gigi riva

IL MONDO DEL CALCIO PIANGE GIGI RIVA, SCOMPARSO A 79 ANNI – MUGHINI: "COME CALCIATORE E COME UOMO, ERA IMPARI A QUALSIASI ALTRO. LO MARCAVANO IN TRE MA LUI SFONDAVA LO STESSO. HA ANCORA IL TITOLO DI CAPOCANNONIERE DELLA NAZIONALE ITALIANA, CON 35 GOL” - IL MOTIVO PER CUI DISSE NO ALLA JUVE E RESTO’ A CAGLIARI (C’ENTRA UNA DONNA) - "ROMBO DI TUONO" DISSE NO ANCHE A FRANCO ZEFFIRELLI CONVINTO CHE IL VOLTO MIGLIORE PER INTERPRETARE FRANCESCO D'ASSISI IN ‘FRATELLO SOLE, SORELLA LUNA’ SAREBBE STATO IL SUO - “IL CALCIO, LA GENTE, IL POPOLO SARDO MI HANNO DATO TUTTO. MA HO UN RIMPIANTO...” - L’INCONTRO CON DE ANDRE’ (“SIAMO STATI 30 MINUTI SENZA PARLARE”) – VIDEO

 

https://m.dagospia.com/gigi-riva-gli-stranieri-che-hanno-rovinato-la-nazionale-il-napoli-mou-de-andre-il-cagliari-347050

 

https://m.dagospia.com/non-solo-alla-juve-gigi-riva-disse-no-anche-a-franco-zeffirelli-che-lo-voleva-per-fratello-sole-238578

GIGI RIVA 16

 

 

Da repubblica.it

 

È morto il mito del calcio italiano Gigi Riva. Aveva 79 anni, nessuno ha segnato tanto come lui con la maglia della nazionale. Leggendario lo scudetto con il Cagliari nel 1970

 

 

 GIGI RIVA

L’articolo scritto da Giampiero Mughini per Dagospia il 28/06/2023

 

 

 

Caro Dago, da quando ho saputo che alla sera di ieri Sky Cinema Due avrebbe trasmesso una sorta di documentario su Gigi Riva e sulla sua epopea calcistica ("Nel nostro cielo un rombo di tuono", diretto da Riccardo Milani e prodotto da Wildside, ndR) ho contato i minuti che mi separavano dalle 22,30, l'ora in cui il documentario è stato messo in onda. Come calciatore, come uomo, come personaggio Riva è impari a qualsiasi altro.

 

 

 

MANLIO SCOPIGNO E GIGI RIVA

Chi negli anni Sessanta lo ha visto calciare di sinistro il pallone ne è rimasto suggellato per sempre. Ha ancora il titolo di capocannoniere della nazionale italiana, dove mi pare abbia segnato 35 gol. Lo marcavano ogni volta in due o tre ma lui sfondava lo stesso.

 

Li puntava per poi sterzare bruscamente verso sinistra e saettare in porta. Era alto 1,80, un niente rispetto alle torri che oggi svettano di testa sui campi di calcio, ma i suoi colpi di testa erano micidiali. Aveva con il gol un rapporto che sapeva di prestidigitazione, il fatto è che comunque la metteva dentro.

 

 

 

Per me indimenticabile resta il suo volo a mezz'aria a fino a colpire di testa la palla di un 3-0 contro la  Jugoslavia. Tra le immagini trasmesse ieri sera da Sky c'è un altro suo volo sino sforbiciare di sinistro una palla all'incrocio dei pali.

 

gigi riva doc nel nostro cielo un rombo di tuono

 

 

 

Tutto intero il suo Cagliari - da Boninsegna a Domenghini a Cera a Albertosi - era formidabile, ma lui era un di più e difatti sul mercato lui valeva più del Cagliari come società. Gianni Agnelli fece i salti mortali pur di averlo nella Juve, ma Gigi non mollò la Sardegna. C'era di mezzo una donna che viveva a Cagliari e dalla quale lui non voleva allontanarsi. E del resto quando mai nella sorte di un uomo non c'è di mezzo una donna, talvolta a fargli del bene e talvolta a straziarlo e ammesso che le due cose siano nettamente separate.

 

 

 

 

Per i sardi i due personaggi più importanti del Novecento sono stati lui e Emilio Lussu, l'eroe della  Prima guerra mondiale e scrittore meraviglioso. Se aggiungi che il mister del Cagliari del tempo è stato Manlio Scopigno, uno degli uomini più intelligenti del moderno calcio italiano, capisci che siamo non alle soglie e bensì ben dentro il reame della letteratura.

 

gigi riva

 

 

Non che fossero meno impressionanti le immagini che contraddistinguono il Riva di oggi e la sua. L'immagine di lui muto mentre se ne sta seduto su una poltrona di casa sua e fuma, non lo vedi mai senza una sigaretta in bocca. Pare che esca di casa raramente e di mala voglia. Il peso del vivere gli è divenuto pressoché insopportabile, a giudicare dal suo sguardo, dalle sue labbra contratte.

 

Una volta che sono stato a Cagliari mi hanno indicato il ristorante dove Gigi ha un tavolo perennemente a sua disposizione e dove lui va a sedersi da solo. Con le spalle rivolte al resto della sala, mi hanno raccontato. Non so se sia vero, credibile lo è senz'altro.

 

 

 

sergio bobo gori gigi riva

 

E' come se il trascorrere degli anni abbia fatto gol a quest'uomo che era di una bellezza maschile strabocchevole, che è stato osannato da tutti coloro che amano il calcio, il cui valore di mercato era a quei tempi inaudito. Succede.

 

E l'ultima immagine del documentario è un Gigi Riva in piedi immediatamente vicino al mare, lo sguardo fisso in un tentativo disperato di sorridere senza riuscirci davvero. (...)

gigi riva in spiaggia

 

gigi riva a pesca di polpigigi riva doc nel nostro cielo un rombo di tuono

 

gigi riva nella sua casagigi riva covergigi riva gol in rovesciata contro il vicenzaGIGI RIVA 16trofei in casa di gigi rivaGIGI RIVA 14GIGI RIVA 4GIGI RIVAmanlio scopigno e gigi rivamanlio scopigno e gigi riva 3gigi rivamanlio scopigno e gigi riva 2gigi riva 4gigi riva 2gigi riva covergigi riva 2gigi riva 1gigi riva stadio cagliari

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?