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GLAMOUR E MOTORI - DALL’EX FERRARISTA CAPELLI A KASIA SMUTNIAK: LA MILLE MIGLIA SFRECCIA IN VIA VENETO (E SFIDA L’ASFALTO GROVIERA DELLA CAPITALE) - L’ULTIMO BACIO DI LINDA CHRISTIAN AL MARCHESE, IL PATTO ROSSELLINI-BERGMAN, LE NOTTI RUGGENTI DELL’EX AC/DC BRIAN JOHNSON

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Francesco Persili per “la Repubblica - Roma”

 

L’ultimo bacio fra l’attrice Linda Christian e il marchese Alfonso de Portago, il regista Rossellini che si ferma sempre a Ponte Milvio e le notti ruggenti di Brian Johnson, ex frontman degli AC/DC. Graffiti romani della “Mille Miglia”, il “museo viaggiante” che approderà domani a Roma. Stavolta la sfilata delle 450 auto d’epoca non si terrà nello scenario di Castel Sant’Angelo, ma lungo via Veneto. Dolce Vita a quattro ruote.

 

roberto rosselliniroberto rossellini

Nata nel 1927, la corsa che rifletteva nella scelta del percorso la volontà centralistica del Regime che puntava a far confluire tutto nella Capitale, «ha insegnato agli italiani a fare le automobili» (copyright Enzo Ferrari) e accompagnato il progresso del Paese. Più di 1700 chilometri: Brescia- Roma, andata e ritorno. Su e giù per città, borghi, campagne e Appennini. Lungo le strade d’Italia a pestare sui pedali. Senza un attimo di tregua. «Gomme roventi, zaffate d’olio e puzzo di benzina», come nella canzone di Lucio Dalla scritta col poeta Roberto Roversi dedicata a cuori e motori. «La Mille miglia è come un film di Spielberg», disse il cantante bolognese dopo averla corsa insieme all’attore Alessandro Bergonzoni.

 

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Nuvolari che supera Varzi a fari spenti nella notte, verità o leggenda, non importa, la “Freccia Rossa” è un romanzo di brividi. Il pilota di Albano Laziale Taruffi e Villoresi in battaglia sulla salita di Radicofani. Duelli incandescenti, rischi dietro a ogni curva. Più che fantascienza, neorealismo puro. Il regista Roberto Rossellini, maestro del genere, si ritira sempre a Roma: una scelta figlia del compromesso con Ingrid Bergman contraria alla sua partecipazione alla gara.

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Nel 1950 il vincitore più giovane della corsa Giannino Marzotto si impone davanti a Fangio su una Ferrari 2340 e diventa l’eccezione alla regola che dà perdente il pilota che è primo a Roma. La Città Eterna rappresenta il giro di boa della Mille Miglia, fin da quando si correva come prova di velocità pura. Tutto cambia nel 1957 con l’incidente che costa la vita al marchese spagnolo Alfonso de Portago e a 9 spettatori. Il pilota spagnolo ha una liaison con l’attrice Linda Christian, la mamma di Romina Power, e a Roma avviene il loro ultimo incontro: lui le dà appuntamento a Brescia dove non arrivò mai.

 

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La Mille Miglia, tornata nel ’77 come appuntamento internazionale di riferimento per gli appassionati di auto d’epoca, è oggi un brand sempre più internazionale che crea valore aggiunto per il turismo e coinvolge nella sfida capitani di industria (come l’ex scalatore di Telecom Gnutti), ex campioni dei motori (Jackie Ickx) e star del cinema. Due anni fa Jeremy Irons e Adrien Brody mandano in visibilio Roma.

 

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Come ai tempi di Taruffi, sono notti di “lieto simposio” anche per le rockstar al volante: Brian Johnson, il frontman destituito degli AC/DC non sente la sveglia e fa tardi alla partenza. Una gag perfetta per il “Tonight show” di Jay Leno che ha partecipato alla corsa con la Jaguar scoprendo anche un paese del bresciano che porta il suo nome. Glamour e motori. Le vetture storiche dei marchi Fiat e Alfa Romeo e l’auto futurista firmata da Lapo Elkann per i 50 anni della BMW in Italia saranno presenti nella carovana di questa edizione.

 

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Diversi i vip al via. Oltre all’ex pilota ferrarista Capelli, alle nuove generazioni dei Marzotto, sfrecceranno Anna Kanakis e la ‘veterana’ Kasia Smutniak che proverà a migliorare il 48esimo posto dello scorso anno. Potere alle donne alla Mercedes-Benz che si affida a Ellen Lohr e Susie Wolff, la moglie di Toto, team principal delle Frecce d’Argento in Formula 1. Ci sarà anche Miriam Leone, come madrina della scuderia Santa Margherita, per una Mille Miglia sempre più rosa. «L’automobile è femminile: ha la grazia, la snellezza, la vivacità d’una seduttrice»: D’Annunzio è stato il più veloce a capirlo.

alfonso de portago linda christianalfonso de portago linda christian

 

 

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