LA BAGUETTE DI PLATINI - GRAZIE ALL’ASSE CON BLATTER, IL PRESIDENTE UEFA È RIUSCITO A SALVARE LA FRANCIA DA UN SORTEGGIO AMARO (CHE È TOCCATO A NOI)

Fabio Monti per il "Corriere della Sera"

Ah, questi francesi. Ne sanno sempre una più del diavolo. Mondiale 2006: senza la moviola clandestina, Zinedine Zidane se la sarebbe cavata, dopo la testata a Materazzi, e avrebbe finito la finale con l'Italia, arrivando magari a segnare il rigore decisivo. Playoff del Mondiale 2010. Il sorteggio per i quattro accoppiamenti è inizialmente libero; invece, a settembre e a sorpresa, la Fifa annuncia l'istituzione delle teste di serie. Che giocano la prima partita in casa. Tutte tranne una: la Francia.

Proprio la squadra di Domenech, capace di vincere la gara di andata a Dublino con l'Irlanda (1-0, autorete di St. Ledger), si trova sotto di un gol (Keane 32' p.t.) al ritorno allo Stade de France (18 novembre 2009); al 13' del primo supplementare, Henry controlla per due volte il pallone, lo mette in mezzo all'area e Gallas pareggia.

Tutti (anche chi è allo stadio, attraverso il maxi schermo) vedono il «mani» di Henry, tutti tranne l'arbitro Hansson (un po' coperto) e soprattutto Nilsson, l'assistente n. 1, perché il fattaccio avviene a un metro da lui. Dirà Trapattoni: «Mi pare che stiamo esagerando. Si fa in fretta a parlare di fair play se poi si vedono queste cose. Ho detto all'arbitro che in tanti anni ho accettato molte decisioni contrarie, ma un gol così non si può dare».

Ancora. Venerdì 28 maggio 2010. A Ginevra, l'Uefa assegna l'edizione 2016 dell'Europeo. C'è anche l'Italia in corsa, ma si capisce subito che vincerà la Francia (7-6 sulla Turchia). Arriva Sarkozy, unico capo di Stato presente, e Platini lo presenta a tutti i membri dell'Esecutivo. Chissà se è la presenza del presidente della Repubblica a dare la spinta finale alla Francia. Di certo, la differenza la fa Platini, che riscuote i crediti maturati in tre anni alla guida dell'Uefa, anche se lui commenta: «Se fossi quello che dite, la Francia avrebbe vinto 13-0 e non 7-6».

Anche se ha negato in modo deciso, Platini ha fatto la differenza anche al sorteggio mondiale di venerdì. Joseph Blatter, il suo super sponsor nella battaglia di Michel per la presidenza Uefa (26 gennaio 2007), diventato nel tempo il grande nemico, teme di venire sorpassato nella corsa alla guida della Fifa (giugno 2015). Ha 77 anni, è in carica dall'8 giugno 1998 (congresso di Parigi, un caso?), ma non ha nessuna voglia di abdicare. Come spiazzare il «nemico»?

Semplice: facendogli un favore. Così è stato Blatter a spingere la commissione Fifa a cambiare in corsa le regole, durante la riunione del 4 dicembre. La Francia, in base al ranking aggiornato a ottobre, secondo quanto stabilito da tempo («finalmente un criterio chiaro e al di sopra di ogni discussione», si era detto a settembre) avrebbe dovuto finire nell'urna con le cinque africane, Ecuador e Cile.

Invece Blatter ha spiazzato tutti, proponendo di sorteggiare una delle nove nazionali europee non teste di serie, da collocare nell'urna 2. Dove è finita l'Italia. Platini, al momento di mettere ai voti la proposta di Blatter, aveva detto: «Se lo ritenete opportuno, io esco». Ma Blatter aveva già messo d'accordo tutti ed è stato un successo: «È un sorteggio, sorteggiamo tutto».

Si sono arrabbiati in molti per questa trovata di Blatter, ma sono tutti Paesi (Olanda in testa) che nel 2015 non l'avrebbero votato. Con questa mossa, se non ha conquistato Platini, di certo un po' lo avrà ammorbidito e se ci sarà campagna elettorale per guidare la Fifa (il francese non ha ancora sciolto la riserva sulla sua candidatura), sarà più soft del previsto.

E poi Blatter potrà sempre ricordare che tutto il calcio e lo sport devono essere riconoscenti alla Francia. De Courbertin che ha ridato vita ai Giochi Olimpici era francese, come Jules Rimet, che ha inventato il Mondiale ed Henry Delauney, che nel 1960 ha lanciato l'Europeo per nazioni. Da una idea francese sono nati la Coppa dei Campioni (1955-1956) e il Pallone d'oro. A premiare Blatter ci ha pensato anche il sorteggio (con Zidane, che ha pescato la pallina con il nome Italia): girone facile per i francesi (Svizzera, Ecuador e Honduras) e, se arriverà prima, ottavo di finale con Bosnia, Iran e Nigeria. Come direbbe Blatter: «C'est la vie». En rose, naturalmente.

 

MICHEL PLATINI IN VACANZA A MYKONOS FOTO LAPRESSE platini michelblatter Gli emiri del Qatar ricevono la Coppa del Mondo da Blatter Blatter

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…