diletta leotta

DILETTIAMOCI! – “LA MIA SERIE B? UN POEMA OMERICO FATTO DI EROI MA CON TANTI IMPREVISTI” - PARLA LA LEOTTA: "PREPARO OGNI PUNTATA COME SE FOSSE UN ESAME. IL PIU’ SIMPATICO? COSMI – SANREMO? 5 MINUTI INTENSI... – IL BELLO DEI MIEI FAN? GLI STRISCIONI DIVERTENTI" – E POI PARLA DI TOTTI, PUPO E MIHAJLOVIC

LEOTTALEOTTA

Francesco Velluzzi per la Gazzetta dello Sport

 

Innamorata. Della vita, della famiglia, del fidanzato, del suo lavoro. E della Serie B, che oggi riparte proprio con lei negli studi di Sky Sport e che ieri a Venezia a Ca Sagredo, tra affreschi e saloni, ha dato il benvenuto a una delle neopromosse. Diletta Leotta si gode lo spettacolo di una città unica col sorriso che non la abbandona mai. «Voglio tornare e godermela».

 

È semplice, solare, spontanea, la ragazza catanese che a 26 anni ha un milione e 700 mila follower su Instagram , che metà dei calciatori italiani sogna di conoscere, che a febbraio è scesa dalla scalinata dell' Ariston a Sanremo e che ogni sabato, dal 2015, anima la casa della B e il mercoledì conduce Gol Deejay. Prima di conoscerla meglio, partiamo proprio dalla B, che l' ha resa famosa. «Finalmente riparte. Per me è il terzo anno e la amo. Vai al cuore, hai le grandi città, piazze importanti e piccoli centri appassionati come Chiavari con l' Entella, Carpi, Cittadella».

LEOTTALEOTTA

 

A proposito, tranello: chi è il centravanti del Citta?

«Litteri».

Brava. Che cos' è per lei la B?

«È come un poema omerico. Racconta eroi, ma c' è sempre l' imprevisto. Mi piace che sia una bella vetrina per i giovani. Noi li vediamo prima che diventino campioni. Ma di Ciciretti da quanto ne parliamo?».

Che campionato sarà?

«Con tante pretendenti alla promozione, sarà ancora più appassionante, entusiasmante, affascinante, con le neopromosse che possono ambire ai vertici e con la voglia di rivalsa di chi è sceso e di chi nello scorso torneo ha sfiorato la A».

LEOTTA FIAMINGO 11LEOTTA FIAMINGO 11

 

Lei come vive l' appuntamento?

«Mi preparo tanto, studio contenuti, non smetterò mai di studiare. Il venerdì non esco da due anni, come se il giorno dopo avessi un esame universitario. E la mia squadra per il programma, composta da Di Marzio, Marchegiani, Barone e Bucco è speciale».

L' allenatore più simpatico di questi anni?

«Cosmi, ma anche Longo è stato divertente».

La piazza che l' ha colpita di più?

«In B percepisci calore e felicità.

C' è un approccio familiare. Ma Benevento è stata incredibile. Ci sono stata per lanciare il campionato».

Il calcio le piace?

caressa leottacaressa leotta

«Sì, mi piacciono i gol, vorrei vedere solo gol. Le confesso che domenica sono stata sul divano a guardare la prima di campionato. Ci sono grandi momenti, quello dell' addio di Totti è stato il più emozionante».

 

Lo conosce Totti? «No». Che idea si è fatta del calcio e dei calciatori?

«È un mondo che mi attira per quel che riguarda il mio lavoro.Sono messaggera delle loro gesta e amo raccontare le imprese di giovani che poi emergono».

diletta leotta a sanremo diletta leotta a sanremo

Chi l' ha portata nel calcio?

«Fabio Caressa. Lui mi volle a Sky Sport 24 dopo il meteo. Ho fatto le albe col tg, poi ho cominciato con la B».

Che sognava da bambina?

«Di condurre un programma, volevo quello anche dopo la laurea in Giurisprudenza. Non ho mai pensato di fare l' avvocato, come papà».

Ci parli della sua famiglia.

«Siamo cinque figli, papà Rori avvocato, mamma Ofelia architetto, un cane maltese, Brando.

Siamo una bella famiglia molto unita, con dei momenti sacri a tavola. La domenica la pasta alla norma non può mancare».

Lei è ghiotta di...?

«Dolci, ho compiuto gli anni il 16 ed è stato un trionfo, ora sono pazza della torta Fedora».

Quali insegnamenti ha ricevuto dai suoi?

«Il rispetto, la positività, l' onestà, l' amore».

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A proposito: è innamorata?

«Sì, da due anni. E sono una donna felice».

 

I suoi genitori come giudicano il suo dirompente impatto con i social? Sono contenti della sua popolarità?

«Assolutamente sì, mia mamma (che durante l' intervista la chiama, ndr ) non si perde una mia conduzione. Sono soddisfatti di quello che noi figli abbiamo fatto e degli obiettivi conseguiti».

Dei soldi che fa?

«Mi faccio dei regali, lo shopping-terapia esiste».

La sua giornata?

«Lavoro, palestra, casa, cucino. E ho scoperto la thai boxe».

Il festival di Sanremo cosa è stato?

«Bellissimo. Cinque minuti intensi che non dimenticherò.

Non ho avuto paura, ero contenta».

Diletta, lei piange?

«No».

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Ride?

«Tanto. Meglio non prendersi troppo sul serio».

 

Lei ha 26 anni e impazza sui social. Come si regola il rapporto con questa componente?

«È un divertimento, uno svago, uno sfogo che, però, va vissuto con distacco. Instagram con le foto è il modo più diretto. A me fa piacere vedere che la gente mi è vicina».

Lei è idolo di tanti, ma da piccola aveva degli idoli?

«No, ma ho sempre ammirato Carmen Consoli che ho anche intervistato quando lavoravo per Antenna Sicilia».

È più confusa o felice?

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«Felice. Sono molto positiva».

Cosa la colpisce in una persona?

 «La serietà».

Cosa ha portato da Catania a Milano?

«Il mio profumo, un' essenza che compro giù».

Ha un amica del cuore?

«Sì Maria Sara, pugliese, ma sta a Roma».

 

Il bello dei suoi fan?

 «Gli striscioni divertenti».

La vacanza è finita, dopo Sardegna, Puglia, Sicilia, Ibiza, Alassio. Cosa l' ha colpita? E qualche aneddoto calcistico?

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«Ho scoperto la Sardegna, un mare caraibico, sono stata a Poltu Quatu e ho anche visto il concerto di Pupo. Mi ha colpito Mihajlovic, che passeggiava e andava a giocare a paddle».

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