bielorussia lukashenko

L’UNICO POSTO IN CUI SI GIOCA A CALCIO? LA BIELORUSSIA DI LUKASHENKO - "IL VIRUS? NON ESISTE, SOLO UNA PSICOSI”- DA MOSCA IL LIBERAL-DEMOCRATICO VLADIMIR ZHIRNOVSKY, TUONA: "LUKASHENKO DERIDE IL PIANETA. PRIMA CHE DECINE DI INFETTI DIVENTERANNO MIGLIAIA, FERMATI, TI PREGO. CREDI CHE L'INTERO GLOBO SIA PAZZO E TU INTELLIGENTE?"…

bielorussia lukashenko

Michela Ag Iaccarino per il “Fatto quotidiano”

 

"Questo derby è stato l' unica partita di calcio sulla terra". Questa frase si legge nel rapporto ufficiale dell' incontro della Dinamo Minsk che ha registrato la sua sconfitta per 3-2 contro il Futbol Klub Minsk il 29 marzo scorso.

Nello stesso giorno nel resto del mondo sono morte 33mila persone nell' era dell' emergenza Covid-19, un virus che per il presidente della nazione, Aleksandr Lukashenko, "è solo una psicosi".

 

Nell' isolata e siderale città slava giocatori flemmatici e riluttanti hanno segnato gli ultimi gol per squadre che dal Novecento non hanno abbandonato il loro nome sovietico. Mani battute al cielo al ritmo dei cori di tifosi con le sciarpe al collo: bianche e blu per la Dynamo, blu e rosse per la Futbol Klub.

 

Sono le ultime sentinelle del pallone tra gli spalti della Vysejsaya Liha, Premiere League bielorussa, unica in Europa a continuare e di cui adesso si acquistano diritti tv. Ma un appello inascoltato è stato lanciato proprio dagli ultras della squadra di seria A Neman Grodno, scesa comunque in campo lo scorso weekend: "Chiediamo di sospendere il campionato come sta accadendo nel resto del mondo, invitiamo i fan di tutte le squadre a restare a casa e non andare allo stadio, c' è una difficile situazione epidemiologica nel Paese".

bielorussia calcio

 

Sempre più ultras chiedono la fine dei giochi, spaventati dalle cifre fasulle delle autorità che dichiarano meno di cento casi di contagio nel Paese. Altre sfide sono in programma, non importa il loro risultato, ma piuttosto che ce ne sia uno: solo in Bielorussia la rete negli stadi aperti si gonfia. "Non c' è stato d' emergenza nel nostro Paese, perché sospendere i giochi?". L' autorità sportiva di Minsk non ha fermato i raduni, bollando i consigli dei virologi del Paese come apocalittici ed ingombranti. Il sito sportivo Pressbol annuncia che "le partite sono seguite da Ucraina, Russia, Israele, Serbia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro, India" dove non si gioca più a calcio.

 

Mentre le nazioni sono al crocevia della catastrofe mondiale, Lukashenko fa correre i ragazzi sul campo verde con i numeri sulla schiena. Un gioco paradossale, con i cancelli aperti degli stadi e i confini chiusi di Stato sigillato in se stesso, a cui perfino la sorella Russia ha chiuso le sue dogane e i suoi camion di rifornimenti per la malattia che decima il mondo, che per il dinosauro sovietico al potere dal 1994, "non esiste".

 

Anche il più bilioso tra i deputati del Cremlino, il liberal-democratico Vladimir Zhirnovsky, ha avvertito da Mosca: "Lukashenko deride il pianeta. Ovunque sono state prese misure rigorose, in Bielorussia gli stadi sono pieni". Il vice-presidente della Duma poi lo ha chiamato per nome e patronimico: "Prima che decine di infetti diventeranno migliaia, fermati, ti prego, Aleksandr Gregorevich, credi che l' intero globo sia pazzo e tu intelligente?".

bielorussia calcio

 

Ma Lukashenko ha posto una sola cosa al vertice del potere: l' immaginazione, la sua. Dà consigli di salute ai suoi 9 milioni di cittadini rintronati dalla sua propaganda ghignando: "Bisogna ammazzare il virus con la vodka, bere 40-50 millilitri al giorno, ma non al lavoro" e "due o tre volte alla settimana fare la sauna", "non lavatevi solo le mani, ma anche gli intestini con l' alcol".

 

Il mondo fa sommarie stime di danni incalcolabili, Aleksandr vuole fare solo quello dei risultati dei campionati: non solo di calcio, di tutti gli sport. Nel momento in cui la tenuta della Sanità mondiale oscilla, lui si fa riprendere mentre pattina sul ghiaccio indossando la divisa rossa, bianca, blu della sua nazionale. Il futuro della Bielorussia è tra le sue dita e lui prende in mano la mazza per giocare a hockey: "Meglio vivere in piedi che morire in ginocchio". Citando la frase del rivoluzionario sudamericano Emiliano Zapata si rivolge alla giornalista e le chiede: "Lei vede qualche virus qui in giro sugli spalti? Il miglior rimedio per il virus è lo sport", ha sghignazzato a microfono.

 

Continuate a giocare, "continuate a lavorare, andate nei campi, il trattore guarisce tutti". La Bielorussia in questi giorni è testimone di un' incoscienza tutta slava, prigioniera dell' arbitro folle che la tiranneggia, che non uscirà sconfitto e colpevole da una partita, ma dall' epidemia e dalla storia.

Lukashenko Lukashenko

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....