papa leone xiv cover giorgio dell'arti

SOTTO IL SEGNO DI LEONE: "UN MISSIONARIO NON VA DOVE LO VOGLIONO MA DOVE E' NECESSARIO" - GIORGIO DELL’ARTI RACCONTA IN UN LIBRO VITA, OPERE E MISSIONI DEL NUOVO PAPA - OTTO ANNI TRA I POVERI DEL PERU' - PREFETTO DEL DICASTERO DEI VESCOVI A ROMA - CONCLAVE: GLI ITALIANI DIVISI SU PAROLIN; ASIA, SUDAMERICA E USA PER PREVOST - IL CONSIGLIO DEL FRATELLO JOHN CHE PERO’ HA SBAGLIATO A CONTARE (“SE TI FANNO PAPA, NON PRENDERE LEONE. SARESTI IL TREDICESIMO. PORTA MALE”), IL VOTO NEGLI USA PRIMA PER I DEMOCRATICI E POI PER I REPUBBLICANI – I BAFFI – LA BATTUTA SULLE “PAPAS” (PATATE)...

Estrai dal libro di Giorgio Dell’Arti "Leone XIV. il missionario che lo Spirito Santo ha spedito a Roma" - Aliberti editore

 

 

Hai capito che potrebbero farti papa? 

Maddài. 

PAPA LEONE XIV GIORGIO DELL'ARTI COVER

No, sul serio. Pensaci. 

E, nel caso, che nome consiglieresti? 

Non lo so. Però non prendere Leone. 

Perché? 

Saresti il tredicesimo. Porta male. 

 

(Telefonata tra John Prevost e suo fratello cardinale alla vigilia della partenza di questi per Roma. Testimonianza dello stesso John). 

«Mio fratello sa contare meglio di me» (dichiarazione di John Prevost, fratello di papa Leone XIV, dopo l’elezione di questi al Soglio). 

 

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La casa dei Prevost da noi si chiamerebbe “villetta monofamiliare”. Tutta mattoni di un bel rosso scuro. Ingresso con cinque gradini, una finestrella a sinistra, tre finestrelle in sequenza a destra, praticello davanti. Settanta metri quadrati, diventati centodieci grazie allo sfruttamento dello scantinato. I Prevost, nel ’49, si sobbarcarono un mutuo di 42 dollari al mese.

papa leone XIV con i fratelli

 

Un anno fa la casa è andata via per sessantaseimila dollari. Era diventata un centro dove si spacciava crack, con una donna per boss. Il tizio che l’ha comprata l’ha ristrutturata e rimessa in vendita per 199 mila dollari. Ma appena è diventata la casa del Papa, l’ha ritirata dal mercato e sta pensando di ristrutturarla di nuovo per farla ridiventare com’era nel 1949. Le offerte si sprecano. È stata affidata all’agente immobiliare Steve Budzik. 

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I fratelli: «Da piccolo giocava a fare il prete. L'asse da stiro era l’altare. Ci metteva sopra una tovaglia, e noi dovevamo andare a messa. Sapeva tutto, conosceva le preghiere in latino e in inglese. Distribuiva la comunione con le Necco Wafers» 

Vale a dire? 

«Sono certi biscotti americani sottili, rotondi e zuccherati». 

E voi? 

«Noi intanto giocavamo a guardie e ladri». 

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Nel 1979, essendo già prete e già laureato in matematica, si lascia crescere i baffi. 

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Se se li fosse lasciati, avremmo il record. L’ultimo che aveva i baffi, con la barba, è stato Innocenzo XII (nato a Spinazzola, vicino a Barletta, papa dal 1691 al 1700). 

Papa Leone XIV - messa alla Basilica di San Paolo a Roma - FOTO LAPRESSE

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Chulucanas, cinquantamila abitanti, il primo posto del Perù dove era atterrato Prevost. Ceramiche, manghi. «Tiene un clima desértico». Siamo al nord, quasi in Ecuador, all’interno. 

