lina souloukou

UNA DONNA SOLA AL COMANDO! MENTRE I FRIEDKIN NON PARLANO E NON COMPRANO, SECONDO LA "GAZZETTA" LA CEO LINA SOULOUKOU SI E' PRESA LA ROMA! DOPO L’ADDIO DEL DISASTROSO TIAGO PINTO, IL CLUB NON HA ANCORA UN DS: PARE CHE "LA GIRAFFONA GRECA" VOGLIA SUPERVISIONARE ANCHE IL MERCATO – I LICENZIAMENTI A STRASCICO E IL VIDEO HOT DELLA DIPENDENTE – LE POLEMICHE CON CASINI, PRESIDENTE DELLA LEGA A E LE ACCUSE DI ESSERE UNA “DILETTANTE ALLO SBARAGLIO”. LINA NON E' AMATISSIMA ANCHE DAL COMUNE E DA "SPORT E SALUTE"...

Elisabetta Esposito per la “Gazzetta dello Sport”

 

lina souloukou

È arrivata a Roma poco più di un anno fa, il 18 aprile 2023, con il suo curriculum di tutto rispetto, i suoi tailleur elegantissimi e un italiano disinvolto già dopo un quarto d’ora.

 

Lina Souloukou, la greca classe 1983 scelta da Dan Friedkin come Chief Executive Officer & General Manager del club al posto di Pietro Berardi grazie alle sue esperienze di alto livello come dirigente dell’Olympiacos e membro del Board dell’Eca, sembrava la persona giusta al momento giusto.

 

La proprietà le ha di fatto lasciato le chiavi della società e lei ormai la gestisce praticamente da sola, affiancata dall’avvocato Lorenzo Vitali (l’artefice della famosa lettera di licenziamento alla dipendente per il video intimo che rischia di rivelarsi una grave violazione della privacy) e un Maurizio Lombardo con contratto in scadenza. Leader Souloukou di fatto rappresenta la Roma, ne è il volto operativo.

 

 

lina souloukou

Anche se non quello più pubblicamente in vista dato che nelle interviste prepartita (da accordi con la Lega devono coinvolgere per almeno il 50% della stagione il tecnico) non si è mai presentata. Perso Tiago Pinto la Ceo ha sempre lasciato il posto a De Rossi.

 

A proposito, la questione d.s. è una di quelle che più sta a cuore alla piazza: Pinto ha salutato Trigoria ormai tre mesi e mezzo fa, il club è ancora senza d.s., con mercato bloccatissimo non solo per l’incertezza del posizionamento in classifica, ma anche perché oggi non c’è nessuno che possa impostare una trattativa. Pare che Lina voglia supervisionare anche il mercato, non a caso i profili di d.s. finora usciti paiono di secondo piano.

 

A Trigoria sono tante pure le figure che dopo il suo arrivo sono state allontanate, dalla comunicazione all’amministrazione fino alla sicurezza. Molti lamentano un trattamento giuridicamente illegittimo e sono già diverse le cause avviate.

lina souloukou foto mezzelani gmt38

 

Tensioni Ultimamente però stanno storcendo il naso in molti anche lontano da Roma. Al netto della posizione che Souloukou ha in Assemblea di Lega, dove si racconta parli piuttosto poco se non per assecondare le intenzioni delle big, sembra che persino le tre sodali, che con i giallorossi hanno chiesto al presidente federale Gravina il campionato a 18, inizino ad avere dubbi.

 

Non è piaciuto ad esempio che la scorsa settimana la Roma abbia fatto una fuga in avanti diffondendo la notizia della lettera a Casini in cui i quattro club prendevano le distanze sull’unanimità all’interno della Lega. Quella cosa andava gestita meglio, era un messaggio politico destinato a restare circoscritto, tanto da costringere poi Juve, Milan e Inter a precisare che non si trattava di una sfiducia verso il presidente di Lega.

 

lina souloukou foto mezzelani gmt35

Le modalità A molti è poi apparso inopportuno e ai limiti del pericoloso (Casini, citato esplicitamente, ha ricevuto numerose minacce di morte attivando la vigilanza della Digos) il comunicato con cui si contestava la Lega dopo il no al rinvio di Udinese-Roma, così come è sembrata pretestuosa la richiesta di rinvio della Coppa Italia e quella, continua, di conoscere la data di Atalanta-Fiorentina quando gli impegni delle due impedivano di definirla. Insomma, mentre nella Capitale la Ceo ha conquistato il consenso di alcuni media locali, nelle stanze del calcio che conta qualcuno ha parlato di «dilettanti allo sbaraglio».

 

lina souloukou gualtieri gravina foto mezzelani gmt29

Non solo calcio Ma Lina Souloukou si è fatta conoscere - e non proprio positivamente - pure fuori dall’ambiente calcistico. Il Comune di Roma, con cui da quando è arrivata ha avviato fitte discussioni per la nascita del nuovo stadio, pare non sia particolarmente contento del suo modo di porsi. E si racconta che anche dalle parti di Sport e Salute non sia esattamente amatissima.

 

C’è di peggio: complici gli ultimi risultati della squadra di De Rossi, persino i tifosi iniziano ad avere qualche perplessità sulla dirigenza giallorossa. La vera domanda resta un’altra: che cosa pensano i Friedkin?

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