JANNIK, LA VITTORIA È SERVITA – SINNER SE NE FREGA DELLE POLEMICHE PER LA MANCATA PARTECIPAZIONE ALLA COPPA DAVIS. IERI HA SUPERATO ALEKSANDR BUBLIK IN POCO PIU’ DI UN'ORA E HA CONQUISTATO LA SEMIFINALE DELL’ATP 500 DI VIENNA. DECISIVO IL SERVIZIO, UNO DEI SUOI “PUNTI DEBOLI”EMERSI NEI CONFRONTI CON ALCARAZ: L’ALTOATESINO HA VINTO TUTTI E 10 I SUOI TURNI ALLA BATTUTA, SENZA CONCEDERE UNA SOLA PALLA BREAK: “È FRUTTO DI TANTO ALLENAMENTO” – OGGI IL NUMERO 2 DEL TENNIS AFFRONTA DE MINAUR – VIDEO
Estratto dell’articolo di Massimo Calandri per “la Repubblica”
di massimo calandri Dopo la notte più amara, quella di Flushing Meadows, Sinner lo aveva promesso: «Se la prossima volta voglio battere Alcaraz, devo migliorare la mia battuta. Lavoreremo duro». Lui, e quella squadra che «è come una famiglia»: i tecnici Cahill e Vagnozzi, il preparatore Ferrara.
[...] ieri sera, 47 giorni dopo la finale perduta agli Us Open, Jannik ha battuto come forse mai in tutta la sua carriera. Ha vinto tutti e 10 i suoi turni senza concedere una sola palla break — era successo anche con Cobolli — e perdendo in tutto solo 5 punti. Solo nell'ultimo game ha piazzato 3 ace (8 in tutto il match), col 67% di prime palle e il 93% di successo (28 su 30), l'80% di riuscita sulle seconde.
«È frutto di tanto allenamento. Ci siamo concentrati soprattutto sulla fase di caricamento. Cercando di variare il più possibile». Il segreto non è tanto essere potenti — anche se i colpi viaggiano sempre sopra i 200 kmh — , quanto imprevedibili. «Il tuo avversario fino all'ultimo non deve capire dove finirà la pallina. Sta tutto nel lancio, che non deve essere troppo alto né troppo basso».
Alexander Bublik Jannik Sinner
E poi, la posizione dei piedi in modo di compiere — al momento della rotazione — un arco il più esteso e coordinato possibile: dettagli di centimetri, provati ore e ore sul campo in cemento numero 18 del Country Club di Montecarlo.
Il resto, è il solito "vecchio" Sinner: quello che quando accelera da fondo campo diventa "ingiocabile", che ha la risposta migliore del circuito e un rovescio micidiale. «Devo ancora migliorare nella transizione a rete, nei colpi al volo». Lo ha sempre detto: gli basta anche l'uno cento in più, per essere felice.
[...] C'è la fidanzata, Laila Hasanovic. Darren Cahill per lui è come un secondo padre: «Mi ha insegnato tante cose, dentro e fuori dal campo». Dopo le incertezze di Shanghai, in Austria è arrivato anche il mental coach Riccardo Ceccarelli. «È importante, avere accanto le persone che per te contano».
Ha battuto Bublik con una sicurezza impressionante: doppio 6-4 in un'ora e 16 minuti (19ª vittoria consecutiva sul cemento indoor). Oggi alle 15 affronta in semifinale de Minaur, che ha superato 6-1, 7-6 un Berrettini comunque in crescita: Matteo ha giocato poco quest'anno, gli manca ancora un po' di condizione fisica e l'elettrico australiano ne ha approfittato. Peccato, poteva essere un altro derby.
Potrebbe essere solo rimandato di 24 ore: Musetti ieri sera ha battuto il francese Moutet 6-3, 6-4 e oggi in semifinale affronta il numero 3 mondiale, il tedesco Zverev.


