
CALCIO DOTTO - QUEL GENIO DI MOURINHO SI È FATTO SCAPPARE (GRATIS!) SALAH, CHE STENDE LA JUVE E FA COMMUOVERE MONTELLA - FELIPE ANDERSON È RIUSCITO PURE A RIESUMARE KLOSE, CHE ORA POTREBBE RESTARE ALLA LAZIO
Giancarlo Dotto per Dagospia
Quel gran genio di Mourinho. E’ una magnifica strega, ma di calcio ne capisce poco. Per dirne una, non vale una ciabatta di Maurizio Sarri, l’allenatore in tuta e ciabatte dell’Empoli. Le prove? Mohamed Salah. Basta e avanza. Ce l’aveva al Chelsea e non lo faceva mai giocare. Attenzione, credete alle vostre orecchie: l’Incantatore di Setubal costringe il suo russo milionario a scucire 33,6 appunto milioni di euro per Cuadrado, bravo ma colombiano, dunque instabile, più pacco aggiunto gratuito, il prestito di Salah, uno che ringrazia Allah anche quando gli caga un piccione in testa.
Traduzione, la Viola si ritrova gratis l’egiziano, che Roman Abramovich gli paga anche l’ingaggio. Avete capito bene. E si dice di un Montella con gli occhi lucidi, di questi tempi, da mattino a sera.
Un mese dopo. Cuadrado gioca briciole a Londra, Salah ha steso Firenze ai suoi piedi. Un tappeto di brividi e languori. Dove sta il trucco? Facile. Salah brucia l’erba come e più di Cuadrado ma, piccolo dettaglio, segna e assiste il triplo di lui. Insomma, quella della Fiorentina versus il Chelsea è un’autentica stangata. Prima il Tottenham eliminato in Europa, a seguire la Juventus incenerita di Coppa Italia toglie ogni dubbio residuo: Salah è un fenomeno e la clausola consentirà ai Della Valle di acquistarlo tra un anno e mezzo per 15 milioni. Uno che già oggi ne vale almeno il triplo.
L’altra partita di Coppa Italia, Lazio che pareggia con il Napoli all’Olimpico, aggiunge l’altra conferma. Che i mostri sono due oggi in Italia. Salah a Firenze e Felipe Anderson a Roma (qualcuno direbbe sul lato sbagliato del Tevere). Il terzo, Pogba, sta a Torino e da qualche tempo sonnecchia, forse sazio, forse già la testa altrove. L’assist del brasileiro a Klose è da svenimento estetico.
Solo nelle due ultime partite, Felipe Anderson ha regalato al tedesco almeno quattro palle solo da spingere in porta. Klose pensava di smettere, ora ci sta ripensando. Con quel tipo dalla sua parte può giocare fino a che non lo stende la sciatica o la prostata.
E, a proposito di crani eccelsi in panchina. Dunga. Un passato a Firenze, un presente da allenatore del Brasile, memorabile solo per le sue giacche immonde. Ignora Felipe Anderson, genio emergente del calcio mondiale e convoca Robinho, un ex che persino il Milan ha sfrattato, e tale Diego Tardelli (uno che gioca similcalcio in Cina) e Firmino (uno che nemmeno la madre convocherebbe).