alessia fabiani

“I CALCIATORI NON MI INTERESSANO PIU’” – L’EX LETTERINA ALESSIA FABIANI SI RACCONTA – L’INTER, SAN SIRO IN CURVA, LA TV CON VIANELLO, IL FLIRT CON TACCHINARDI (“ANNI DIVERTENTI MA…”), IL TEATRO, I FIGLI, IL TENNIS – IL RIMPIANTO PER NON AVER FATTO DI PIU’ IN TELEVISIONE? "NO, ANCHE SE QUALCHE PRODUTTORE POTEVA CAPIRE CHE POTEVO FARE DI PIÙ” – E POI RIVELA CHI E’ IL SUO MITO E PERCHE’ NON LO VUOLE CONOSCERE- FOTO-GALLERY ALLA PAPRIKA

Mimmo Cugini per Fuorigioco – la Gazzetta dello Sport

alessia fabiani

In testa ho avuto sempre la stessa idea: fare l’attrice. Ma il percorso è stato lungo e tortuoso e ancora adesso, ogni volta che sale sul palcoscenico di un teatro Alessia Fabiani sa che imparerà qualcosa. Ha giocato in serie B a pallavolo ("il primo amore"), è stata al fianco di Sandro Piccinini e Raimondo Vianello sui canali Mediaset per trasmissioni sportive, ha frequentato la curva nord dell’Inter a San Siro, ha avuto una storia con un calciatore (poi vi diremo chi è...), ama lo sci e il tennis. Ma il tennis un po’ di più...

 

Alessia Fabiani e lo sport. Da dove cominciamo?

"Dalla pallavolo e dalla mia squadra. Il Paganica Volley, ho giocato fino a vent’anni. Sono arrivata fino alla serie B, giocavo da centrale. Gli sport di squadra aiutano a crescere, ho visto le ragazze dell’Italia che hanno sfiorato la vittoria del Mondiale. Si vedeva che erano unite, in campo e fuori". 

 

Poi arriva il calcio. 

"Quello c’è sempre stato, merito di mio padre che mi ha trasmesso la passione per l’Inter. Lui dice che un interista si riconosce perché ha sempre il sorriso, lo sguardo intelligente e... tanta pazienza. Andavo a San Siro quando abitavo a Milano, naturalmente in curva. Una sensazione bellissima e i tifosi mi riconoscevano e mi facevano i cori. Adesso ho un figlio romanista, vedere la sua emozione quando entra allo stadio è bellissimo". 

 

alessia fabiani

Mediaset il trampolino di lancio con il calcio. 

"Sì, diciamo le cose come stanno. La mia carriera è decollata grazie alla bellezza, inutile girarci intorno. Mi sono divertita molto a Pressing Champions League e a Guida al Campionato, soprattutto per il rapporto che si era creato con Raimondo Vianello. Un personaggio fantastico, tanto che avevo pensato di fare la tesi di laurea su di lui e la storia della tv. Mi prendeva in giro per i vestiti che indossavo ma sempre con la sua sottile ironia". 

 

Com’era la Milano di Alessia Fabiani? 

"Tre giorni all’Università e tre giorni a registrare a Cologno. Ma c’era tempo anche per aperitivi, cene e serate in discoteca. In testa però c’era sempre la stessa idea, quella di fare l’attrice. Mi sono laureata in Beni Culturali nel 2008 e poi ho iniziato un altro percorso come attrice di teatro". 

 

Nel frattempo c’era stato pure qualche flirt con qualche calciatore... 

alessia fabiani

"Uno solo (ride). Con Alessio Tacchinardi e devo ammettere che mi piaceva molto. Adesso non mi interessano più, ma non sono d’accordo con chi li critica. Sono pieni di talento e hanno una grande disciplina, sia fisica che mentale. Se mio figlio facesse il calciatore non mi dispiacerebbe. E poi, vuoi mettere l’emozione di giocare in uno stadio davanti a centomila persone?". 

Più o meno quello che si prova a teatro... 

"Lì ogni sera è una prova, però non c’è quella moltitudine di gente che c’è in uno stadio". 

Le è capitato di sentire qualche giudizio poco simpatico quando è passata dalla tv al teatro? 

"Eccome. Purtroppo ci sono ancora tanti pregiudizi, ma io ho sempre pensato che dovevo fregarmene. E ho fatto così. Quando poi sono arrivate le soddisfazioni e gli apprezzamenti dai registi, è stato tutto più bello". 

 

alessia fabiani

Rimpianti per non aver fatto di più in tv? 

"No, anche se qualche produttore poteva capire che potevo fare di più. Ma non mi manca, appaio poco perché sono concentrata su altre cose e su altri progetti". 

E magari anche perché essere diventata mamma di due gemelli le ha cambiato la vita. 

"Non c’è dubbio. Da quando sono nati Kim e Keira ho trovato un equilibrio che prima non avevo. La giornata è scandita dalle loro necessità, il ritmo te lo danno loro. Ed è giusto così. Qualche volta li porto anche alle prove a teatro, ma non sempre perché è molto impegnativo tenerli a bada. Kim ha pure partecipato a un mio spettacolo, in lui ci deve essere qualcosa che lo porta sul palcoscenico, del resto io la prima apparizione l’ho fatta a 9 anni. Ma è stato tutto naturale, la mia famiglia ha sempre frequentato gente di spettacolo". 

Tacchinardi-5

 

Con il padre dei suoi figli è finita dopo 8 anni. 

"Un capitolo chiuso, ho vissuto tutto alla luce del sole, ma saper amare vuol dire abituarsi al cambiamento. L’amore ha bisogno di universi, non di piccole frazioni di tempo". 

 

 

alessia fabiani

E adesso? 

"E adesso ho un compagno, ma lo tengo nascosto. Posso dire solo che è molto bravo a giocare a tennis...". 

Una piccola parte in Loro di Paolo Sorrentino, c’è anche il cinema nel suo futuro? 

"Perché no? Mi piace molto. E credo che per un’attrice sia più facile che recitare in teatro, perché lì c’è il contatto diretto con il pubblico anche se sul palcoscenico ti senti protetto". 

Impegni teatrali? 

"Ho appena recitato al teatro Parioli con “Dissolute e assolte”. Uno spettacolo bello e impegnativo perché ho un monologo di 17 minuti, ma stavolta in mezzo alla gente". 

Resta un’ultima domanda: chi è il mito di Alessia Fabiani? 

"Vasco Rossi. Ma non vorrei conoscerlo perché non saprei cosa dirgli. Ha già detto tutto lui".

TACCHINARDI

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ALESSIO TACCHINARDI

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