
IN NOME DELLO "SCIO’-BUSINESS" ANCHE I TENNISTI VENGONO SPREMUTI COME LIMONI – OGGI COMINCIA A RIAD IL "SIX KINGS SLAM", IL TORNEO DI TENNIS PIÙ RICCO DEL MONDO CON 6 MLN DI MONTEPREMI PER IL VINCITORE – SINNER, CAMPIONE IN CARICA, SCENDERA’ IN CAMPO DOPO IL RITIRO DI SHANGHAI: “È STATA UNA QUESTIONE MENTALE, HO SBAGLIATO IO POI L'UMIDITÀ HA FATTO IL RESTO. ORA SPERO DI FINIRE L'ANNO AL MEGLIO” – LA DENUNCIA DELL'EX TENNISTA PIOLINE DIRETTORE DEL TORNEO DI PARIGI BERCY: “I TENNISTI SONO ESAUSTI”
Stefano Semeraro per "la Stampa" - Estratti
L'Arabia non avrà mai un vero Slam, ma che importa?
Dove scarseggiano tradizione, cultura, pubblico, possono sempre rimediare i dollari.
La dimostrazione plastica la offre la mega-esibizione Six Kings Slam di cui oggi parte a Riad la seconda, molto strombazzata edizione. In campo ci sono Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che l'anno scorso si affrontarono in finale; poi Novak Djokovic, Sascha Zverev, Taylor Fritz e Stefanos Tsitsipas, rimpiazzo di Jack Draper costretto a finire in anticipo la stagione per infortunio.
Di autentici "king" quindi ce ne sono solo tre: Fritz, Zverev e Tsitsipas non hanno mai vinto un Major né sono mai stati numero uno - ma anche in questo caso, poco importa.
Quello che conta è il montepremi da Mille e una notte: 1,5 milioni di dollari come gettone di presenza, 6 a chi si porta a casa il trofeo.
Il formato prevede due quarti di finale: oggi alle 18,30 Sinner-Tsitsipas, a seguire Zverev-Fritz. Il vincitore del primo match sfiderà domani Djokovic, quello del secondo Alcaraz. Sabato, la finale che tutti - è scontato - si aspettano sia fra Jannik e Carlitos. I fenomeni che da due anni dominano il circuito, creano consenso e gasano l'audience.
«Ho fatto due giorni di pausa e poi ci siamo rimessi a lavorare», racconta Jannik, campione in carica a Riad e reduce dal drammatico ritiro per crampi a Shanghai. «Mi sento bene fisicamente e mentalmente e sono pronto per giocare qui poi a Vienna, Parigi e Torino. Lo stop di Shanghai? È stata una questione mentale, ho sbagliato io poi l'umidità ha fatto il resto. Ora spero di finire l'anno al meglio».
Il mini-Slam farlocco ma faraonico di Riad, è vero, non porta punti Atp.
Anche l'anno scorso Sinner era iscritto all'indoor di Parigi, ma all'ultimo si ritirò, e in molti pensano che quest'anno, con la qualificazione già in tasca, sia lui sia Alcaraz - che ha già dato forfait al 1000 di Shanghai, ma a Riad si è presentato con la caviglia fasciata - potrebbero marcare ancora vista per risparmiare energie.
(...) «Tutti i giocatori sono fisicamente esausti perché è la fine della stagione», dice incrociando le dita Cedric Pioline, l'ex top 10 francese oggi direttore dell'ultimo 1000 della stagione. «Il calendario è chiaramente fitto, ma siamo fiduciosi di averli qui con noi». Proprio per evitare di essere declassato a "500" o addirittura "250" per colpa della concorrenza araba il torneo parigino si è trasferito dallo storico, ma ormai piccolo palazzetto di Bercy, alla gigantesca Defense Arena di Nanterre, con un centrale di 17.500 posti, il più grande al mondo dopo quello di New York. Uno sforzo che sarebbe però vanificato da un cast non all'altezza.