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IL DERBY DELLA MADUNINA: CHI HA I CONTI PIÙ A PEZZI? - THOHIR, UNDICI BONIFICI SOSPETTI NELL' ACQUISTO DELL'INTER, INDAGA IL NUCLEO VALUTARIO DELLA GUARDIA DI FINANZA. DA DOVE ARRIVAVANO I SOLDI DEL THAILANDESE, ANCORA SOCIO AL 30%? - YONGHONG LI DICE NO A NUOVI SOCI  PER RIMBORSARE IL FONDO ELLIOT: A OTTOBRE DEVE CACCIARE 300 MILIONI

 

 

1- LA SCOMMESSA DI LI NO A NUOVI SOCI PER RIMBORSARE ELLIOT

yonghong li

Gianluca Paolucci per ''la Stampa''

 

Un giocatore. Che si mostra molto convinto delle carte che ha in mano al punto da non voler cedere di un passo. Così viene descritto in ambienti finanziari Li Yonghong, atteso a Milano per assistere al derby. La visita milanese sarà l' occasione per fare il punto sul futuro del club. Partendo da un punto fermo: l' uomo d' affari cinese dall' avventura Milan vuole guadagnarci.

 

Nessuna apertura a nuovi soci dunque, a meno che non arrivi qualcuno disposto a mettersi al tavolo sulla base di un enterprise value del club rossonero di 800 milioni, qualcosa di più dei 740 milioni della valorizzazione assegnata al Milan da Li con il suo controverso acquisto. Che equivale a dire nessun socio, dato che nessuno - tra i soggetti sondati dalle banche d' affari - sembra intenzionato a riconoscere un valore neppure vicino alla cifra pagata dall' uomo d' affari cinese.

riccardo agostinelli

 

L' aumento di capitale All' inizio della settimana dovrebbero arrivare nelle casse del club tutti i 10 milioni dell' ultimo aumento di capitale, dopo che una parte è già arrivata nei giorni scorsi. Il futuro, almeno dal punto di vista finanziario, è dunque relativo alla cartolarizzazione da 300 milioni alla quale sta lavorando Bofa - Merrill Lynch. L' operazione è garantita dagli incassi futuri del club ed è rivolta a investitori specializzati in emissioni ad alto rendimento.

 

Una parte dell' incasso - tramite un prestito della controllata o una cedola - andrà alla Rossoneri Sport per ridurre l' indebitamento della holding che controlla il Milan. Anche perché, oltre alla scadenza di ottobre, il prestito con Elliot prevede una serie di condizioni sul rispetto di alcuni parametri finanziari e patrimoniali che potrebbero far scattare comunque l' escussione del pegno da parte del fondo Usa.

Una prerogativa che comunque il fondo non avrebbe intenzione di attivare. Ma da monitorare con attenzione per evitare di vanificare gli sforzi fatti finora dalla nuova proprietà.

fassone esce dallo studio legale gattai minoli agostinelli

 

Resta comunque la scadenza di ottobre per il rimborso del debito più gli interessi. Oltre 300 milioni per i quali, esclusi al momento nuovi soci tenuti lontani dalle richieste di Li ed esclusi finanziamenti bancari, restano ben poche strade.

 

Al momento, i consulenti di Li stanno sondando una serie di fondi specializzati in investimenti ad alto rischio, per sostituire Elliot con un altro soggetto dello stesso tipo. A condizioni simili, ovvero un nuovo prestito ad un interesse molto elevato. In attesa che la scommessa di Li si riveli vincente, con l' arrivo di qualcuno disposto a pagare i rossoneri più di quanto li abbia pagati lui.

fassone con yonghong li e david han li

 

 

2. THOHIR, UNDICI BONIFICI SOSPETTI NELL' ACQUISTO DEI NERAZZURRI

Emilio Randacio per ''la Stampa''

 

 

Undici bonifici sospetti. Partiti tra l' 11 ottobre e il 15 novembre 2013, da conti «riconducibili a più soggetti esteri», oggi non identificabili, o quantomeno la cui origine avrebbe insospettito i funzionari dell' antiriciclaggio italiano.

 

thohir

I guai per l' Inter del tycoon indonesiano Erik Thohir, oggi proprietario del 30% dell' azionariato, prendono una forma più definita. Dopo la notizia del gennaio scorso di un rapporto del gruppo di polizia valutaria, ora i sospetti sulla ricapitalizzazione della società milanese di via Turati si fanno più chiari.

 

Le quote di Moratti

Nel mirino finiscono i «75,198» milioni di euro versati da Thohir per conquistare la maggioranza nerazzura e sostituire Massimo Moratti al timone della società. Alla base dell' indagine, un rapporto dell' Uif, Unità per le informazioni finanziarie di Banca d' Italia, datato «13 febbraio 2015». Gli investigatori, fanno proprie le conclusioni dell' Uif e chiedono spiegazioni all' ufficio legale internazionale al quale Thohir cinque anni fa si è rivolto per accaparrarsi l' Inter e per dirottare in Italia il denaro.

 

THOHIR SUNING

La segnalazione sulle presunte operazioni sospette, parte proprio da qui. I finanzieri, nel loro rapporto, scrivono come «lo studio legale non sia stato in grado di individuare il legame esistente tra alcune entità che hanno inviato i fondi». E, così, dai legali parte il primo input. Gli stessi avrebbero «espresso direttamente a Thohir» le perplessità dell' operazione, per la mancanza di pezze giustificative indispensabili per portare a termine la ricapitalizzazione senza destare controlli da parte di Bankitalia.

 

Un semplice illecito amministrativo oppure dietro alla scalata dell' Inter si nasconde qualcosa di molto più sospetto? È ciò che a Milano si sta cercando di capire con atti investigativi ufficiali. Al momento, nero su bianco, il Nucleo del Valutario delle Fiamme Gialle, scrive come «non si è riusciti fino a oggi a ottenere una esaustiva informazione in merito all' origine dei fondi esteri». Diversi bonifici, tra l' altro, sarebbero partiti da società con sede ad Hong Kong.

MORATTI THOHIR 2

 

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