liverpool manchester united

DAVANTI ALLA MORTE, IL TIFO NON ESISTE: CR7, "NON CAMMINERAI MAI SOLO" - AL SETTIMO MINUTO DI LIVERPOOL-MANCHESTER UNITED, I TIFOSI DEI "REDS" HANNO CANTATO L'INNO "YOU'LL NEVER WALK ALONE" PER ESPRIMERE AFFETTO E VICINANZA A CRISTIANO RONALDO "DEVASTATO" DOPO LA MORTE DEL FIGLIO DURANTE IL PARTO - LA PARTITA E' FINITA 4-0 PER IL LIVERPOOL. LA BANDA DI KLOPP SUPERA IL MANCHESTER CITY IN CLASSIFICA… - VIDEO

1.L'OMAGGIO DEI TIFOSI DEL LIVERPOOL A CR7

Gaia Piccardi per il Corriere della Sera

 

applausi dei tifosi del liverpool per cristiano ronaldo 1

Settimo minuto di Liverpool-Manchester United, ieri sera, turno infrasettimanale di Premier League, il campionato inglese: l'atmosfera è sospesa per il tributo a CR7. Le squadre con il lutto al braccio, i 54.074 spettatori di Anfield in piedi ad applaudire il migliore assente, «You' ll never walk alone», inno dei padroni di casa, cantato a squarciagola da tutto lo stadio. Non camminerai mai da solo. Cristiano Ronaldo non c'è: scosso dalla morte del figlio, gemello della bambina messa al mondo lunedì dalla compagna Georgina Rodriguez, ha chiesto all'allenatore dello United di essere esentato dalla partita. Permesso accordato, naturalmente.

 

applausi dei tifosi del liverpool per cristiano ronaldo 3

Il calcio internazionale si è mobilitato, compagni di squadra, rivali, ex fratelli di maglia si sono fatti vivi, dal Brasile - dov' è ricoverato per un ciclo di cure - è arrivato il messaggio di cordoglio del mito Pelè («Amico mio, ti invio le mie preghiere e i miei sentimenti in questo momento così difficile. Che Dio conforti il tuo cuore e illumini ogni passo del tuo cammino»), la leggenda dello sprint Usain Bolt, grande tifoso dei Red Devils, dalla Giamaica ha postato le mani giunte tre volte.

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Solidarietà per il fuoriclasse invincibile, messo in ginocchio dal dolore più tremendo («Il più grande che un genitore possa provare» ha scritto), nei giorni più duri: un'onda di empatia così imponente soltanto CR7 poteva sollevarla. La famiglia, la sua ossessione.

 

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Spezzata quella d'origine dalla scomparsa del padre alcolista per cirrosi epatica nel settembre 2005, quando l'aspirante campione ventenne aveva già cominciato a costruire la sua personalissima leggenda a Manchester (Alex Ferguson, il mitico manager dei Red Devils, si era innamorato di lui nell'amichevole persa con lo Sporting Lisbona, 6 agosto 2003, ultima partita in biancoverde di un Ronaldo con le meches), è tutta la vita che CR7 s' impegna per costruire la sua: prima le copertine delle riviste di gossip con le fidanzate celebri (una su tutte la supermodella russa Irina Shayk, cinque anni di amore paparazzatissimo) e poi, dal giugno 2016, la pace trovata nella semplicità di Georgina Rodriguez, spagnola di Jaca (Aragona), 28 anni, conosciuta a Madrid quando lavorava come commessa da Gucci, madre di due dei cinque figli del portoghese 37enne: Alana Martina, quattro anni e mezzo, e la bimba appena nata, di cui non è ancora stato reso noto il nome.

CR7 GEORGINA

 

Nella famiglia dos Santos Aveiro c'è una terza bambina, Eva, gemella di Mateo, nati negli Usa da madre surrogata così come di passaporto americano è Cristiano Junior, 12 anni il 17 giugno, partorito da una donna di cui Ronaldo non ha mai voluto svelare l'identità. È lui, Cristianino tutto suo padre nei lineamenti e nella propensione per il pallone, l'erede designato. «Ha potenziale: è veloce e dribbla bene, ma questo non basta - ha detto il padre del figlio -. Non gli metto pressione però gli ricordo che per avere successo il talento non basta: servono lavoro e dedizione».

 

Numero 24 nell'Under 12 del Manchester dopo aver giocato nei pulcini della Juventus (papà ha vestito bianconero per tre stagioni), Junior festeggia già i gol come Senior: si chiama esultanza del «siuuuu» ed è, come tutto ciò che riguarda il calciatore più famoso del pianeta, un marchio di fabbrica. È questo il cerchio di affetti in cui chiudersi ora. No, Cristiano Ronaldo non cammina da solo.

 

2. LIVERPOOL-MANCHESTER UNITED

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Da www.sport.sky.it

 

Notte da prima in classifica per il Liverpool. In attesa del Manchester City, impegnato mercoledì sera contro il Brighton, i reds sono la nuova capolista della Premier League grazie alla vittoria per 4-0 contro il Manchester United. Come all'andata, quando i reds vinsero 5-0 a Old Trafford, anche al ritorno la partita è stata a senso unico in favore degli uomini di Jurgen Klopp.

 

Bastano cinque minuti al Liverpool per passare in vantaggio: scatto in profondità di Salah su lancio di Mané, cross in area per Luis Diaz che insacca con un facile tap-in. Un quarto d'ora dopo arriva il raddoppio con Salah, tornato al gol un mese dopo l'ultima volta. L'assist è di Mané che di prima intenzione premia l'inserimento dell'egiziano.

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Il Manchester United, senza Cristiano Ronaldo rimasto a casa dopo la morte del figlio e omaggiato dalla Kop con un lungo applauso al 7° minuto, chiude il primo tempo senza mai calciare e con il 24% di possesso palla. La squadra di Rangnick tira in porta per la prima (e unica) volta al 63° minuto: Alisson si supera salvando prima su Rashford e poi su Elanga. Dal gol sbagliato dello United, al tris del Liverpool con Mané.

 

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Il senegalese finalizza un contropiede perfetto dei Reds con un mancino di prima intenzione dal cuore dell'area di rigore. Nel finale c'è anche il poker con la doppietta di Salah che batte De Gea con un pallonetto. Il Liverpool centra così il tredicesimo risultato utile consecutivo in campionato e sale a quota 76 punti in classifica. Lo United, invece, resta sesto, a tre punti dal quarto posto occupato dal Tottenham che ha una partita in meno.

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