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Filippo Fiorini sulla Stampa: «Quando Robert Francis Prevost raggiunse Chulucanas, ai piedi delle alture del Nord, era il 1984 e trovò quello che cercava: la miseria». 

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Prevost in Perù, come al solito oberato di incarichi. Priore di comunità, prefetto degli studi del seminario diocesano, rettore dello stesso per un anno, direttore del seminario agostiniano, giudice del tribunale ecclesiastico regionale, membro del collegio dei consultori dell'arcidiocesi, parroco fondatore della parrocchia di Santa Rita da Cascia, docente nel seminario diocesano San Carlo e San Marcello di diritto canonico, patristica e morale, membro del collegio dei consultori dell'arcidiocesi, insegnante dei professi, amministratore della parrocchia di Nostra Signora di Montserrat, ecc. 

PAPA FRANCESCO ORDINA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST

 

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«Lo conobbi nel 1996. Oltre ad essere uno dei nostri professori, era anche l’autista del rottame con cui ci portava a lezione. Quasi subito iniziammo con le missioni in montagna. Scarpe robuste, zaino in spalla, tragitti a cavallo e tante ore di camminata in salita» [padre Ramiro, oggi superiore del vicariato di Chulucanas]. 

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La gente lo ricorda in groppa al cavallo, decine e decine di chilometri per raggiungere anche i casolari più remoti. «Molti si allontanano dalla Chiesa perché non c’è nessuno che si occupa di loro», diceva il vescovo-missionario, l’instancabile evangelizzatore (Lucia Capuzzi su Avvenire). 

dell'arti

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A un certo punto gli si ordina di lasciare Chiclayo e di venire a Roma. Sono passati otto anni e cinque mesi. È il 12 aprile 2023. L’arcivescovo Prevost saluta i fedeli con queste parole: «Un missionario non va dove lo vogliono, ma dove è necessario; e resta fino a quando lo vogliono, però non è più così necessario». 

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«Ho sempre fatto quello che mi è stato chiesto di fare. Tutta la vita ho detto: sì, andiamo avanti con la grande avventura di essere un seguace di Cristo » (padre Prevost). 

MILDRED CAMACHO CON ROBERT PREVOST - FOTO OGGI

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La matematica, cioè il rigore del ragionamento. La filosofia, cioè il pensiero» [Maurizio Misitano. responsabile della Fondazione Agostiniani nel mondo]. 

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C’è la questione politica. L’americano Prevost è democratico o repubblicano? New York Times e Cbs hanno indagato. Le cose starebbero così: nel 2008 e nel 2010 avrebbe votato democratico. Nel 2012 e nel 2014 avrebbe votato repubblicano. Nel 2016 e nel 2020 avrebbe votato per corrispondenza. 

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Prevost, in qualità di prefetto del Dicastero per i Vescovi, per due anni ha avuto un appuntamento fisso, il sabato, con Bergoglio. «All’inizio era alle 8 del mattino. Ma qualche volta arrivavo alle 7.30 e lui era già lì ad aspettarmi. Così ho cominciato ad andare un po’ più presto. E quindi ha cominciato ad arrivare un po’ più presto anche lui. Sempre prima di me». Alla fine dell’udienza, Francesco si raccomandava: «Non perdere il senso dell’umorismo. Bisogna sorridere». 

robert francis prevost con joseph ratzinger

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Il 3 marzo ha guidato il rosario recitato dai fedeli sulla piazza di San Pietro per la salute di papa Francesco ricoverato al Gemelli. 

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Poi, il 21 aprile, lunedì di Pasqua, papa Francesco è morto. 

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Papa Francesco è morto e comincia la solita sarabanda pre-conclave. Intanto, i nomi dei cosiddetti papabili. Il segretario di Stato Parolin, primo nelle classifiche dei pronostici, anche quando i nemici fanno credere al mondo che sia assai malato (in altri conclavi l’essere o l’essere creduti malati, e possibilmente in fin di vita, è risultata alla fine una carta vincente).

