de laurentiis agnelli elkann cairo

DOPO IL RIBALTONE DEL CONI SU JUVENTUS-NAPOLI SUI GIORNALONI PARTE LA CONTRAEREA BIANCONERA – IL "CORRIERE" DI CAIRO (ALLEATO IN LEGA CALCIO DEGLI AGNELLI): “DE LAURENTIIS ESCE DA VINCITORE, MA NON CANCELLA LA SENSAZIONE CHE UN PO' CI ABBIA MARCIATO” – E LA "GAZZETTA" RINCARA: “È IN DISCUSSIONE LA FACCENDA CHE RIGUARDA I COMPORTAMENTI DEL NAPOLI SUL PROTOCOLLO VIOLATO” – SULLA “REPUBBLICA” DEGLI ELKANN CROSETTI MENA DURO - LA “FRATTURA PROFONDA ISTITUZIONALE TRA CONI E FIGC”

de laurentiis agnelli

ORA SERVE CHIAREZZA VALGONO PIÙ LE ASL O IL PROTOCOLLO FEDERALE?

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

Alessandra Flamminii Minuto, procuratore nazionale dello sport, nel suo intervento ha anticipato la sentenza: «La Corte sportiva d' appello ha fatto il passo più lungo della gamba». Forse l' obiettivo del Collegio di garanzia del Coni, che ha ribaltato il verdetto di Juve-Napoli, era punire l' intraprendenza di Sandulli, che nel secondo grado di giudizio aveva apertamente messo all' indice i comportamenti, a suo dire truffaldini, della società di De Laurentiis. Ma così facendo il collegio, presieduto dall' ex ministro Frattini, ha sconfessato il protocollo federale e la linea del rigore.

 

aurelio de laurentiis foto mezzelani gmt019

Ora il calcio rischia di tornare in mano alle Asl e il campionato smarrisce le sue certezze: cosa succederà a gennaio se il virus continuasse a non darci tregua? Juve-Napoli diventa la partita infinita. Messa in calendario il 4 ottobre, potrebbe slittare a maggio, 7 mesi dopo, scombussolando gli equilibri del campionato.

 

De Laurentiis esce da vincitore, ma non cancella la sensazione che un po' ci abbia marciato. La speranza è che questa storiaccia resti un episodio isolato. Per fronteggiare l' emergenza e arrivare al traguardo sono necessari comportamenti virtuosi e al di sopra di ogni sospetto.

 

Cosa succederà se un presidente troverà il modo di rinviare una partita perché la sua squadra, a causa del Covid, non è nelle condizioni ideali per giocarla? La vicenda, almeno per la Figc, non finisce qui: resta aperta l' indagine, affidata alla procura federale, sulla violazione del protocollo da parte del Napoli. Vedremo dove porterà. La sentenza ha effetti pesanti sulla classifica. Gattuso, dopo due sconfitte, si rilancia. La Juventus, complice la sconfitta clamorosa contro la Fiorentina, rischia di passare il Natale fuori dalla zona Champions e a 10 punti dal Milan. Nasce un altro campionato. E Pirlo dovrà darsi una mossa.

 

cairo gazzetta

ORA SPIEGATELO A CHI È SCESO IN CAMPO FINORA

Maurizio Crosetti per “la Repubblica”

 

Più che dare ragione al Napoli, questa sentenza dà torto alla Federcalcio, smonta il protocollo e conferma una frattura profonda istituzionale tra Coni e Figc. Il giudice d' appello federale aveva scritto un dispositivo clamoroso, che faceva addirittura supporre il dolo da parte del club di De Laurentiis per non andare a Torino. Invece il Collegio sostiene che si tratta solo di un problema tecnico e non etico.

 

de laurentiis

Due sentenze uguali e contrarie, che finiscono col rendere del tutto insignificante il codice di regole che il calcio mondiale, non solo italiano, ha scritto in estate per poter tornare in campo. Che fosse moralmente giusto giocare con tutti quei morti è un' altra questione. Ma se un protocollo si sottoscrive, tutti, poi almeno lo si rispetta. Cambiando le regole in corsa, casca tutto.

