harari

CONCERTO DI IMMAGINI - IL FOTOGRAFO MUSICALE GUIDO HARARI SI RACCONTA: LA GALLERIA “WALL OF SOUND” AD ALBA, GLI SCATTI AI BEATLES, BOB MARLEY, VASCO, PATTI SMITH E LA MUSICA DI OGGI “SENZA PIU’ FIGURE CARISMATICHE E CHE NON RAPPRESENTA PIÙ UNA GENERAZIONE” – LA FONDAZIONE BOTTARI LATTES PROPONE UNA SUA RETROSPETTIVA

Luca Beatrice per “il Giornale

 

Guido 
Harari
Guido Harari

Guido Harari la sua nuova scommessa l' ha già vinta: aprire ad Alba, nel cuore delle Langhe, una galleria d' arte che si dedica solamente alla fotografia di musica. Wall of Sound, attiva dal 2011, ha già esposto i più grandi nomi di un settore solo apparentemente per specialisti, in realtà amato dal pubblico di fans che a prezzi ragionevoli possono portarsi a casa ritratti di Dylan o del Boss, di Hendrix o dei Beatles. A Londra, New York, San Francisco realtà del genere ce ne sono diverse, in Italia la Harari Factory potrebbe rappresentare un unicum.

 

È una cultura della fotografia che Guido supporta con attività di ogni genere, seminari, incontri, laboratori, pubblicazioni. Se gli chiedi il perché della provincia, lui, apolide, nato al Cairo nel '52 e cresciuto professionalmente a Milano, aldilà della scelta di vita personale e sentimentale, risponde che «nella grande città si sarebbe rischiato di consumare tutto troppo rapidamente». E comunque ad Alba, «passano circa 800mila persone l' anno. E poi è davvero una dimensione ideale per pensare ad altri progetti come i libri, per i quali ci vuole tempo».

 

guido harariguido harari

Mentre la galleria di Alba ospita un ricordo di Jeff Buckley a vent' anni dalla misteriosa scomparsa, la Fondazione Bottari Lattes propone a Monforte (fino al 2 settembre) una particolarissima retrospettiva dell' opera fotografica di Harari: «Wall of Sound 10», ovvero la nuova versione di una mostra all' aperto nello stesso paesino piemontese, dieci anni dopo, ampliata con immagini inedite, un viaggio attraverso i gusti musicali dell' autore e nella storia del rock italiano e internazionale.

 

jeff buckleyjeff buckley

Già, il rock, non è forse oggi un fenomeno residuale, appannaggio di un solo pubblico di adulti con il suo carico di nostalgia? «In effetti - dice Guido - nel presente non vedo figure carismatiche, non si sta affacciando nessuna rivoluzione, la musica non rappresenta più una generazione e persino il rap, ascoltato dai giovanissimi, si è impastato con il pop più commerciale». Dunque, niente da fotografare? «Niente. Vorrei scovare cose nuove. Impossibile. C' è inoltre il problema dell' accesso alle cosiddette rockstar, limitato, negato da manager intransigenti, mentre negli anni '70 era sufficiente essere un fan e portarsi dietro la propria macchina per arrivare nel backstage dei tuoi miti».

 

foto di vasco rossi di guido hararifoto di vasco rossi di guido harari

Dal ritratto immortale che ha fatto storia, si è passati all' estetica del selfie, forse basta questo a spiegare la fine di un' era. E qui, in mostra, il muro dei suoni ci scorre straordinario davanti agli occhi, le stesse immagini, le stesse inquadrature che Harari ha avuto la capacità di immortalare: Patti Smith scalza, Leonard Cohen con le mani a camuffare le espressioni del volto, Tom Waits avvolto in un mantello. E poi Kate Bush, Bruce Springsteen, Nick Cave, Frank Zappa, gli Stones, Vasco e tanti altri. Cinquanta foto, realizzate fra il 1976 e il 2013. Alcune facili, immediate, altre difficili, quasi impossibili, «come quella di Ennio Morricone che si vergognava, non voleva apparire e nascondendosi dietro una porta l' inquadratura l' ha creata lui stesso».

 

Il contrario di Patti Smith, attrice consumata, che prima del concerto a Villa Arconati, nel 1996, si rende disponibile a diversi scatti, fino a sedersi in terra senza scarpe, mentre l' obiettivo del fotografo coglie ogni dettaglio dello sfondo, per uno scarto tra l' animo punk di lei e gli sfondi barocchi della sala. Un capolavoro.Con Lou Reed Harari ha avuto un lungo rapporto di complicità e fiducia, un sentimento emerso come in una seduta psicanalitica.

 

E poi c' è il blues, da dove è stato capace di tirare fuori l' anima di vecchi neri e delle loro storie di frontiera. E gli amici italiani, che gli hanno commissionato a più riprese shooting per gli artwork dei loro album: Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Giorgio Gaber, cui Harari ha dedicato anni fa il saggio Quando parla Gaber, uscito per Charelettere. Dopo Monforte, la mostra sarà a Torino «adeguatamente remixata» nello spazio più piccolo della Fondazione Bottari Lattes, dal 26 ottobre al 24 dicembre. Da gustare ad alto volume.

foto di leonard cohen di guido hararifoto di leonard cohen di guido hararifoto di jimi hendrix di guido hararifoto di jimi hendrix di guido harariGuido 
Harari
Guido Harari foto di fabrizio de andre di guido hararifoto di fabrizio de andre di guido hararifoto di bob marley di guido hararifoto di bob marley di guido hararibob marley di guido harari 2bob marley di guido harari 2foto di patti smith di guido hararifoto di patti smith di guido harari

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM  LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...