un terzo dei dimessi aveva ancora difficoltà a respirare, debolezza, ridotta tolleranza allo sforzo fisico. Anche a fare le scale per intenderci».

 

I sopravvissuti rischiano di diventare nuovi malati cronici?

«Anche se non abbiamo ancora dati certi sulle conseguenze a lungo termine della polmonite da Covid, gli studi realizzati in Cina a seguito della polmonite da Sars del 2003, molto simile a questa, confermano il sospetto che anche il Covid possa comportare danni destinati a permanere dopo la polmonite».

coronavirus effetto sui polmoni 7

 

L' infezione rischia di danneggiare perennemente anche altri organi?

«Sappiamo che il virus scatena violente infiammazioni che colpiscono non solo i polmoni, ma anche cuore e cervello, con problemi estesi al sistema circolatorio. Nel rene, dove il virus è stato isolato, provoca insufficienza renale nel 20% dei casi».

 

Cosa suggerisce di fare dopo il ricovero?

«Di farsi prendere in carico dagli ambulatori dedicati negli ospedali Covid, dove lavorano equipe multidisciplinari, composte da pneumologi, infettivologi, internisti e riabilitatori. All' inizio con frequenza mensile, poi anche con appuntamenti più diradati, sottoporsi prima di tutto alla spirometria, per verificare la capacità respiratoria e, se necessario a una tac ad alta risoluzione al torace. Ma i controlli vanno estesi anche al cuore con eco ed elettrocardiogramma, oltre che ai reni, con l' ecografia».

 

Siamo attrezzati per la riabilitazione?

«Diciamo che ci stiamo attrezzando. È importante eseguire esercizi che riallenino polmoni e muscoli del torace a svolgere le funzioni di prima».

 

coronavirus effetto sui polmoni 4

Esistono terapie specifiche per riuscire a combattere la fibrosi polmonare?

«Abbiamo dei farmaci efficaci per la cura delle fibrosi polmonari, ma non sappiamo ancora se funzionino anche per quelle da Covid-19. Per scoprirlo dovremo iniziare a testarli».

 

Cosa suggerirebbe a un club di serie A che deve mandare in campo i suoi campioni?

luca richeldi

«Di pensarci bene, perché anche l' atleta professionista se colpito da una forma grave di Covid rischia di non tornare quello di prima. Nessun club consiglierebbe a Cristiano Ronaldo di praticare sport estremi. Qui vale lo stesso ragionamento. Perché se una persona normale riesce a far entrare nei polmoni massimo due litri di ossigeno, un atleta arriva a 4-5. E con una fibrosi la riduzione del volume polmonare colpisce più quest' ultimo».

 

covid polmoni

E un cantante come Bocelli potrebbe non prendere più certe note?

«Vale lo stesso discorso. Ma fortunatamente Bocelli è stato colpito da una forma lieve.

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Potremo continuare ad estasiarci con la sua voce come prima».

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