pierre et gilles pierre et gilles

1. AL DIAVOLO LA POLITICA, LA DIFFERENZA TRA RENZI E BERLUSCONI SONO I CAPELLI. L'ULTIMA FORMA DI APPARTENENZA RIMASTA, NEL NOSTRO PAESE E’ LA PASSIONE PER IL CALCIO 2. SONDAGGIO DEMOS: OGGI 4 ITALIANI SU 10 SI DEFINISCONO "TIFOSI". MOLTI MENO RISPETTO A CINQUE ANNI FA, QUANDO I "TIFOSI" ERANO OLTRE IL 50 PER CENTO (NEL 2010: IL 52)

Ilvo DiamantiIlvo Diamanti

Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

 

Il tifo è, forse, l'ultima forma di appartenenza rimasta, nel nostro Paese. Certamente più della politica, che suscita emozioni prevalentemente negative. Più del territorio, dei regionalismi e dei campanilismi, raffreddati e confusi dalla globalizzazione. E dalle tecnologie della Rete, che allargano le appartenenze oltre i confini locali. Mentre il legame con il proprio club di riferimento si conferma stretto.
 

tifosi  foto mezzelani gmt024tifosi foto mezzelani gmt024

Come emerge dal sondaggio condotto da Demos-Coop nelle scorse settimane, oggi 4 italiani su 10 si definiscono "tifosi". Molti meno rispetto a cinque anni fa, quando i "tifosi" erano oltre il 50 per cento (nel 2010: il 52).
 

Ma, comunque, molti. In crescita, rispetto a due anni fa. Visto che nel 2013 costituivano il 36 per cento della popolazione. Peraltro, in parallelo, è cresciuta la componente di quanti dichiarano il massimo grado di attaccamento alla loro squadra: i "militanti". Oggi costituiscono il 47 per cento dei tifosi. Quasi 10 punti più di un anno fa. E quattro rispetto al 2010.
 

DELLA VALLE CONTESTAZIONE TIFOSIDELLA VALLE CONTESTAZIONE TIFOSItifosi italiani  tifosi italiani

Insomma, i continui scandali che, da tempo, scuotono l' ambiente del calcio hanno ridimensionato la base del tifo, ma non di molto. Perché sono rimasti i più "fedeli". I più accesi. Quelli che non credono agli scandali, alle maldicenze. Anche quando sono fondate. Oltre metà dei tifosi, d' altronde, ritiene che, rispetto a 10 anni fa, il campionato sia maggiormente condizionato dalle scommesse. E il 42 per cento dalla corruzione. Ma tutto ciò non ha spento le passioni. Tanto meno le preferenze e gli orientamenti.
La graduatoria delle squadre, in base alla quota dei tifosi, risulta sostanzialmente immutata, rispetto agli ultimi anni.
 

tifosi dorianitifosi doriani

Davanti a tutte, come sempre, la Juventus. Che, anzi, ha aumentato la propria base. Ha raggiunto, infatti, il 35 per cento dei tifosi. Spinta dai ripetuti successi: attraverso la squadra, infatti, anche i tifosi vincono oppure perdono. Visto che il campionato è, comunque, argomento quotidiano di discussione: nei luoghi di lavoro e nel tempo libero. A casa, a scuola, e al bar. Su internet. Dopo la "vecchia signora", come in passato, le milanesi: l' Inter con il 17 per cento, il Milan con il 14. La Juve e le milanesi, insieme, costituiscono i due terzi del tifo, in Italia.
 

tifosi doriani (2)tifosi doriani (2)

La Juventus, peraltro, è "la più amata" dai tifosi del Nord-Ovest, del Centro e del Sud. La seconda, nelle regioni del Nord-Est (dopo il Milan: 28 per cento), del Centro-Sud (dopo la Roma: 32). L' Inter, invece, è radicata nel Centro-Nord, dove si avvicina e talora supera il 20 per cento. Mentre le altre squadre hanno una base di sostenitori maggiormente localizzata, territorialmente. In particolare, il Napoli, che supera il 24 per cento nel Sud. Oltre alla Lazio, più del 16 nel Centro- Sud. Cioè: intorno a Roma.
 

