CALCIO-MARCIO - UN MONDO DI TRUCCHI E TAROCCHI: NEL 2010-11 GIOCATE SOSPETTE SU 870 PARTITE! – QUEI CONTATTI TRA SARTOR E BRUNO CONTI…

Claudio Del Frate per il "Corriere della Sera"

Che siano legali o no, quello del calcio è un mondo malato di scommesse; per anni un numero impressionante di giocatori, dirigenti e personaggi che per una ragione o per l'altra gravitano attorno ai club e agli atleti hanno messo montagne di euro nelle mani di allibratori e società di gioco online.

Due anni e mezzo di indagini da parte del pm Roberto Di Martino hanno già strappato il sipario sul retroscena del calcio giocato. Ma le oltre 400 pagine di informativa redatta dallo Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia e allegate all'ultima ordinanza emessa dal gip Guido Salvini danno al fenomeno dimensioni da capogiro.

C'è un dato contenuto nelle carte processuali che desta scalpore. Lo comunica ai magistrati Francesco Baranca, responsabile legale della società di scommesse austriaca Skysport 365. Interrogato come teste il primo febbraio scorso dichiara che il fenomeno delle giocate sospette aveva raggiunto nel 2011, anno in cui esplode l'inchiesta cremonese, «limiti intollerabili».

«Facendo un esempio concreto - dichiara Baranca - nella stagione 2010-2011 per ben 870 volte la nostra gestione rischi ha dovuto porre in essere una difesa contro possibili tentativi di alterazione. Nel 2011-2012 questo è avvenuto una sola volta. Per la prima volta da quando sono in questo lavoro ho assistito a un'ultima giornata di campionato in cui tutte le partite erano giocabili».

Riassumendo: nel 2011, annus horribilis del calcio truccato, su ben 870 partite sono confluite giocate sospette per mole di denaro e il fenomeno vive la sua fase più acuta proprio sul finire della stagione, quando molti incontri ormai non hanno alcuna influenza sulla classifica.

Del resto che i campionati in quella fase si trasformassero in un «mercato», lo aveva già detto agli inquirenti Almir Gegic. Lo «zingaro» ha ricordato che «verso la fine del campionato accadeva piuttosto spesso che le quote delle scommesse crollassero. Tale circostanza dipendeva dall'eccesso di puntate su alcuni incontri una volta diffusasi nell'ambiente degli scommettitori la notizia di una possibile combine».

Che molti calciatori siano a loro volta accaniti scommettitori lo dimostra secondo l'informativa dello Sco anche la ricostruzione della «mappa» dei contatti telefonici di Francesco Bazzani, detto «Civ», il bookmaker di casa all'hotel Tocq di corso Como a Milano. Gli inquirenti gli attribuiscono innanzitutto 58 contatti con l'attuale allenatore dell'under 21 Gigi Di Biagio tra il 18 febbraio 2011 e il 6 luglio dell'anno successivo.

Poi ci sono 120 chiamate con Federico Giunti (ex Milan e Parma), 250 con Lorenzo D'Anna del Chievo, 129 con l'«alter ego» di Gennaro Gattuso, Salvatore Pipieri. «La quantità e la tempistica di tali rapporti telefonici - è di nuovo scritto nelle pagine dell'inchiesta - potrebbe riguardare una anomala passione di molti calciatori professionisti per il mondo delle scommesse». Bazzani ha un rapporto febbrile col telefono: in 5 mesi colleziona infatti qualcosa come 19 mila chiamate.

Personaggi come il «Civ», del resto, sono di casa nei sancta sanctorum della serie A: i poliziotti dello Sco annotano la sua presenza a Milanello, all'Olimpico di Roma in tribuna e all'uscita degli spogliatoi, suoi tentativi di entrare nel ritiro della Lazio a Formello «verosimilmente per affrontare aspetti oggetto della presente indagine».

Sulla contiguità tra nomi altisonanti del calcio e mondo delle scommesse emblematica è una circostanza inclusa nell'informativa e che riguarda l'ex campione del mondo e attuale dirigente della Roma Bruno Conti. L'ala destra dell'Italia di Bearzot non è sfiorata dallo scandalo, ma ugualmente riceve molte telefonate da Gigi Sartor, interfaccia in Italia del clan di Singapore. Otto di questi contatti avvengono la mattina del 26 febbraio 2011, giorno in cui in Italia sbarca uno dei boss provenienti dal Paese asiatico.

«Tali evidenze confermano una rete di relazioni tra gli indagati e personaggi di spessore della serie A sintomatici del dinamismo e degli interessi dei gruppi criminali impegnati nel match fixing». Come dire: alla disperata caccia di contatti, informazioni o semplicemente per fare bella figura, gli indagati non esitavano a «tampinare» personaggi in grado di dare loro lustro e credibilità.

 

 

videonews_calcioscommesse_cartina_rete criminale mondialecalcioscommesse x gattuso y rj36 bruno conti

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…