i bassano mostra

I BASSANO:LA RUSTICA GRAZIA DI UNA DINASTIA DI PITTORI VENETI – AL MUSEO CIVICO DI BASSANO DEL GRAPPA UNA MOSTRA RACCONTA LA VITA DEI DAL PONTE, POI NOTI AL MONDO COME “I BASSANO”, PROTAGONISTI INDISCUSSI DELLA PITTURA DEL RINASCIMENTO VENETO – RIELLO: "AI PRIMI DEL CINQUECENTO PARTE DA BASSANO, DIRETTA A LONDRA UNA FAMIGLIA DI EBREI LOCALI CHE COME COGNOME HANNO "BASSANO". UNA LORO FIGLIA, EMILIA, ENTRERÀ NELL'ALTA SOCIETÀ DI CORTE DI ELISABETTA PRIMA E SARA’ LA PRIMA POETESSA DI PROFESSIONE NEL REGNO D'INGHILTERRA…

Antonio Riello per Dagospia

jacopo da ponte 02

In molte famiglie Italiane il mestiere passava di generazione in generazione (oggi si tende ad usare in proposito il termine inglese "family business"). Spesso accadeva così anche per gli artisti. A Venezia la bottega dei Vivarini (Antonio, Bartolomeo, Alvise) e la dinastia dei Bellini (Jacopo, Gentile, Giovanni e il cognato/genero Andrea Mantegna) sono tra i casi storicamente più noti.

 

Nle 1464 il conciapelli Jacopo di Berto, originario dell'Altopiano di Asiago, si sposta a Bassano del Grappa. Il figlio Francesco (noto come "Francesco il Vecchio") prende il nome Dal Ponte (derivato dal ponte sul fiume Brenta che appunto passa per questa cittadina).  E' un eclettico uomo d'affari con la segreta passione dell'Alchimia nella quale infatti sperpera ingenti somme nell'improvvido tentativo di trasformare il piombo in oro. Si cimenta anche con la pittura è ottiene comunque un discreto riconoscimento come artista locale. L'attività prospera. Presto i figli si aggiungono a lui per dargli manforte. Inizia così la saga dei Dal Ponte (in seguito semplicemente i "Da Ponte") che si svilupperà su 4 generazioni di artisti.

 

Prima Generazione: Francesco (il Vecchio)

catalogo mostra da ponte i bassano

Seconda Generazione: Jacopo, Giambattista, Gianfrancesco

Terza Generazione (figli di Jacopo): Francesco (il Giovane), Leandro, Giambattista, Gerolamo

Quarta Generazione (nipote di Jacopo):Jacopo Apollonio

 

Il Museo di Bassano, attingendo alle proprie collezioni, ha allestito una magnifica mostra (curata da Barbara Guidi) su questa storia di famiglia. I quadri sono ben esposti, ancor meglio illuminati e ordinati secondo una chiara logica temporale. Un accattivante libro-catalogo scritto da Melania G. Mazzucco accompagna l'esposizione e sviscera le molteplici dinamiche di parentela. L'atmosfera del tempo è resa anche dalla presenza di una serie di oggetti emblematici (mappe, libri, la croce in argento del Filarete).

 

Ovviamente la star è Jacopo Da Ponte (1515-1592), figlio di Francesco il Vecchio e noto anche come Jacopo  Bassano. E' lui che darà definitivamente alla casata fama e lustro. Pur sempre legato alla sua città natale Jacopo saprà dialogare attivamente con Venezia, dove va a bottega da Bonifacio de' Pitati. Incontra certamente i grandi del suo tempo, lo Schiavone e Tiziano Vecellio ad esempio.

 

museo civico bassano bis

C'è anche chi suppone una qualche sua possibile interazione con El Greco (pure lui a Venezia in quegli anni). Jacopo sa creare un suo proprio genere pittorico: scene bibliche ambientate in contesti rurali/pastorali dove l'umile vita agreste da scenario decorativo diventa, via a via, sempre di più protagonista. In poche parole, il suo pennello trasforma la vita quotidiana degli umili in qualcosa di glorioso e sacrale. Non si occupa di dettagli ma di particolari decisivi. Altera spesso le anatomie e le prospettive, alle quali sembra poco interessato, invece gli interessano sommamente gli utensili e gli animali dei contadini.

 

museo bassano 02

Mentre Paolo Veronese dipinge animali esotici, Jacopo celebra con saggia devozione le galline, le pecore, i cani e i gatti: animalismo ante litteram a Kilometro Zero. Uno dei suoi capolavori assoluti, "San Valentino battezza Santa Lucilla" (1575), è in mostra a Bassano e basta da solo a dimostrare l'altissima qualità della sua pittura. Di questo quadro il Tiepolo scrisse in una lettera al figlio: "quel drappo nero che parea bianco". Insomma Jacopo ha un suo posto preciso nell'ambito della Maniera Veneta e non è più il caso di considerarlo semplicemente, come è stato fatto per lungo tempo, un "minore". O comunque una figura locale di secondo piano. La rustica grazia dei suoi dipinti è oggi un valore universalmente riconosciuto.

 

Francesco (il Giovane), il più talentuoso e ambizioso dei suoi figli, trasferirà l'atelier a Venezia. Conoscerà un certo successo, ma alla fine (anche a causa della salute mentale cagionevole) la sua carriera finirà tragicamente. I fratelli Leandro e Gerolamo continuano a lavorare ma senza grande personalità.  La generazione successiva (Jacopo Apollonio) chiuderà mestamente il sipario.

museo bassano 01

 

La storia dei Da Ponte raccontata dalla Mazzucco è piuttosto avvincente e non è affatto escluso che prima o poi ispiri qualche serie televisiva. La Storia dell'Arte condita con un bella trama fatta di amori, invidie, gossip, cognati e cognate, fortune, trionfi e fallimenti ha sempre una sua notevole potenzialità di diventare coinvolgente spettacolo.

 

Bassano del Grappa in quegli anni come un (piccolo) ombelico del Mondo. Infatti non va dimenticato che proprio ai primi del Cinquecento parte da Bassano, diretta a Londra una famiglia di ebrei locali che come cognome hanno proprio "Bassano". Sono musici e attori di strada. Una figlia, Emilia, intraprendente, bella e disinvolta, entrerà nell'alta società di Corte di Elisabetta Prima. La prima poetessa di professione nel Regno d'Inghilterra. Ma il personaggio ci interessa soprattutto perchè attualmente è la candidata più attendibile per ricoprire l'identità della  misteriosa "Dark Lady", a cui sono dedicati molti dei Sonetti d'amore di William Shakespeare

 

I BASSANO

jacopo da ponte san valentino battezza santa lucilla

STORIA DI UNA FAMIGLIA DI PITTORI

Museo Civico

Piazza Garibaldi 34, Bassano del Grappa

fino al 2 Maggio 2023

 

 

 

jacopo da ponte 01jacopo da ponte 05francesco da ponte 02francesco da ponte 01autoritratto di jacopo da pontefrancesco dal ponte il giovane ritratto cavaliere di maltaAntonio Riello Sugar Tattoo museo civico bassano

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."