niccolò baroni daniele minnelli abodi le iene

L'ASSOCIAZIONE ARBITRI E LA FIGC PRIMA DICONO CHE CHI HA LE PROVE SI DEVE FAR AVANTI POI QUANDO "LE IENE" CHIEDONO L'AUTORIZZAZIONE PER INTERVISTARE I 2 DIRETTORI DI GARA, BARONE E MINELLI, CHE HANNO LE PROVE DEI VOTI TAROCCATI AI FISCHIETTI, NON LI AUTORIZZANO A PARLARE - LA RICHIESTA DEL MINISTRO DELLO SPORT ABODI ALL'AIA DOPO LE INCHIESTE DELLE IENE - "BISOGNA LASCIAR PARLARE GLI ARBITRI, PURCHÈ CI SIANO DELLE PROVE" – VIDEO

https://www.iene.mediaset.it/video/gli-arbitri-che-denunciano-le-classifiche-truccate_1313740.shtml

 

Da iene.mediaset.it

ABODI LE IENE

 

Filippo Roma ha cercato gli arbitri Niccolò Baroni e Daniele Minnelli per intervistarli riguardo le loro esperienze avute con il mondo arbitrale italiano. Dalle chat e dalle telefonate verrebbe fuori che alcuni voti non corrisponderebbero a quelli effettivamente attribuiti sul campo. Alla richiesta della nostra Iena per l'intervista l'AIA non ha concesso l'autorizzazione

 

 

ABODI

Da https://sport.virgilio.it/

 

Le Iene confermano e rilanciano. Dopo i precedenti servizi sul mondo arbitrale il noto programma televisivo in onda su Italia 1 nella serata di ieri ha mandato in onda un nuovo approfondimento sul caso. Con una sostanziale differenza: se in passato i direttori di gara coinvolti avevano tenuto nascosto il proprio volto, in questa occasione ci sono nomi e cognomi dei fischietti coinvolti ai quali è stato chiesto di raccontare pubblicamente la propria esperienza. Suscitando la reazione dell’Aia e del ministro Abodi.

 

 

Niccolò Baroni LE IENE

Il servizio a firma di Filippo Roma ha avuto come oggetto le esperienze di due arbitri di Serie A. Si tratta di Niccolò Baroni e Daniele Minelli, i quali, tre stagioni fa, decisero di fare ricorso alla giustizia sportiva dopo la loro dismissione per dei voti che loro sostenevano fossero “taroccati”.

 

Tra le prove a suffragio della loro tesi, le chat e le telefonate scambiate tra chi giudicava le loro prestazioni (i c.d. Organi Tecnici, cioè ex arbitri di serie A che durante il campionato vanno allo stadio a esaminare l’operato dei colleghi in campo).

 

 

I due fischietti in questione persero la loro battaglia in tutte le sedi di giustizia sportiva, venendo tuttavia reintegrati grazie al ricorso alla giustizia ordinaria. Il giornalista delle Iene ha provato così a raccogliere la loro versione dei fatti in merito a quella vicenda di voti modificati senza però riuscire ad ascoltarla. Il motivo del rifiuto? La mancata autorizzazione a parlare da parte dell’Aia nonostante quanto espresso dalla stessa organizzazione nelle scorse settimane circa la necessità di denunciare i cattivi comportamenti interni. Questo il botta e risposta

 

 

Filippo Roma: Come mai ha risposto di no alla nostra richiesta di intervista?

Niccolò Baroni: Ma guardi, ho solo chiesto autorizzazione, non mi è stata data.

 

Filippo Roma: Come mai non le è stata data?

Niccolò Baroni: Non c’è motivazione. Sono associato e devo rispondere all’associazione.

 

Filippo Roma: Ma come, Pacifici ha detto chi ha elementi concreti si faccia avanti, lei segue i canali ufficiali e non può parlare?

Daniele Minnelli LE IENE

Niccolò Baroni: Ma non posso dire niente, è tutto già chiaro.

 

Filippo Roma: Arbitro Minelli buonasera, ce la rilascia o no questa intervista?

Daniele Minelli: Non posso.

 

Filippo Roma: Perché non può?

Daniele Minelli: Perché non mi hanno autorizzato.

 

Filippo Roma: Ma chi non l’ha autorizzata?

Daniele Minelli: L’associazione.

 

 

La reazione di Abodi e l’invito all’Aia

Chi ha parlato è stato il ministro dello sport Andrea Abodi. Interpellato da Filippo Roma, il 63enne romano ha invitato l’Aia a lasciar parlare i propri tesserati in nome della credibilità dell’organizzazione stessa, naturalmente se tutto suffragato dalla presenza di prove per denunciare. Dopodiché lo stesso Abodi ha invitato il primo arbitro, quello che ha parlato a volto coperto, a palesarsi in maniera tale da fare chiarezza una volta per tutte sul presunto scandalo che ha coinvolto nuovamente il calcio italiano e i suoi fischietti.

 

LE IENE CASO ARBITRI GRAVINA 4

Questo il dialogo

Filippo Roma: Perché Pacifici nega l’autorizzazione a parlare a chi usa i canali ufficiali e porta le prove?

Andrea Abodi: Non lo so, chiederò.

 

Filippo Roma: Non è un comportamento incoerente?

Andrea Abodi: In linea di principio sì. In questi momenti bisogna anche lasciar parlare, purché ci siano delle prove. Io credo che ne vada anche della credibilità dell’Associazione stessa, la cosa migliore da parte mia è parlare con il presidente dell’Aia e avere una risposta che sia convincente.

 

Filippo Roma: Baroni, Minelli, no? Perdono ogni grado di giustizia sportiva. Nel momento in cui si rivolgono invece alla Procura di Roma, da che erano stati dismessi vengono magicamente reintegrati. Ma come è spiegabile una cosa del genere?

LE IENE - CASO ARBITRI

Andrea Abodi: Non lo so. Beh, insomma, oggettivamente gli atteggiamenti ondivaghi…o uno va fino in fondo, oppure, per carità, magari c’è stata una distrazione. Però reputazione e credibilità sono i due fattori decisivi. Io lavoro soltanto per questo.

 

Filippo Roma: Lei cosa può fare di concreto per abbattere questo muro di gomma e far prevalere nel mondo arbitrale la meritocrazia una volta per tutte?

Andrea Abodi: Io vorrei, intanto, che il prossimo passo lo facesse la persona che non si è mostrata, per prendersi una responsabilità e denunciare.

 

Filippo Roma: Però ha visto che succede se poi quell’arbitro ci mette la faccia.

Andrea Abodi: Sono qua apposta. Quindi l’invito è a mostrarsi.

LE IENE INCHIESTA ARBITRILE IENE ARBITRILE IENE - CASO ARBITRI - GABRIELE GRAVINA

 

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...