tifosi  foto mezzelani gmt021tifosi foto mezzelani gmt021

In altri termini, la Juve ha una base "nazionale". Come, in misura più ridotta, Inter e Milan.
Trainate, oltre che da successi e dalle tradizioni, anche dalla rivalità con i bianconeri.
D' altra parte, storicamente, si tifa non solo "per" ma anche "contro", una squadra. E i due orientamenti si rafforzano reciprocamente. Come in politica, dove l' antagonismo conta quanto l' attaccamento a un partito o a uno schieramento. Non per caso, dopo quasi cinquant' anni di divisioni, dettate dall' anticomunismo, per vent' anni gli elettori si sono contrapposti sull' anti- berlusconismo. Fino all' avvento, negli ultimi anni, di una nuova frattura, che ha segnato l' allontanamento degli italiani da tutti i partiti, senza distinzione. L' Anti-politica.
 

tifosi  foto mezzelani gmt020tifosi foto mezzelani gmt020italia i tifosi 6italia i tifosi 6

Qui sta la differenza più evidente con il tifo. Perché l' antagonismo, nel calcio, rafforza la fedeltà, invece di indebolirla.
Non per caso la graduatoria delle squadre "contro" cui tifano gli italiani riflette quella del tifo "a favore". Così la Juve non è solo la squadra più "amata", ma anche la più "odiata". Dal 43 per cento dei tifosi, in generale. E, nello specifico, dal 74 per cento dei tifosi interisti, ma anche del Napoli. Inoltre: dal 63 per cento dei romanisti e dal 50 dei milanisti. L' antagonismo fra Juve ed Inter è, dunque, evidente, fra i tifosi nerazzurri. Puntualmente ricambiato. Visto che il 56 per cento dei tifosi bianconeri si dice ostile all' Inter. Una frattura profonda, allargata dalle vicende di Calciopoli, nello scorso decennio. Mentre l' antipatia di molti bianconeri verso la Roma (17 per cento) ha origine più recente. E deriva, probabilmente, dal fatto che la Roma, nelle ultime stagioni, è divenuta la principale avversaria della Juve.
 

tifosi  foto mezzelani gmt019tifosi foto mezzelani gmt019

Così la geografia e la gradua- toria del tifo, delineate dall' Osservatorio 2015 di Demos- Coop , appaiono molto più stabili di quanto sia possibile osservare in ambito elettorale.
Forse perché, come ho già detto anche in altre occasioni, oggi il tifo costituisce la "fede" più solida, per gli italiani. Tanto che le stesse relazioni fra tifo e politica appaiono "ragionevoli", meglio: comprensibili.
 

tifosi italiani tifosi italiani

In generale, infatti, il tifo "militante" riflette posizioni politiche più radicali. Maggiormente concentrato alle estreme. A sinistra, ma soprattutto a destra.
Per quel che riguarda le squadre, non sorprende che il tifo della Juve si addensi, politicamente, al centro. Come la vecchia Democrazia Cristiana. Affiancata dal Napoli: il "partito dei tifosi nel Sud". Mentre i tifosi romanisti sono i più a sinistra.
Probabilmente per reazione alle simpatie dei laziali, tradizionalmente di destra. In modo analogo, i tifosi di Inter e Milan si posizionano simmetricamente. A centro-sinistra: i nerazzurri. A centro-destra: i rossoneri.
 

tifosi italiani  4tifosi italiani 4

Sui quali si allunga l' immagine di Berlusconi. Che ha miscelato la politica con il calcio, oltre che con i media. Un' operazione imitata da altri. Non con lo stesso successo. Così il calcio si è "politicizzato". Mentre in politica le identità si sono sbiadite. Sono rimasti - e, anzi, si sono moltiplicati - solo gli ultrà. Insomma, la contaminazione fra calcio e politica non ha fatto bene a nessuno dei due mondi. Meglio tenerli distinti. E distanti.

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...