SERIE A DELL’ALTRO MONDO – È SCOPPIATO UN NUOVO CASO SULLA LA PARTITA TRA MILAN E COMO CHE SI DOVREBBE GIOCARE A PERTH, IN AUSTRALIA, IL PROSSIMO 8 FEBBRAIO. SEMBRAVA TUTTO OK, MA LA CONFEDERAZIONE ASIATICA HA DECISO CHE SARÀ UN SUO ARBITRO A DIRIGERE IL MATCH E NON UN FISCHIETTO ITALIANO – A QUESTO PUNTO SERVE UN NUOVO VIA LIBERA DALLA FEDERCALCIO, MA IL PRESIDENTE GRAVINA FRENA (ANCHE PERCHÉ HA SCOPERTO DELLA NOVITÀ SOLO DALLA TV): “UNA DESIGNAZIONE DI UN ARBITRO ASIATICO IN UNA PARTITA DI CAMPIONATO NON ERA PREVISTA. NON PARLO DI ILLEGITTIMITÀ, MA È UN’ECCEZIONE AL REGOLAMENTO..."
Estratto dell’articolo di Stefano Scacchi per www.lastampa.it
Ora la Figc dovrà dare nuovamente il suo via libera sul trasloco di Milan-Como a Perth. Perché, rispetto al primo semaforo verde, è cambiata una condizione fondamentale: la decisione della Lega Serie A di accettare la richiesta della Confederazione asiatica di avere un suo arbitro, anziché un direttore di gara italiano, a fischiare la partita del campionato italiano che potrebbe essere esportata in Australia il prossimo 8 febbraio.
Questa modifica alla situazione precedente richiede un nuovo esame della Federcalcio. E non sarà una valutazione scontata, come confermano anche le valutazioni del presidente federale Gabriele Gravina: "La scelta di giocare a Perth rientra nell’autonomia della Lega Serie A e la Figc ha dato la sua disponibilità.
Alla Figc non è ancora arrivato nulla, ma sul tema dell’arbitro asiatico qualche riflessione va fatta, soprattutto in merito all’equa competizione, mi riservo di parlarne con la Lega. Conosciamo la caratura di molti arbitri internazionali rispetto ai nostri, che sono un’eccellenza: una designazione di un arbitro asiatico in una partita di campionato non era prevista né prevedibile. Non parlo di illegittimità, ma è un’eccezione al regolamento".
Parole nette che tradiscono anche il dispiacere per avere appreso la notizia in diretta tv ieri prima di Napoli-Milan di Supercoppa italiana in Arabia Saudita, senza un'informazione preventiva da parte della Lega. La Figc avrebbe preferito una procedura più concertata. Ora la Lega dovrà scrivere nuovamente alla Federazione per comunicare le nuove condizioni. [...]
Senza dimenticare che la presenza di un arbitro non italiano in una partita del nostro campionato (mai successo prima) pone enormi problemi regolamentari. Le norme organizzative interne della Figc prevedono che "le gare considerate ufficiali debbono essere dirette da un arbitro designato dal competente organo tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri".
In questo caso non sarebbe rispettata questa prescrizione visto che la designazione sarebbe effettuata dalla Confederazione asiatica forse su indicazione Pierluigi Collina, capo degli arbitri della Fifa, che ha fatto un elenco di arbitri asiatici affidabili al presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli. [...]