GIOVANNI PAOLO II CON ROBERT PREVOST

 

Al secondo posto il filippino Tagle, le cui quotazioni saliranno di giorno in giorno fino al momento in cui qualche odiatore farà circolare un video in cui lo si vede cantare Imagine. Terzo, Zuppi, prete di strada romanista, che risponde ai cronisti «toglietevelo dalla testa».

 

 

Quarto Pizzaballa, di cui tutti ricordano il cognome perché la figurina di un suo cugino portiere dell’Atalanta era introvabile. Poi un calderone di nomi che s’arricchisce di giorno in giorno: il maltese Grech, il gesuita Hollerich (ma come può essere eletto un altro gesuita?), l’ungherese Erdö, teologo imponente, campione dei conservatori, il cingalese Patabendige Don, quindi Leo, Eijk, Sarah, Bycok (però è troppo giovane), Müller, che rilascia interviste su interviste, Arborelius, Ambongo Besungu, Cupich, Tobin, Heung-sik, Semeraro, Guggerotti, Romero, Artime, David, eccetera. 

IN SENSO ORARIO - PIETRO PAROLIN, LUIS ANTONIO GOKIN TAGLE, PIERBATTISTA PIZZABALLA E PETER KODWO APPIAH TURKSON

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C’è tutto un ragionamento dietro i nomi del cingalese Patabendige Don e del congolese Ambongo Besungu, arcivescoco di Kinshasa convinto del fatto che, dalle sue parti, l’omosessualità non esista. Ci viene spiegato che la Chiesa è un’entità mondiale, è sbagliato pensare che il prossimo papa debba essere per forza un occidentale, e magari di pelle bianca.

 

La fede in Europa è calata (a parte qualche segno di risveglio nei paesi nordici), in Italia il numero di quelli che vanno a messa, dall’inizio di questo secolo, è sceso da uno scarso quaranta al diciotto per cento, i valori cristiani sono generalmente in crisi in questa parte di mondo, e il cardinale Bagnasco dice al Corriere della sera che «l’Occidente propaga il vuoto dell’anima». Mentre l’Africa e l’Asia sono piene di fedeli entusiasti. Come non tenerne conto? 

 

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ROBERT PREVOST ORDINATO PRETE - 1982

I cardinali che vanno a parlare in tv o si fanno intervistare dai giornali spiegano che il prossimo papa non sarà il successore di Francesco, ma il successore di Pietro. Si tratta di una straordinario, raffinato artificio dialettico, studiato per evitare che la discussione con i maledetti giornalisti si concentri su Francesco, sullo scandalo Francesco, sulle questioni che ha aperto Francesco, sui problemi che non ha risolto Francesco. Il prossimo papa non oserà certo chiamarsi Pietro II. Non si può del tutto escludere, invece, che si annunci come un secondo Francesco. 

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Durante il conclave, si mormora, non ci sarà che burro e parmigiano (tradizione antica: papa Gregorio X, per indurli a far presto, stabilì che, da un certo momento in poi, il cibo in conclave venisse razionato). 

robert prevost giovane studente all universita di villanova

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Il cardinale Chomali, che ha postato un video in cui lo si vede mentre si lava la camicia nel lavandino della sua stanza. 

 

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I bookmaker internazionali stimano tra 5 e 8 fumate prima di arrivare alla bianca. 

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Le femministe della Women’s Ordination Conference, che vogliono l’ordinazione delle donne a diacono, e che annunciano per le 18 di oggi 7 maggio primo giorno di conclave una fumata rosa in piazza San Pietro. 

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Matzuzzi: «Il latino esibito dagli eminentissimi durante il giuramento si è mostrato al livello di una classe di ginnasiali rimandati a settembre». 

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Alla prima votazione risultarono tre candidati, ciascuno dei quale aveva più o meno il terzo dei voti. Uno era Parolin, un altro Prevost e il terzo, parrebbe, il cardinale ungherese Erdö. 

robert prevost da giovane

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Erdö, 72 anni, principe dei conservatori, non aveva nessuna possibilità. La grande maggioranza dei cardinali era stata creata da Francesco. Come si poteva pensare che un avversario del papa morto potesse essere eletto? 

