russia doping sochi

IL DOPING OLIMPICO DELLA RUSSIA: DOPO LE PRIME AMMISSIONI DI COLPA DI MOSCA SULLA “COSPIRAZIONE ISTITUZIONALE” (ALL’INSAPUTA DI PUTIN) ARRIVA UN' ALTRA ONDATA DI ACCUSE - LE RIVELAZIONI DELLA RESPONSABILE DEI CONTROLLI DI MOSCA SUI TRUCCHI DI SOCHI - ORA LA PALLA PASSA AL CIO: MODIFICARE I RISULTATI DEI GIOCHI DEI GIOCHI INVERNALI DEL 2014 O LIMITARE LA PARTECIPAZIONE DEGLI ATLETI RUSSI NEL 2018?

RUSSIA DOPINGRUSSIA DOPING

Marco Bonarrigo e Gaia Piccoli per il “Corriere della Sera”

 

È stata una cospirazione istituzionalizzata. Quando Anna Antseliovich, direttore generale della Rusada (l' agenzia antidoping russa), risponde a Mosca alle domande di Rebecca Ruiz del New York Times , sa bene di avere di fronte una giornalista a caccia di scoop. Ma i ministri e gli alti vertici del governo non sono coinvolti, aggiunge. Un doping di Stato all' insaputa dello Stato.

 

Le prime crepe nel muro della Russia, travolta a ondate dallo scandalo scoperchiato dal rapporto McLaren, si aprono nella fronte alta di questa burocrate facente funzioni di dopo il terremoto: morto l' ex direttore della Rusada Nikita Kamayev (infarto senza mai aver sofferto di cuore); morto anche il direttore precedente, Vyacheslav Sinev; scappato negli Usa Grigory Rodchenkov, ex n.1 del laboratorio di Mosca - quello del buco nel muro attraverso cui passavano provette positive da insabbiare o inquinare con sale grosso e caffè -, diventato talpa degli americani e della Wada, l' agenzia mondiale antidoping. Qualcuno, su quella poltrona che scotta, doveva sedersi: è toccato ad Anna, il pesce piccolo sacrificato per salvare la nomenklatura.

 

RUSSIA DOPINGRUSSIA DOPING

Putin non sapeva, l' ex ministro dello sport Vitaly Mutko (assurto a più alti incarichi) nemmeno. Vitaly Smirnov, 81 anni, membro anziano del Cio, è il grande vecchio mandato davanti ai taccuini roventi col mandato di non sbilanciarsi: Abbiamo fatto molti errori. Ora dobbiamo capire le ragioni che spingono i giovani ad accettare di doparsi. Se di ammissione di colpevolezza trattasi (il rapporto McLaren mette nel mirino 1.000 atleti russi di 30 discipline, parte di un programma doping avviato dopo i deludenti Giochi di Vancouver 2010 e sviluppatosi fino al 2015 con il picco di Sochi 2014, l' Olimpiade di casa in cui la Russia - 13 ori, 11 argenti, 9 bronzi - non poteva fallire), il Cremlino ne è estraneo.

 

DOPING RUSSIADOPING RUSSIA

L' ultima deriva dello scandalo che ha portato al bando dell' atletica russa da Rio 2016 viaggia su due binari. Da un lato l' indagine sportiva del Cio - 28 russi di Sochi sotto inchiesta - e la sospensione di sei fondisti (tra cui l' oro nella 50 km Legkov) e quattro biathlete. Dall' altro il caso politico, che ieri ha fatto insorgere contro il Nyt gli alti vertici russi, che a passare per l' Impero del Male non ci stanno. Parole estrapolate dal contesto - ha detto il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov -, ne verificheremo l' attendibilità. Titolo fuorviante ha rincarato la dose il ministro dello sport Pavel Kolobkov.

 

Sarà, ma la crepa deve avere una ragione. Magari mettere le mani avanti di fronte all' ennesima ondata di fango in arrivo dai laboratori svizzeri che stanno rianalizzando le urine russe di Vancouver 2010 (ordine Cio sul filo della prescrizione) col concreto rischio di far raddoppiare i positivi e la portata dello scandalo. Ma c' è di più. Nella nuova lista delle sostanze proibite della Wada dal 1 gennaio 2017 è inserito finalmente in maniera esplicita l' arimistane, un potente ormone rintracciato decine di volte tra i campioni di Sochi di sciatori e pattinatori.

RUSSIA DOPING SOCHIRUSSIA DOPING SOCHI

 

Il rischio, come accadde con il celebre meldonium di Maria Sharapova, è che si apra a breve un ampio fronte legato all' abuso di queste sostanza, le cui vendite in Russia sono elevatissime. Oltre a quello delle autorizzazioni terapeutiche (Tue) per l' uso disinvolto di medicinali proibiti a scopo curativo. Sono stati gli hacker russi di Fancy Bear a gettare fango su americani e inglesi scavando nei database della Wada. L' immenso archivio dei Tue russi è nelle mani dell' agenzia antidoping inglese, che non concederà sconti. Chi la fa l' aspetti.

RUSSIA DOPING 2RUSSIA DOPING 2

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

luca zaia matteo salvini giorgia meloni

PRONTI? VIA: LE GRANDI MANOVRE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO SONO PARTITE. MATTEO SALVINI SOSTIENE CHE IL VERTICE DI OGGI A PALAZZO CHIGI SULLE CANDIDATURE SIA “ANDATO BENISSIMO”. MA A ZAIA FRULLANO I CABASISI E STA PENSANDO DI APPOGGIARE UN CANDIDATO DELLA LIGA VENETA. SE MELONI E SALVINI METTONO IN CAMPO IL FRATELLO D’ITALIA LUCA DE CARLO, IL “DOGE” LO ASFALTA ALLE URNE – CAOS PD: NELLA ROSSA TOSCANA ELLY SCHLEIN FA UNA FIGURACCIA ED È COSTRETTA A FARE PIPPA DI FRONTE AL CONSENSO DI EUGENIO GIANI – PER CHI SUONA LA CAMPANIA? IL SINDACO DI NAPOLI, MANFREDI, TRATTA CON DE LUCA E CONTE. E ELLY È FUORI DAI GIOCHI…

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"