fonseca ibra

“FONSECA SFIDUCIATO E LASCIATO SOLO. LE MODALITÀ DELL’ESONERO SONO STATE INUTILMENTE UMILIANTI” – PAOLO CONDO’ FA IL CONTROPELO AI DIRIGENTI DEL MILAN IBRA E FURLANI CHE HANNO MANDATO IL TECNICO A COMMENTARE LA PARTITA DA ESONERATO: “LA DIRIGENZA DEL MILAN HA DATO DI SÉ UNA PESSIMA PROVA IN QUESTO LUNGO AUTUNNO DI SFIDUCIA PALESE NELL’ALLENATORE” – NEL NAPOLI DECISIVO RASPADORI: HA SENSO CHE UN ATTACCANTE DELLA NAZIONALE GIOCHI COSÌ POCO? CONTE VALUTA DA TEMPO UN CAMBIO DI RUOLO…”

Paolo Condò per "la Repubblica" - Estratti

PAULO FONSECA

 

L e modalità inutilmente umilianti dell’esonero di Paulo Fonseca, che viene mandato a commentare la partita ignaro di un provvedimento che tutti quanti gli stanno attorno già conoscono, completano la pessima prova che la dirigenza del Milan ha dato di sé in questo lungo autunno di sfiducia palese nell’allenatore.

 

L’esonero in sé non è sorprendente, perché i risultati mancano in maniera clamorosa e la stessa buona classifica di Champions non si deve a una serie di prestazioni particolarmente convincenti. Colpisce l’intera gestione della vicenda, con segnali di distacco fra allenatore e società che datano addirittura dai giorni in cui la trattativa si stava chiudendo, ed emersi in modo chiaro nei momenti in cui la debolezza di Fonseca si scontrava con la fronda nello spogliatoio (che in un clima di divisione come sempre prospera).

 

fonseca fa tappezzare lo spogliatoio con la parola coraggio scritta in tutte le lingue del mondo

Un passo indietro alla partita porta a una riflessione. Milan e Roma ne avevano combinate troppe perché una sola partita potesse riscattare il pesante pregresso. Però ci hanno provato, e con tutti i limiti di due squadre imperfette e in alcuni ruoli decisamente modeste, il loro duello è stato appassionante, un braccio di ferro illuminato da una prestazione straordinaria di Paulo Dybala — nessuno pensa più di spedirlo in Turchia — in risposta alle travolgenti ripartenze del Milan. Se è finita soltanto 1-1 la responsabilità è di chi alla fine tira in porta, e lo fa male.

 

paulo fonseca

Salendo di un piano in classifica, il terzo 2-2 casalingo consecutivo della Juventus è molto diverso dagli altri due, ottenuti in estrema rimonta a evitare sconfitte meritate con Bologna e Venezia. Per quel poco che vale il concetto di giustizia su un campo di calcio, stavolta la Juve avrebbe dovuto vincere per la prestazione ricca di gioco, energia e occasioni per chiudere il match.

 

Anche se i numeri dicono chiaramente che il 4-4 della gara con l’Inter ha diviso il campionato bianconero in un “prima” blindato ma noioso e un “dopo” più frizzante ma meno controllato, non è giusto nemmeno dire che la Juve si sia fatta riprendere dalla Fiorentina per una sorta di allegria difensiva: il gol finale di Sottil arriva in seguito a un infortunio di Cambiaso, che scivola, non a un errore di posizionamento.

 

Di più: quando Kean serve a Sottil la palla vincente, in area ci sono otto giocatori della Juve. Insomma, pura casualità che la Viola ha sfruttato con suprema freddezza, ma in coda a una gara in cui l’impatto di De Gea era stato più rilevante del solito. Ne consegue che la corsa al quarto posto, tenuto con sicurezza dalla Lazio, potrebbe riammettere oggi anche il Bologna.

 

paolo condò zlatan ibrahimovic ibra

Guardando ancora più in alto, la terza gamba del tavolo scudetto, quella del Napoli, ha traballato parecchio prima di venire fissata con altri tre chiodi al suo destino ambizioso. Il fatto che a spezzare quello che pareva ormai un incantesimo sia stato Raspadori ha riportato alla mente il sospirato 1-0 di Jack all’89’ di Napoli-Spezia, sesta giornata del trionfale torneo di due anni fa. Raspadori entrò nella foto scudetto giocando 902 minuti e segnando 2 reti, quantità salite (1572’/5) nella scorsa stagione, ma drammaticamente crollate quest’anno, col primo gol arrivato ieri a fronte di soli 274’ in campo, e siamo ormai a metà del cammino.

 

Ha senso che un attaccante della Nazionale giochi così poco?

 

paolo condò zlatan ibrahimovic ibra

Siccome la risposta non può che essere negativa, Conte valuta da tempo un cambio di ruolo che l’assenza di altri test (che perdita la coppa Italia) ha complicato. Ieri Raspadori, da poco subentrato ad Anguissa, ha colpito dalla posizione di centravanti, ma partendo alle spalle di Lukaku in un reparto ridisegnato dal (necessario) cambio Politano per Kvara con spostamento di Neres a sinistra (dove deve stare): un equilibrio spinto verso l’estremo, ma se il tuo obiettivo è lo scudetto al 79’ di uno 0-0 casalingo col Venezia ci devi provare in ogni modo, accettando i rischi connessi.

fonsecafonsecazlatan ibrahimovic

 

zorro fonseca

(...)

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…