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Dopo questo primo scrutinio si andò a cena a Santa Marta. E si tirò la prima conclusione sicura: gli italiani erano divisi. 

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La mattina dopo, 8 maggio, due fumate nere. E su queste due votazioni nessuno racconta niente. 

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Ma tornati a Santa Marta per il pranzo si cominciò a far politica sul serio. 

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robert francis prevost durante un alluvione in peru

Si dice che un terzo porporato (Dolan?) abbia fatto la mossa decisiva, affrontando Parolin e mostrandogli che non aveva nessuna possibilità. Un confronto drammatico. Invece i sudamericani (21 voti) sembravano decisi a convergere su Prevost. E stessa cosa i cardinali Usa (37 voti). Con il pacchetto di Parolin si poteva chiudere in giornata. 

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S’è ricominciato a votare intorno alle quattro e mezza del pomeriggio. Dopo un’ora e qualcosa, l’ultima scheda è caduta nell’urna. Allora è arrivato il momento degli scrutatori: «Prevost, Prevost, Prevost…» 

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Il cardinale Tagle vide che Prevost, mentre il suo nome risuonava sotto le volte della Cappella Sistina, aveva preso a respirare forte. Allora s’avvicinò, e gli chiese: «Vuoi una caramella?». Il cardinale Prevost rispose: «Sì». 

ROBERT PREVOST NELL ANNUARIO SCOLASTICO

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All’ottanovesimo “Prevost” i cardinali balzarono in piedi e tributarono al nuovo papa un’ovazione. Il cardinale Prevost rimase seduto, e si teneva la testa tra le mani. Il cardinale David delle Filippine: «Avevamo tutti le lacrime agli occhi». 

 

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A conclave concluso, chiesero al cardinale Dolan: come avete mangiato? Dolan rispose: «È stato un ottimo incentivo per finirla il prima possibile». 

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«Lo Spirito Santo sceglie, gli elettori confermano» (il cardinale Arlindo Gomes Furtado). 

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«In Perù dicono che ci sono 2.000 specie, 2.000 categorie di papas, cioè di patate. Be’ adesso sono diventate 2.001...» (battuta di Leone XIV, raccontata da un cardinale Sandri che non smetteva di ridere). 

robert francis prevost in peru nel 2015robert francis prevost alla diocesi di chiclayo in peru robert francis prevost in peru robert francis prevost in peru festa di compleanno di robert francis prevost in peru luglio 2019

la casa di chicago in cui e nato e cresciuto papa Leone XIVRITRATTO UFFICIALE DI PAPA LEONE XIVROBERT FRANCIS PREVOSTlouis prevost 2 copiaROBERT FRANCIS PREVOST CON I DUE FRATELLI MAGGIORI JOHN JOSEPH E LOUIS MARTINROBERT FRANCIS PREVOST E PAPA KAROL WOJTYLAROBERT FRANCIS PREVOST - PAPA LEONE XIV LO STEMMA DI PAPA LEONE XIV MILDRED PREVOST CON I FIGLIrobert francis prevost a cavallorobert francis prevost 1statua del cristo redentore a rio de janeiro illuminata con l'immagine di papa leone XIVjorge mario bergoglio robert francis prevostmeme sull elezione di papa leone xiv 6il cardinal robert francis prevost prima della messa pro eligendo PASTORALE AMERICANA - MEME BY EMILIANO CARLI PAPA LEONE XIV PREGA DOPO L ELEZIONE PAPA FRANCESCO E ROBERT FRANCIS PREVOST L OSSERVATORE ROMANO - PRIMA PAGINA DELL EDIZIONE STRAORDINARIA PER L ELEZIONE DI PAPA LEONE XIV MEME SU LEONE XIV - ROBERT FRANCIS PREVOSTANNUNCIO DI LAVORO DI SALVATORE GIOVANNI RIGGITANO, NONNO PATERNO DI PAPA LEONE XIV, SUL DAILY GATE CITY, 1910

 

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