marlene dumas

METTENDOCI LA FACCIA - ALLA TATE MODERN DI LONDRA, LA GENIALITÀ DI MARLENE DUMAS - ANCHE LA PITTURA FIGURATIVA, COSÌ TANTO VITUPERATA, PUÒ CONTINUARE A ESSERE UN LINGUAGGIO ESPLOSIVO

Luca Beatrice per “il Giornale”

marlene dumas mamma roma 2012 olio su telacourtesy the artist and le case d’arte milano ph. ??edo kuipersmarlene dumas mamma roma 2012 olio su telacourtesy the artist and le case d’arte milano ph. ??edo kuipers

 

Anche la pittura figurativa, così tanto vituperata nel regno dell'arte concettuale, può continuare a essere un linguaggio esplosivo. Ciò accade nei rari casi in cui dipingere significa affrontare di petto la realtà e saperla raccontare senza troppi giri di parole o di pennello.

 

La pittura, allora, può tornare a essere urgente, vitale, lacerata, non più esercizio di puro accademismo né nostalgico ritorno al passato. Deve conoscere il mondo in cui vive e rappresentarlo senza enfasi né retorica. In tal caso torna a essere la forma artistica più pericolosa e crudele.

 

È certamente questo il motivo per cui Marlene Dumas viene considerata dalla critica una delle più importanti artiste internazionali. Nata nel 1953 a Città del Capo, in Sudafrica, nel 1976 si trasferisce vicino ad Amsterdam scegliendo così l'Olanda come seconda patria. Studia psicologia e comincia a lavorare con l'acquerello, dimostrando passione per il disegno tradizionale.

marlene dumas dexmarlene dumas dex

 

I primi soggetti sono persone normali, amici, familiari, oppure personaggi popolari, star del cinema e del rock come Jimi Hendrix e Brigitte Bardot. Il ritratto è il suo genere preferito e lo sviluppa a partire dagli anni '80 quando, nonostante il ritorno alla pittura di Transavanguardia e Nuovi Selvaggi, non cerca di appartenere alle correnti più alla moda. Nel frattempo la sua carriera decolla: nel 1982 viene invitata a Documenta, nell'84 alla Biennale di Sydney.

 

Celebre, nell'89, il ciclo di opere realizzate durante la gravidanza in cui dipinge le trasformazioni del proprio corpo. Dopo una serie di personali nei musei americani ed europei, nel '95 espone al Castello di Rivoli confrontando il suo lavoro con quello di Francis Bacon, un indubbio punto di riferimento.

 

marlenemarlene

Anche Dumas stessa disse maliziosamente che Bacon non avrebbe acconsentito a partecipare a quella mostra perché abituato a competere con i grandi del passato: «Io invece mi confronto con chiunque capiti sul mio cammino».

marlene dumas  p323marlene dumas p323

 

Alcuni giorni fa, e fino al 10 maggio, la Tate Modern di Londra ha inaugurato «The Image as Burden» (letteralmente «L'immagine come peso»), annunciata come la più grande retrospettiva a lei dedicata in Europa, che mette insieme oltre cento opere tra quadri e disegni realizzate dagli anni '70 a oggi, compresi alcuni collage inediti. Una straordinaria galleria di ritratti e corpi con cui Marlene Dumas esplora la realtà fisica e psicologica dell'esistenza umana in un continuo mescolare storia dell'arte, cultura popolare e cronaca quotidiana.

 

marlene dumas  white diseasemarlene dumas white disease

Alcuni soggetti particolarmente controversi, tra processi di beatificazione post-mortem (Lady D, Amy Winehouse) e creazione di mostri mediatici (Phil Spector, Osama Bin Laden) evidenziano la ricerca all'interno di quella che la stessa artista definisce «l'industria dello spettacolo per adulti». Una pittura, la sua, che riflette sull'ansia contemporanea tra amore e morte, gender e sessualità, mass media e celebrities.

 

marlene dumas  maxresdefaultmarlene dumas maxresdefault

Figlia della globalizzazione - non sarebbe mai emersa in modo così prepotente se a partire dagli anni '90 non si fosse completamente modificata la geografia dell'arte con l'ingresso di nuovi Paesi emergenti - la Dumas non ha mai nascosto l'importanza del suo essere donna in una comunità culturale, quella della pittura, ben poco propensa alla parità e peraltro attraversata da forti problemi sull'identità razziale delle persone.

marlene dumas  indexmarlene dumas index

 

Femminile senza mai essere femminista, ha preferito usare lo strumento-quadro, territorio formale a uso e consumo dei maschi, per proporre una propria visione del mondo: un corpo dipinto ha più forza di un corpo agìto, insomma, e lavorare all'interno della tradizione può essere più efficace che percorrere la strada dell'avanguardia a tutti i costi.

marlene dumas  nuclear familymarlene dumas nuclear family

 

Il titolo della mostra, «The Image as Burden», trae ispirazione da due ambiti completamente diversi: il fermo immagine di un film con Greta Garbo e Robert Taylor, ma anche Maria che contempla il corpo di Gesù Cristo. Ovvero la sintesi perfetta tra basso e alto, società dello spettacolo e religione. La mostra è realizzata in collaborazione con altri due grandi musei europei, la Fondation Beyeler di Basilea e lo Stedeljik Museum di Amsterdam.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?