 

Cosa dire, adesso, a quelle società che hanno comunque giocato, pur essendo prive di atleti positivi al coronavirus? Il Genoa, per esempio, che ora sta in fondo alla classifica ma non è mai fuggito dal campo, e Maran ci ha pure rimesso il posto. Quel Genoa che prese 6 gol proprio dal Napoli che poi non sarebbe andato a giocare a Torino. Cosa dire alla Juventus, in campo senza Ronaldo, e al Milan che giocò senza Ibra fermato dal virus? Cosa dire alla Casertana, che contro la Viterbese è dovuta scendere in campo in 9, e due giocatori con la febbre sono poi risultati contagiati? Ma, soprattutto, cosa accade ora?

 

 

urbano cairo foto mezzelani gmt5

Qualche club penalizzato dal Covid potrebbe anche imitare il Napoli, che di positivi ne aveva soltanto due. Ma, in questo caso, quando e come recuperare le partite? Già sarà un' impresa trovare la data per Juventus-Napoli, figurarsi aprire finestre in un campionato senza più certezze, senza classifica sicura, senza protocollo. A questo ha portato la sfida all' Ok Corral tra Coni e Federcalcio.

 

MA VA AVANTI L'INCHIESTA SUL PROTOCOLLO VIOLATO

V.P. per “la Gazzetta dello Sport”

 

Nessuno fiata ufficialmente, virgolette bandite, rispetto della sentenza. Ma è chiaro che la Federcalcio non ha fatto salti di gioia per la decisione di Frattini e delle Sezioni unite del Collegio di Garanzia. In un colpo solo vengono cancellate le sentenze dei due gradi di giudizio, peraltro durissime nei confronti del Napoli, che avevano sostanzialmente denunciato una sorta di opportunismo del club azzurro in tutta la vicenda del lungo weekend della partita saltata.

 

DE LAURENTIIS 1

L' irritazione riguarda soprattutto la difesa della diga del protocollo, ritenuta fondamentale per il prosieguo del campionato, innalzata dalla possibilità di giocare anche in presenza di casi di positività, con una deroga (che sono sempre le Asl però a disporre) prevista dalla circolare del ministero della Salute del 18 giugno.

 

D' altronde nelle stesse convulse ore che precedettero il match, o meglio l' ora del match, né la Federcalcio né la Lega avevano mostrato un' apertura nei confronti dell' ipotesi del rinvio. Per la stessa ragione: il combinato fra protocollo e regola Uefa (approvata dalla Lega seppure con qualche correttivo) avrebbe imposto di giocare.

 

 

elkann la repubblica

Ed è proprio questa la preoccupazione della Lega, che si sia rotto un argine e che un caso Juve-Napoli possa riproporsi con nuovi ricaschi sulla giustizia sportiva e sull' andamento del campionato. Proprio per questo, nell' ultima riunione dell' anno del consiglio di Lega si tornerà ad affrontare il problema protocollo. Le due proposte chiave della Federazione Medico-Sportiva - la bolla di sette giorni e la centrale unica per i test dei tamponi - sono state di fatto respinte al mittente, ma ora si spera che i club accettino almeno le regole proposte per il ritorno dei calciatori a casa dopo le vacanze, un contesto fortemente a rischio di nuove positività visto quello che accadde già alla fine dell' estate.

 

Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT45

Se la vicenda Juve-Napoli è chiusa per quanto concerne il risultato della partita e la decisione di giocare, è ancora in discussione la faccenda che riguarda i comportamenti del club di De Laurentiis nella vicenda in termini di rispetto del protocollo. Si tratta, infatti, di un fascicolo parallelo ancora aperto presso la procura della Federcalcio. Che deve ancora decidere se deferire il Napoli o archiviare la sua posizione. Su questo fronte, insomma, non è stata scritta ancora la parola fine. Dunque, in teoria il Collegio di garanzia potrebbe tornare ancora a occuparsi della partita fantasma, anzi delle puntate precedenti la storia. Cioè: la domenica non è più in discussione, il venerdì e il sabato ancora sì.

Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT43malagò gravinaGiovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT41DE LAURENTIIS

Ultimi Dagoreport

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER?