marchionne ferrari

LA ROSSA ALLA RISCOSSA? - MARCHIONNE RECITA IL MEA CULPA PER LA STAGIONE AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE: “NEL 2017 SONO SICURO CHE ARRIVERANNO I RISULTATI: SE LA FERRARI VA MALE, PRENDETEVELA CON ME” - "PILOTI FERRARI 2018? TUTTO IN BALLO" - IL PUGLIESE ANTONIO GIOVINAZZI ENTRA IN SQUADRA COME TERZO PILOTA

Luigi Perna per gazzetta.it

 

MARCHIONNE 1MARCHIONNE 1

"Nel 2016 abbiamo fatto una figuraccia dicendo che avevamo raggiunto la Mercedes. Poi, dopo l'errore di strategia alla prima gara in Australia, siamo andati in calando. Il vero problema è che non abbiamo migliorato. La Red Bull invece lo ha fatto. Ho sbagliato io, ora aspettiamo il 2017. Sono certo che arriveranno i risultati, altrimenti ne risponderò io e potrete criticarmi".

 

VETTELVETTEL

Sergio Marchionne ha chiuso così il capitolo sull'annata della Ferrari, decisamente al di sotto delle grandi aspettative. Nel tradizionale pranzo di Natale con la stampa specializzata, il presidente del Cavallino si è preso una buona dose di responsabilità e si è proiettato verso la prossima stagione, che deve fatalmente essere quella della grande riscossa: il 24 febbraio la prima data importante, quel giorno a Fiorano si svelerà la nuova Ferrari in un filming day.

 

FERRARIFERRARI

NOVITÀ GIOVINAZZI — Ma in questa giornata pre-natalizia col massimo dirigente Ferrari ha tenuto banco il tema piloti. A cominciare dalla conferma dell'anticipazione della Gazzetta: Antonio Giovinazzi entra in squadra come terzo pilota: "E non prendiamo Giovinazzi per emulare l'esempio di Max Verstappen, che è un caso unico - ha detto Marchionne - lo prendiamo perché è un ottimo pilota e la Ferrari bisogno di giovani pronti a entrare".

 

VETTEL E RAIKKONEN — Marchionne dice proprio così perché per Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen il 2018 non è definito al 100%. "Per quanto i titolari è tutto in ballo - ha detto -. Ho visto il Raikkonen migliore di sempre, ma non so se vorrà andare oltre il 2017. Del rinnovo di Vettel è presto per parlare perché prima deve trovarsi bene con la macchina dell'anno prossimo. Noi dobbiamo dargli auto competitiva, lui deve guidare sereno"

MARCHIONNEMARCHIONNE

 

MOLTA AERODINAMICA — Inevitabile parlare della nuova monoposto rossa, quella del nuovo cambio di regolamento tecnico: "Siamo intervenuti in ogni area della vettura - ha detto Marchionne - soprattutto sull'aerodinamica, storicamente negli anni recenti punto debole della Ferrari. Paddy Lowe? Gli abbiamo detto che eravamo coperti. Voi cercate sempre l'eroe, ma bisogna investire sulla struttura che abbiamo. Con Mattia Binotto dall'estate la situazione è cambiata. Non ho rimpianti".

 

Quest'ultimo riferimento è all'addio del vecchio direttore tecnico James Allison, con un'ulteriore precisazione: "L'anno scorso sullo sviluppo della macchina ne sapevo molto meno di quanto ne sappia oggi, il livello di trasparenza in Scuderia era molto diverso, era frutto di una gestione gerarchica che di fatto bloccava il flusso di informazioni". In pratica un'accusa indiretta al vecchio corso.

GIOVINAZZIGIOVINAZZI

 

ALFA IN F1 — Poi una considerazione su un suo pallino, il progetto Alfa Romeo in F1: "Lo spazio per il ritorno dell'Alfa Romeo c'è (con un team satellite; ndr) - ha detto - un bel progetto, potrebbe anche diventare uno sbocco per i nostri giovani. Ma finché non facciamo cassa con i modelli Giulia e Stelvio bisognerà aspettare".

 

TETTO NO LIBERTY SÌ — Per quanto riguarda la paventata introduzione da parte di Liberty, i nuovi proprietari della F1, di un tetto al budget di spesa dei team, Marchionne ribadisce quella che è sempre stata la linea della Ferrari: "Limitare le spese è un principio nobile ma utopistico per la F1 - ha detto - specie contro Case come squadre come Mercedes e Renault. Sto cercando di dare rigore finanziario. Non dico quanto spendiamo se no i colleghi del GT mi impiccano. Non vincere spendendo quelle cifre fa davvero girare le balle. Liberty li conosco.

 

MARCHIONNE FERRARI MARCHIONNE FERRARI

Capiscono il business in modo diverso da Bernie, che rispetto per quello che ha fatto, ma avevamo bisogno di cambiare. Con Liberty, che si rivolgerà di più l'attenzione alla ricerca del pubblico, le cose andranno meglio. Ci sarà più collaborazione con i team. Poi l'impegno della Ferrari oltre il 2020, quando scadrà il Patto della Concordia, sarà tutto da negoziare".

Antonio GiovinazziAntonio Giovinazzi

 

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