di maio allegri

ULTIME DALLO ZIBAL-DOTTO - "PIÙ ESILARANTE DI DI MAIO C’È SOLO ALLEGRI CHE FA LA VOCE GLAMOUR NELLO SPOT PUBBLICITARIO - HANNO ORDITO LA NUOVA SUPERCHAMPIONS LEAGUE. A PARTIRE DAL 2018. SARÀ LA FINE DEI CAMPIONATI LOCALI - GLI STADI SI SVUOTANO MA AVREMO LA MOVIOLA IN CAMPO. SARÀ UN PALLONE INFALLIBILE. NEL DESERTO- IL "ROSPO" DI LIPPI

DI MAIODI MAIO

Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia

 

Calciostruzzo. Hai voglia a mettere la testa sotto la terra. Le cose accadono. E anche velocemente. Devi solo allenare l’olfatto per cercare il cattivo odore, che non necessariamente arriva dalle ascelle sudate di Mino Raiola o dal teschio impomatato di ADL. Per disgustarti meglio, parti dalle immagini vintage di quando gli stadi erano meravigliosi e ribollenti carnai, centomila trippe sudate e altrettanti muscoli cardiaci sotto la canotta felicemente confusi nel mucchio. Erano le grandi mongolfiere naives che per novanta minuti decollavano, più di tre passi nel delirio. Molti di più. Erano i tifosi.

 

ALLEGRIALLEGRI

Materia bruta che si alimentava con frittata e cipolla. Poi i tifosi si sono organizzati, hanno sequestrato prima le curve, poi le società, quindi i giocatori. Hanno sparato razzi, spaccato teste, c’è scappato anche il morto. Quisquilie. Il demonio abita altrove. Basta seguire l’odore del denaro. Da Joseph Blatter a Tonino Pulvirenti.  I diritti? Televisivi. I tifosi diventano clienti. Cioè sudditi. A Roma diventano opinionisti. Teppisti della parola.

 

VENTURA TAVECCHIO 1VENTURA TAVECCHIO 1

I teppisti da stadio? La Thatcher li spazza via in una settimana, noi li sfondiamo da anni con la goccia cinese. Vigliacca ma inesorabile. I calciatori diventano fotomodelli. Carne da gossip. Da Gigi Riva a Balotelli. Al guinzaglio dei nuovi padroni del calcio. I procuratori. Nella mischia ci trovi di tutto. Geniacci forbiti e ignorantoni con la camicia unta. Unti e uniti si vince. Una sola missione, procurarsi il conto in banca più gonfio di zeri del pianeta. Gli stadi si svuotano. Più che stadi sembrano crani ammalati di alopecia. I pochi ostinati? Residui di forfora. Brufoli tenaci. Piattole abitudinarie. I numeri contano e cantano. Anche al posto degli ex tifosi.

 

maurizio berettamaurizio beretta

I presidenti diventano Tavecchio. O Maurizio Beretta. Uno che fonda la sua durata sulla sua invisibilità. Si confonde, come i più abili democristiani, con la tappezzeria del palazzo. Dice per non dire. Fa per non fare. Esiste per non esistere. Spara per non sparare. In effetti, lui non cambia. Era così già da bambino. Mai caduto da una bicicletta e, se cadeva, non una traccia di sangue. Il calcio invece cambia. Pochi alla guida, tutti gli altri come lo struzzo. La testa sotto la terra. Fanno finta di non vedere. Dimenticavo. Avremo finalmente la moviola in campo. Una volta gli arbitri erano almeno cornuti allo stadio. Adesso nemmeno più da casa. Sarà un pallone infallibile. Nel deserto.

 

L’olfatto è un fatto. Odore di naftalina. Non un granché. Ovvero, Marcello Lippi, il padre della patria.. Saggio e Canuto. L’uomo del culo di Berlino. Che quando parla si concede. Quando mai ha parlato? Finalmente, sì. Leggo un suo virgolettato: “Quelli della federazione sono fuori di testa”. Esulto. Ecco, ora era.

LIPPILIPPI

 

Il padre della patria, come Cincinnato, molla ogni remora, parcheggia l’aratro e si lancia in un duro attacco contro la pochezza dei vertici pallonari, la loro inadeguatezza, eccetera. Macché. Il padre della patria ha solo un rospo da sfogare che gli sta lì, nelle budella, da settimane. “Mi avevano già messo sotto contratto e mi hanno fatto fuori solo perché ho un figlio procuratore. Questi fuori di testa!”.

 

Congiuntivite cronica. Tutto cambia perché tutto resti uguale. Non è solo Gigi Di Maio che scansa i congiuntivi come fossero giornalisti o i giornalisti come fossero congiuntivi, così incomprensibilmente arrogantello, senza essere nemmeno l’antefatto di Rumor, da risultare persino fascinoso. Più esilarante di Di Maio c’è solo Max Allegri che fa la voce glamour nello spot pubblicitario. Per restare al pallone. E alla micidiale sapienza dell’olfatto. Dove ci porta stavolta? Nelle sacre teche dei potenti Uefa e dei club milionari. Hanno ordito sotto traccia la nuova Champions League. Che sarà una SuperChampions. Più muscoli, ovvero denari. Una rivoluzione.

MOVIOLA IN CAMPOMOVIOLA IN CAMPO

 

A partire dal 2018. Definitivo. Di qua il fasto dell’Europa che conta, di là il cortiletto degli sfigati. Il calcio minore. Spazzati via i tifosi, sarà a breve la fine dei campionati locali. E’ l’inesorabile strategia del ragno. Possiamo solo adeguarci. Le leghe nazionali protestano: “E’ la fine del calcio”. Ma no, poveracci, è solo la vostra fine.  

 

DI MAIO ALLEGRIDI MAIO ALLEGRI

 

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO