GALLETTI GONFIATI - L’EX RUGBISTA BÉNÉZEC SVELA IL LATO OSCURO DELLA PALLA OVALE IN FRANCIA: CENTINAIA DI CASI DI ATLETI POMPATI E ABUSO DI ANABOLIZZANTI E CORTICOSTEROIDI PER SOPPORTARE IL DOLORE

Marco Bonarrigo per il “Corriere della Sera

 

Laurent 
Bénézech 
Laurent Bénézech

Nella forma, nulla a che vedere col «caso Festina», l’operazione di polizia che nel 1998 umiliò il ciclismo transalpino mettendone a nudo la totale dipendenza dal doping. Niente manette o perquisizioni-spettacolo: la bufera che si sta abbattendo sul rugby francese si gioca per ora tra raffinati libri d’inchiesta e commissioni parlamentari. Ma è forte, come nel 1998: al contrario del ciclismo (arena sportiva da sempre ambigua) al rugby la maggior parte dei genitori francesi affiderebbe volentieri i propri figli per formarli come atleti e uomini. 
 

Laurent 
Bénézech 
Laurent Bénézech

A demolire un quadro che ritiene posticcio, è Laurent Bénézech, ex giocatore di alto livello, pilone del XV di Francia, fondatore (rinnegato) del primo sindacato atleti (Provale). Questo mese la sua guerra contro il rugby «malato» ha conseguito due vittorie importanti. Il successo in una causa per diffamazione promossa contro di lui da 134 giocatori professionisti e l’uscita di «Rugby, dove sono i tuoi valori? Un giocatore rompe l’omertà», volume di 364 pagine (Editions La Martinière) che mette a nudo il problema. 
I rugbisti francesi non sono più quelli di una volta, sostiene Bénézech. Ed è prima di tutto nei loro muscoli che qualcosa non va.

 

Laurent 
Bénézech 
Laurent Bénézech

Spulciando migliaia di schede mediche, Bénézech scopre che nel 2005 una terza linea del Top 14 (il campionato nazionale) pesava 105 chili, oggi in media 115,2. Nelle foto comparative che ci mostra in un bistrot di Avenue Hoche, spicca non solo la trasfigurazione fisica di alcuni atleti, ma anche la radicale trasformazione di altri (nel libro cento esempi, con nomi e cognomi) dopo le sei settimane di «muscolazione» che la maggior parte dei club trascorrono (due volte l’anno) in sperdute località pirenaiche.

 

Un seconda linea samoana del Castres Olympiques passato da 108 a 129 chili in una sola stagione (le immagini del «prima» e del «dopo» sono sbalorditive), un nazionale, terza linea del Tolone, gonfiato da 90 a 106 chili. 
 

Eifion Lewis-RobertsEifion Lewis-Roberts

Un «pompaggio» silenzioso. La grande famiglia del rugby transalpino si serve ancora abbondantemente della stessa tipologia di «preparatori-praticoni» espulsi dal ciclismo (spesso pagati a titolo individuale dagli atleti), non trasmette i parametri dei controlli ormonali all’Agenzia Francese Antidoping ed effettua rari esami sul sangue. In compenso, i risultati di quelli sulle urine sono drammatici: nemmeno il culturismo riesce a fare peggio e il ciclismo (con un quarto di positività nel 2013) al confronto è uno sport pulitissimo.

 

I rugbisti, spiegano gli esperti interpellati da Bénézech, abuserebbero soprattutto di ormone della crescita e anabolizzanti e farebbero uso massiccio di corticosteroidi per contrastare il dolore del sovrapporsi di match sempre più tirati. Anche i controlli sui prodotti «monitorati ma non proibiti» offrono risultati record.

 

Eifion Lewis-RobertsEifion Lewis-Roberts

Antidolorifici pesanti come il tramadolo, sempre maggiore deriva verso la cocaina (che viene cercata solo in competizione e non dal lunedì al mercoledì, il giorni del cosiddetto «doping festivo») per sostenere fatica e stress: nel libro alcuni casi drammatici di giocatori giovanissimi. E quello del capitano del Rc Toulon, il gallese Eifion Lewis-Roberts nel 2012 positivo addirittura alla morfina dopo la finale di campionato. Era, forse non a caso, reduce da una complicata operazione al ginocchio.

 

Squadra e lega lo difesero a tutto campo. Stress e fatica aumenteranno se passerà il progetto della Ligue Rugby di allungare i match di Top 14 dai 40 minuti attuali per tempo ai 50 per accontentare un pubblico sempre più numeroso (siamo vicini ai 3 milioni di spettatori, il doppio del 2003) ma anche sempre più affascinato a un rugby da combattimento.

Eifion Lewis-RobertsEifion Lewis-Roberts

 

Una Lega contraria all’introduzione di un medico «terzo» in campo che possa mandare in panchina un giocatore in seria difficoltà fisica. Bénézech documenta diversi interventi di manager di grandi squadre che hanno rimesso in gioco d’autorità atleti (in evidente stato confusionale) che il medico sociale voleva far uscire dal campo. Ora la questione è in carico al Ministero dello Sport. Cambierà qualcosa? 

 

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)