agnelli paratici 11

AGNELLI SCANNATI! CHIESTO IL PROCESSO PER ANDREA AGNELLI E GLI ALTRI INDAGATI - LE 13 RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO SARANNO NOTIFICATE NEI PROSSIMI GIORNI, FRA GLI ALTRI, ANCHE A NEDVED, ARRIVABENE E PARATICI - L’ATTUALE DS DELLA JUVE CHERUBINI, IN UNA INTERCETTAZIONE, NON USA MEZZI TERMINI SU PARATICI: “CON LUI NON SI POTEVA RAGIONARE, FINCHÉ C'È STATO MAROTTA GLI METTEVA UN FRENO. GLIEL'HO DETTO PIU' VOLTE: STIAMO ESAGERANDO” – COME DAGO-RIVELATO ELKANN RIVUOLE MAROTTA - DAGOREPORT

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/ldquo-giuve-rdquo-salvare-torino-si-vocifera-ritorno-casa-334064.htm

 

 

ANDREA AGNELLI

Da gazzetta.it

Agnelli Cherubini Paratici

Appuntamento in tribunale per Andrea Agnelli e il resto dello staff dirigenziale (dimissionario) della Juventus. I magistrati della procura di Torino hanno firmato e depositato la richiesta di rinvio a giudizio nel procedimento sui conti della società bianconera. L'atto, oltre all'ormai ex presidente e al suo vice Pavel Nedved, riguarda altre undici persone. Escono di scena, secondo quanto è trapelato, i componenti del collegio sindacale, la cui posizione è stata stralciata: è probabile che per loro il caso verrà archiviato.

 

L'atto d'accusa ricalca quello contenuto nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari che era stato notificato agli indagati lo scorso 24 ottobre: le plusvalenze artificiali per 155 milioni di euro, le notizie false sulla manovra stipendi, le perdite di esercizio inferiori a quelle reali. False comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, dichiarazioni fraudolente con utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ostacolo alle autorità di vigilanza.

paratici nedved agnelli

 

La posizione degli indagati però potrebbe aggravarsi perché nell'ultimo mese sono emersi altri elementi. Si tratterebbe di un `giro´ di denaro di cui non c'è traccia nel bilancio: debiti extra per decine di milioni sulla compravendita dei calciatori, compresi i 19 milioni da restituire a Cristiano Ronaldo sulla base dell'ormai famosa `carta segreta´ (mai trovata, che gli inquirenti sono convinti di avere ricostruito nei suoi contenuti essenziali). La procura avrà il tempo e il modo per aggiornare i capi d'accusa.

 

 

CHERUBINI VS PARATICI

Da calciomercato.com

 

(…) La sera del 22 luglio l'attuale ds bianconero, Federico Cherubini, è stato intercettato al ristorante 'Cornoler', dove i militari del nucleo di polizia economico finanziaria sono riusciti a piazzare le microspie. Cherubini parla con l'ex direttore finanziario della Juve, Stefano Bertola, e non usa mezzi termini su Paratici: "Con Fabio non si poteva ragionare, finché c'è stato Marotta gli metteva un freno... Si poteva svegliare la mattina e firmare 20 milioni senza che nessuno gli dicesse niente. Gliel'ho detto più volte: stiamo esagerando", riporta Repubblica. Ulteriori frasi arrivano da Il Corriere della Sera: "Io l'ho detto a Fabio: 'E' una modalità lecita, ma hai spinto troppo'. E lui mi rispondeva: 'Non ci importa nulla, perché negli scambi se metti 4 o metti 10 è uguale, nessuno ti può dire nulla'. Fabio ha avuto carta libera".

 

agnelli paratici e nedved

 

CONTI IN ROSSO

Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”

 

«La Juventus non ha bisogno di nuovo capitale». John Elkann getta acqua sul fuoco che sta divampando attorno al club in questi giorni e lo fa incalzato dalle domande degli analisti dal palco dell'investor day di Exor ad Amsterdam.

 

«La situazione è molto chiara, così come la direzione verso cui proseguire», ha minimizzato il Ceo della finanziaria di casa Agnelli, azionista del club: «La Juventus avrà un nuovo consiglio di amministrazione presieduto da un professionista di qualità come Gianluca Ferrero, un valido direttore generale che guiderà la società e ha ottime capacità nelle aree in cui la Juventus è presente: Maurizio Scanavino. E un allenatore molto forte, Massimiliano Allegri». «Il calcio - ha spiegato Elkann - è un settore di valore e pensiamo che con gli ingredienti che ha la Juventus possa diventare una società di valore ancora maggiore rispetto a quello che ha oggi».

 

ANDREA AGNELLI E JOHN ELKANN

La squadra ha chiuso il 2021 con 254,3 milioni di euro di debito che porta il rosso degli ultimi cinque anni a 612 milioni. Numeri che fanno a pugni con la patrimonializzazione, attestatasi a 169,4 milioni dopo tre aumenti capitali in crescendo negli ultimi dieci anni: 120 milioni nel 2011, 300 milioni nel 2019 e 400 milioni nel dicembre scorso.

 

andrea agnelli fabio paratici foto mezzelani gmt 254elkann agnelli paratici nedved foto mezzelani gmt 217andrea agnelli fabio paratici foto mezzelani gmt 200AGNELLI JOHN ELKANNfabio paratici andrea agnelli foto mezzelani gmt 257fabio paratici ed andrea agnelli foto mezzelani gmt 224elkann agnelli foto mezzelani gmt205paratici agnelli foto mezzelani gmt 191agnelli paratici nedved foto mezzelani gmt 256elkann agnelli foto mezzelani gmt197

(...)

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)