ranieri

L’ITALIA SI FERMA PER TIFARE RANIERI: IL LEICESTER SE BATTE IL MANCHESTER UNITED PUO’ DIVENTARE PER LA PRIMA VOLTA CAMPIONE D’INGHILTERRA. UN MIRACOLO CHE NON SI E’ MAI VISTO NELLO SPORT - SCONCERTI: FENOMENO INIMITABILE. FARNE UN MODELLO SIGNIFICA NON AVERLO CAPITO"

RANIERI MURALESRANIERI MURALES

1. FENOMENO INIMITABILE: NON VA CODIFICATO MA SOLO AMMIRATO

Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

E' successa una cosa rara in Inghilterra, sta ormai finendo di vincere una squadra che non lo aveva mai fatto, un città piccola, gloriosa e sconosciuta, Leicester. Cosa rara, ma non inedita nel calcio.

 

Il Nottingham di Clough fece la stessa cosa una quarantina di anni fa, Bagnoli a Verona una decina di anni dopo, nell' 85. Il Crotone è appena arrivato in serie A. Il calcio è un gioco di squadra, quindi condannato a essere più democratico. Bolt vince sempre, nel calcio ci sono infinite variabili.

 

A Leicester è successo che Ranieri le ha messe tutte insieme come un grande artista, ha costruito un gruppo e lo ha costretto a crederci. È la cosa più difficile che un allenatore possa fare. Non so se il Ranieri di una decina di anni fa ci sarebbe riuscito. Era un normalizzatore, era incerto tra la rabbia e la prudenza.

RANIERIRANIERI

 

A Leicester è stato solo felice ed è diventato contagioso. Non è chiaro come giochi davvero il Leicester, se alla Guardiola o alla Simeone, se pressi alto o basso, ma non importa nemmeno. Il Leicester gioca a calcio, gioca con il calcio. Ha trovato la sua gioia di vivere partita dopo partita, semplicemente, spontaneamente, come ragazzi su un campo di periferia. Farne adesso un modello significherebbe non averlo capito.

 

Il Leicester, come tutte le grandi squadre, non è imitabile, forse nemmeno da se stesso. Non bisogna investire sulle congiunture del tempo, bisogna solo viverle. La differenza del calcio è questa, è l' unico lavoro, l' unico mondo, che può portarti da niente a tutto. Solo che il giorno dopo si ricomincia da capo.
 

Che il Leicester sia un esempio è fuori discussione, ma non so di cosa. È successo tutto nello stesso istante, voglia e piacere, corsa, libertà. Direi che la cosa più corretta è non cercare di decodificare Ranieri, ma fermarsi a guardarlo da un angolo di meraviglia, provando la più comprensibile invidia del mondo.

RANIERI MORGAN DRINKWATERRANIERI MORGAN DRINKWATER

 

2. RANIERI, IL GIORNO DEL RE

Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”

 

Fiorita la leggenda, costruiti gli eroi, è venuto il tempo di scrivere la storia. La squadra degli eterni perdenti, il club incapace in 132 anni di vincere uno straccio di titolo o una Coppa d' Inghilterra, può oggi scolpire nell' eternità del calcio il nome Leicester. Un miracolo così non si è mai visto, non nello sport.

 

La favola locale, di una piccola città di 330 mila abitanti dove i bianchi britannici sono minoranza e più dell' altra metà immigrati, è esplosa in ogni angolo del mondo diventando una mania globale.

 

Un' emozione scoppiata nel cuore di chi cerca riscatto e gode della vittoria dei buoni, dei provinciali che hanno demolito la nobiltà e la ricchezza di club faraonici nelle spese e nelle bacheche, gonfie di gingilli.

RANIERIRANIERI

 

E per rendere la giusta epicità all' impresa serviva Claudio Ranieri, un allenatore marchiato dall' etichetta di eterno secondo, dal soprannome Tinkerman («Pasticcione») e dallo spocchioso «Zero tituli» appiccicatogli addosso anni fa dall' irriverente Mourinho. Il Leicester gioca per la gloria oggi a Old Trafford contro il Manchester United: 1X2, tutti i risultati possono essere buoni per agguantare il titolo della Premier League, il campionato più ricco, difficile e bello del pianeta.

 

IMMAGINE DI VARDY SULLA PARETE DI UN HOTELIMMAGINE DI VARDY SULLA PARETE DI UN HOTEL

Solo la vittoria però darà la certezza del titolo alle furbe Foxes di Ranieri: con un pari o una sconfitta bisognerà attendere domani sera e capire che farà a Stamford Bridge contro il Chelsea il Tottenham, ultimo coriaceo inseguitore staccato di 7 punti a tre turni dalla fine.

 

Leicester è diventato il villaggio dei puffi che hanno schiantato i giganti, spinti dallo slogan Backing the Blues. Le magliette, le sciarpe, le bandiere e i drappi di colore blu dominano e inondano una città che oggi, all' ora del tè, potrebbe non avere più nulla di british ma essere travolta da un' onda di piacere e da una pioggia di milioni. Sarebbe la prima volta dal 1978, quando il Nottingham Forest di Brian Clough vinse il primo campionato (l' anno dopo si prese pure la Coppa dei Campioni), che una squadra mai titolata iscrive il suo nome nell' albo d' oro della Premier League.

 

RANIERIRANIERI

Nessuno ci credeva, non i bookmaker che pagavano 5000 a 1 la vittoria e quotavano meno (4000 a 1) l' assurdità di vedere in campo Papa Francesco con i Rangers di Glasgow o i maiali volare. Ora dovranno appoggiare più di 10 milioni di sterline a chi ha avuto il coraggio di piazzare la scommessa della vita, crederci e vincerla. Come ha fatto Ranieri, approdato in luglio in questa oscura provincia fondata duemila anni fa dall' Impero Romano nel cuore della Britannia e accolto dallo scetticismo e dagli sberleffi di stampa ed ex calciatori. Il tecnico esonerato dalla Grecia dopo la sconfitta con le Isole Far Oer, ha scritto la storia rigenerando una maledetta ciurma di carneadi.

 

MAHREZMAHREZ

Da un mazzo di scarti delle grandi squadre ha forgiato una squadra invincibile, battuta solo tre volte quest' anno. Il Leicester si è ingigantito via via, fondando le sue fortune su due ex condannati, come il bomber Vardy (6 mesi per rissa) e il terzino Simpson (300 ore di servizi sociali per aggressione), su emarginati del Manchester United quali Drinkwater e Schulpp, su incompresi tipo Mahrez e Kantè pescati nella serie B francese.

 

LEICESTER STATUA RICCARDO IIILEICESTER STATUA RICCARDO III

Come le troupe televisive, i complimenti arrivano da ogni angolo del mondo. Per l' interista Mancini «non basta intitolare una strada a Ranieri, in Italia una storia così è impossibile», per lo juventino Allegri c' è solo una parola che rende l' idea: «Straordinario».

 

«Una cosa così può succedere una volta sola nella vita: now or never , ora o mai più», va ripetendo Ranieri che si prenderà un bonus da 6,4 milioni di euro per la vittoria e che ne farà intascare 170 al club. E se la scoperta in un parcheggio dei resti di Re Riccardo III, poi sepolto nella cattedrale, ha portato alla città 600 mila visitatori dal 2015 e 80 milioni di indotto, la vittoria del titolo farà cadere una manna di sterline dal cielo. Blu, dipinto di blu: il colore del successo e di una compiuta pazzia.

RANIERI 9RANIERI 9

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”