
“HO CAPITO CHE È PIÙ IMPORTANTE ARRIVARE IN FONDO AI MASTER 1000 CHE PERDERE GIOCANDO TENNIS CHAMPAGNE” – LORENZO MUSETTI, SCONFITTO IN DUE SET DALL'OTTIMO DRAPER A MADRID, ENTRA NELLA TOP 10: LUNEDÌ SARÀ NUMERO 8 O 9 DEL RANKING (DIECI AZZURRI SONO NEI TOP 101, NUMERI DA SUPER POTENZA MONDIALE) – PANATTA: “SUL PIANO TECNICO SONO CONVINTO CHE MUSETTI POSSA OTTENERE DI PIÙ DAL SERVIZIO MA IL ROVESCIO A UNA MANO…”
Gaia Piccardi per il Corriere della Sera - Estratti
Il look da beach boy non deve trarre in inganno. E nemmeno la sconfitta in due set (6-3, 7-6) con Jack Draper nella semifinale di Madrid, una vicenda fradicia di umidità che a giocarsi il titolo con Ruud manda il mancino di Sutton. Il ragazzo smanicato che rilancia la moda del calzoncino corto, vintage nei colpi e nell’aspetto, è diventato grande: lunedì Lorenzo Musetti da Carrara, classe 2002, scavato con mano felice nelle cave di marmo dove lavora papà Francesco, riporterà il rovescio monomane nell’attico della classifica Atp, e — insieme a esso — una galleria di gesti bianchi come il suo abbigliamento.
Sarà numero 8 o 9, dietro De Minaur sconfitto come a Montecarlo ma questa volta con una lezione di tattica, nel ranking dominato da Jannik Sinner senza giocare per tre mesi.
Questa volta non è la classe operaia ad andare in paradiso. È la nobiltà del tennis di un talento che ha sempre saputo produrre tutti i colpi e poi, strada facendo, ha imparato a dare loro un ordine, ricomponendo il caos primordiale. «Non ho pensato al ranking, non ho pensato a Roma, non ho pensato a niente — spiega Lorenzo prima di lasciare la Spagna diretto verso la capitale —. Ho affrontato ogni match come fosse l’ultimo e adesso mi porto agli Internazionali tutte le cose belle che ho fatto tra Montecarlo e Madrid». Il salto di qualità del nuovo Lorenzo ha la sostanza della maturità, e parte da lontano: «Lo avevo già detto a Wimbledon l’anno scorso: sono sempre stato un po’ l’esteta a cui piaceva apparire bene.
Però fino a un certo punto.
Perché ho capito che è più importante arrivare in fondo ai Master 1000 che perdere giocando tennis champagne...».
(...)
Nessun Paese, oggi, produce più top 10 dell’Italia. E se a Roma, nel 2019, Sinner e Musetti si affrontarono nelle pre-qualificazioni del torneo da numeri 262 e 453 del ranking, lunedì si ritroveranno al Foro Italico da capofila di un movimento che oggi conta dieci azzurri nei top 101, numeri da super potenza mondiale.
LORENZO È NEL CLUB ORA DEVE DIRCI CHE CAMPIONE SARÀ
ADRIANO PANATTA - FOTO LAPRESSE
Adriano Panatta per il Corriere della Sera - Estratti
(…) «Campione lo è di sicuro, chiunque arrivi nei primi 10 merita di stare nel Club, tocca a lui dirci che campione sarà». Un po’ troppo sparagnino e frettoloso, mi dico dopo. Ma il discorso è complesso assai…
Parto da una prima considerazione: la Top Ten è un microcosmo che si compone di molteplici scatti in avanti, tanti quanti quelli — più dilatati — che occorre affrontare nel resto della classifica. Il numero 1 fa storia a sé, i primi 5 vanno considerati il gruppo di eccellenza, quelli che possono sferrare l’attacco al primo della classe. Dal sesto all’ottavo vi sono quelli che se la giocano per crescere, 9° e 10° posto danno dimora a chi vuole provarci ma anche a quei tennisti che ci hanno già provato e non ci sono riusciti.
lorenzo musetti e la compagna veronica
Musetti con l’approdo nella semifinale di Madrid diventerà 8°o 9°, e se la gioca per crescere. Ne ha facoltà. Ha colpi, sa come usarli, sa anche pensarli, e magari variare le scelte. Ha un tennis intelligente, e questo lo pone subito in alto tra le mie simpatie. Sa essere spettacolare e vale sempre il prezzo del biglietto. A me piace moltissimo, ma non sarà un nuovo Sinner, ed è giusto così. Deve essere, al meglio, il Musetti che vogliamo che sia. Salirà ancora, ma diventerà urgente strappare qualche vittoria. Il percorso compiuto l’ha condotto a ottime imprese. La medaglia di bronzo ai Giochi, la semifinale a Wimbledon, la finale a Montecarlo, ora questa bella scalata nel torneo di Madrid.
Migliora di settimana in settimana ormai da un anno a questa parte, significa che è in armonia con ciò che vuole raggiungere.
lorenzo musetti simone tartarini
Sul piano tecnico sono convinto che possa ottenere di più dal servizio. Ma il rovescio a una mano, che riporta un gesto classico al centro di una Top Ten quasi tutta bimane, ragazzi, quello è un autentico pezzo di bravura. Con il rientro di Sinner, l’Italia del tennis torna a mostrare il proprio volto, al completo. Nei tre mesi di stop del numero 1, i nostri giocatori non sono stati a guardare, sono tutti migliorati.
Musetti e Arnaldi, su tutti. Con Berrettini che si mostra sempre spettacolare. Mentre Cobolli e Darderi hanno conquistato due buoni trofei. Si è affacciato nei primi 100 Bellucci, Nardi sembra in attesa di compiere lo scatto definitivo. E più lontano anche Cinà promette bene. Sarà una stagione importante. Le premesse ci sono tutte .
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