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GIALLO A BOLOGNA - RUBATI COMPUTER E TELECAMERE DI ROBERTO DONADONI - SPARITA TUTTA LA BANCA DATI DELLO STAFF DAL CENTRO TECNICO DI CASTELDEBOLE - IN LUGLIO IL CENTRO AVEVA GIÀ SUBITO ALTRI TRE FURTI - NON SI ESCLUDE IL COLPO SU COMMISSIONE

Giuseppe Baldessarro per www.repubblica.it

 

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Questa volta si sono portati via i segreti di Roberto Donadoni. Computer, telecamere e attrezzature audiovisive dello staff dell’allenatore del Bologna hanno preso il volo. I ladri si sono introdotti nel centro tecnico di Casteldebole, molto probabilmente mercoledì notte, e hanno rubato materiale importante. Una miniera non tanto per il valore economico della refurtiva quanto per la mole di informazioni a cui è solito lavorare il gruppo di collaboratori di Donadoni. Nei computer infatti sono conservate ore e ore di riprese che i tecnici analizzano per ottenere indicazioni sia sul piano tattico che sullo stato di salute fisico della squadra.

 

DONADONIDONADONI

Un archivio prezioso. È un metodo, quello dei rossoblù, particolare. Ogni allenamento, ogni partita, ogni amichevole, insomma ogni attimo di attività della squadra viene costantemente ripreso dai collaboratori del mister che hanno poi il compito di riversare le immagini su dispositivi che ne consento la visione e, soprattutto, il confronto. È cosi che Donadoni decide dove, quando, e come intervenire.

 

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Non è un caso che il Bologna sia una delle pochissime squadre che gode della consulenza scientifica di un biomeccanico. Un esperto dell’efficienza atletica che, a lungo andare, dovrebbe consentire di avere sempre più calciatori pronti a scendere in campo e sempre meno ragazzi in infermeria. In altri termini uno staff all’avanguardia che ora, però, si è visto portar via l’archivio delle informazioni contenuto nei computer sottratti.

 

Troppi furti. La brutta sorpresa il Bologna l’ha avuto ieri mattina. Mercoledì la squadra era impegnata a Sestola per un’amichevole contro la primavera ed è quindi ovvia l’assenza a Casteldebole. Una rogna per il club di Saputo, che ha particolarmente infastidito i dirigenti rossoblù perché non si tratta della prima volta.

 

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Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine che indagano sul “caso” è infatti l’ennesimo episodio. A luglio erano state forzate le auto di alcuni calciatori (Adam Masina e Daniele Gastaldello) e sempre nello stesso mese qualcuno si era introdotto nel magazzino del centro e avrebbe sottratto attrezzature varie. In più, alcuni furti si sarebbero registrati anche sui cantieri di ristrutturazione degli impianti sportivi ormai aperti da diverso tempo.

 

Non si esclude il colpo su commissione. Ora gli episodi iniziano ad infastidire, e non poco, i rossoblù. Tanto più che negli ultimi mesi la società aveva attivato un contratto con la Css, agenzia di sicurezza privata, che dovrebbe garantire il controllo del centro per l’intero arco della 24 ore. Eppure, evidentemente, non basta.

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I ladri continuano con le loro incursioni avendo individuato, secondo le forze dell’ordine, una qualche falla nel sistema di sicurezza. Carabinieri e polizia sono da tempo allertati, ma dopo l’ultimo episodio il livello di guardia è cresciuto. Quello che preoccupa, come accennato, non è tanto l’entità del danno arrecato con il furto delle attrezzature tecnologiche, quanto l’escalation di cui la società sembra essere diventata vittima. E se inizialmente si era pensato a fatti episodici, sull’ultimo furto non si esclude il colpo su commissione.

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