
“IL CASO SINNER È STATO GESTITO DIVERSAMENTE DAGLI ALTRI PERCHÉ LUI È MOLTO AMATO” - FEDERICA PELLEGRINI, MEMBRO CIO PER MANCANZA DI COSTUMI, ALLE “IENE” RINTIGNA SULLA VICENDA DOPING CHE HA COINVOLTO IL NUMERO 1 DEL MONDO - INVECE DI APPROFONDIRE LA QUESTIONE LA “DIVINA” CONTINUA A FARE LA FIGURA DELL’OTTUSANGOLA NON SAPENDO NEANCHE CHE L’AGENZIA MONDIALE ANTIDOPING HA CAMBIATO INDIRIZZO DOPO IL CASO SINNER – PER NON FARSI MANCARE NULLA, L'EX NUOTATRICE POLEMIZZA ANCHE CON CECCON (CHE DISSE: “LA PELLEGRINI NON RAPPRESENTA NIENTE”): “SONO CRESCIUTA CON UN SENSO DEL RISPETTO DIVERSO DAL SUO” – VIDEO
Salvatore Riggio per corriere.it - Estratti
Alle «Iene», la trasmissione di Mediaset su Italia Uno, Federica Pellegrini ha ribadito nuovamente le sue posizioni sul n.1 del tennis mondiale Jannik Sinner e sul campione olimpico dei 100 dorso Thomas Ceccon.
Sul tennista azzurro, pronto al rientro in campo nel secondo turno degli Internazionali di Roma, ha precisato quanto detto sul doping. Le sue parole precedenti avevano infatti sollevato un polverone:
«Ho dato l’intervista a Repubblica a inizio marzo ed è uscita un mese e mezzo dopo. Lo so che non si è mai dopato intenzionalmente. Ma il caso Sinner è stato gestito diversamente dagli altri perché lui è molto amato», ha detto l'ex campionessa olimpica dei 200 stile libero.
A «Repubblica», l'ex primatista mondiale dei 200 sl, oggi membro Cio in rappresentanza degli atleti, disse: «Jannik è molto amato e, dunque, viene difeso sotto ogni aspetto, a prescindere, e questo lo trovo giusto.
Ma credo che la sua vicenda sia stata trattata diversamente dal 99% dei casi.
Quanto alla responsabilità oggettiva rispetto al team, non è che se il mio fisioterapista beve una birra e investe qualcuno è colpa mia. Però, diventa una mia responsabilità se il fisioterapista usa una crema su di me e poi io risulto positivo».
Alle «Iene», poi, come detto, Pellegrini ha voluto chiarire la cosa aggiungendo: «Secondo me il suo caso è stato gestito diversamente rispetto ad altri casi».
Poi ha risposto anche su Ceccon: «Non siamo mai stati super amici, ma ci siamo sempre rispettati. Non ci siamo capiti? Forse è lui che non ha capito. Io sono cresciuta con una forma di rispetto diversa per chi mi ha preceduto, ma ho capito che siamo tutti diversi». Infine, un accenno a Sara Curtis.
La nuotatrice azzurra, di recente, ha superato il record italiano dei 100 metri stile libero di Pellegrini: «Le ho fatto le congratulazioni. Se è lei la mia erede? Io facevo i 200, era un’altra gara. Forse la mia erede può essere Alessandra Mao
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