
I GIORNALISTI ITALIANI PRENDONO A PALLATE JANNIK SINNER DOPO IL NO ALLA COPPA DAVIS – ALDO CAZZULLO: "IL NUMERO 2 DEL MONDO HA SEMPRE DIMOSTRATO CHE DELL’ITALIA NON GLI IMPORTA MOLTO PIÙ DI NULLA, E NON SOLO PORTANDO LA RESIDENZA FISCALE A MONTECARLO. HA RIFIUTATO L’INVITO DI MATTARELLA AL QUIRINALE E DI RAPPRESENTARE L’ITALIA ALLE OLIMPIADI” – BRUNO VESPA: “PERCHÉ UN ITALIANO DOVREBBE TIFARE SINNER? PARLA TEDESCO (GIUSTO, E’ LA SUA LINGUA). ONORE AD ALCARAZ CHE SCENDE IN CAMPO PER LA SUA SPAGNA” – AUGIAS: “SINNER E' UN ITALIANO DIMEZZATO” – MERLO: “NO, E’ UN ITALIANO E MEZZO. ANTEPONENDO I SOLDI ALLA BANDIERA E LA REGIONE ALLA NAZIONE, È MOLTO PIÙ ITALIANO DI NOI CHE, CON UNA PROVA D'AMORE, SCEGLIEREMMO LA POCO PAGATA COPPA DAVIS...”
Perché un italiano dovrebbe tifare Sinner? Parla tedesco (giusto ,e’ la sua lingua), risiede a Montecarlo, non gioca per la nazionale in Coppa Davis per prendersi una settimana di vacanza in più. Onore ad Alcaraz che scende in campo per la sua Spagna.
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) October 22, 2025
Dal profilo X di Bruno Vespa
MEME SUL NO DI JANNIK SINNER ALLA COPPA DAVIS - BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Perché un italiano dovrebbe tifare Sinner? Parla tedesco (giusto, e’ la sua lingua), risiede a Montecarlo, non gioca per la nazionale in Coppa Davis per prendersi una settimana di vacanza in più. Onore ad Alcaraz che scende in campo per la sua Spagna.
SINNER, GRANDISSIMO CAMPIONE CUI NON IMPORTA DELL’ITALIA
Dalla rubrica delle lettere del “Corriere della Sera”
Caro Aldo, sono un grande ammiratore del Sinner tennista, vederlo giocare mi ha spesso dato entusiasmo. La mia fede di tifoso subì un brutto colpo quando ritenne che accettare l’invito del presidente Mattarella fosse una opzione.
Adesso un colpo ancora più forte me lo sta dando il suo annunciato forfait alla sfida di Coppa Davis con la nazionale italiana.
Fausto Peyrani
Risposta di Aldo Cazzullo
bruno vespa intervista giorgia meloni - forum in masseria con
Caro Fausto, in Italia chi tocca Sinner muore. Se lo fa un giornalista, un’ora dopo viene coperto di dileggio non solo dai tifosi ma prima ancora dai colleghi: la cosa migliore che scrivono è che sei «invidioso», il che farebbe anche sorridere.
Sul rifiuto della convocazione in Davis, si è espresso come meglio non si potrebbe Adriano Panatta.
(...)
jannik sinner si ritira al master di Shanghai
Sinner ha quasi sempre dimostrato che dell’Italia non gli importa molto più di nulla, e non soltanto portando la residenza fiscale a Montecarlo (in buona compagnia, e non solo di sportivi, come in questa pagina ci siamo detti talmente tante volte da farci noia da soli; anche se ci sarà sempre qualcuno che dirà «perché non lo scrivete anche di industriali e finanzieri?»).
Coppa Davis a parte, Sinner ha rifiutato l’invito di Mattarella al Quirinale (non vi sarà sfuggito che agli Internazionali d’Italia il presidente è andato a vedere la finale vinta dalla Paolini e non quella persa da Sinner; e quando ha trionfato a Wimbledon, non ha detto una parola).
E Sinner ha sempre rifiutato di rappresentare l’Italia alle Olimpiadi, sia a Tokyo sia a Parigi, dove peraltro gli entusiasti l’avevano proposto come portabandiera; al che Malagò dovette replicare che per portare il tricolore alle Olimpiadi di solito bisognerebbe averle già vinte, o almeno fatte.
Pagherà dazio per questo?
Certo che no. Siamo un popolo che si disprezza. Ognuno ha un’ottima idea di sé, dei propri cari, dei propri idoli, e una pessima idea dei compatrioti.
Cossiga, che ci conosceva bene, titolò il suo ultimo libro «Italiani sono gli altri». Inoltre, l’odio per lo Stato è tale che non pagare le tasse rende simpatici e popolari, non il contrario. Finché vincerà, Sinner sarà lodato e amato; quando perderà, sarà criticato, sino alla vittoria successiva.
Da ultimo, un consiglio non richiesto. Non ho mai parlato con Sinner in vita mia, ma sono certo che sia un uomo intelligentissimo. Lo si vede da come si muove sul campo, e anche da come parla. Siamo ai livelli di Nadal e Djokovic, due tra gli sportivi più intelligenti della storia.
Non a caso sia Nadal sia Djokovic hanno capito che un personaggio pubblico ha non tanto il dovere quanto l’interesse a comunicare, e magari anche a spiegare scelte curiose: tipo cacciare il fisioterapista e il preparatore atletico, sceglierne altri due, cacciarli e richiamare quelli di prima.
Far calare a ogni occasione una cortina di riserbo e silenzio, come a dire «non ho nulla da spiegare o di cui rendere conto», è un’attitudine che passa inosservata nei momenti buoni, ma finisce in quelli meno buoni per creare difficoltà che un rapporto più sereno e generoso con i media e l’opinione pubblica potrebbe evitare.
AUGIAS E SINNER, MEZZO ITALIANO
Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica”
Caro Merlo, qualche tempo fa scrissi una nota in cui tra l'altro definivo Jannik Sinner un «italiano riluttante». Ricevetti una robusta dose di vituperi anche se riconoscevo al giovane campione non solo una eccezionale tenuta atletica, e questo va da sé, ma una gentilezza in campo e ai margini del campo, rara in quello sport dove abbondano i tipi maleducati o collerici.
La sua decisione di disertare la Coppa Davis credo confermi purtroppo quel giudizio. La Davis è l'unico torneo, in uno sporto molto individualistico, dove si gioca per nazioni, mancare l'appuntamento perché potrebbe compromettere la riuscita in altri tornei più lucrosi conferma purtroppo quel giudizio. Se non piace italiano riluttante, diciamo italiano dimezzato, come il celebre visconte.
Corrado Augias
Risposta di Francesco Merlo
Caro Augias, con la tua geniale arguzia hai aggiunto all'italiano e all'antitaliano la categoria del mezzo italiano, che però misura Sinner come una mezza porzione e non come una mezza calzetta.
Se, invece, per italianità, si intende il carattere italiano (magari la mancanza di carattere), il Sinner che antepone i soldi alla bandiera e la regione alla nazione, è molto più italiano di noi che, con una prova appunto di carattere e d'amore, sceglieremmo la poco pagata Coppa Davis. Se infine si guarda la signora Siglinde si capisce tutto meglio. Se, come sembra, la mamma è la sua patria, allora Sinner è un italiano e mezzo.
djokovic sinner
jannik sinner
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francesco merlo
JANNIK SINNER