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V(ALE) PER VENDETTA! DOPO IL BISCOTTONE SPAGNOLO, LA MOTOGP RIPARTE DAL QATAR - LORENZO LANCIATISSIMO, ROSSI TIENE IL PASSO, MARQUEZ IN AFFANNO - BRILLA LA DUCATI - PER IL TEAM MANAGER BEVILACQUA (E PER VALENTINO) L’UOMO NUOVO SARÀ LO SPAGNOLO MAVERICK VINALES.

jorge lorenzo e valentino rossijorge lorenzo e valentino rossi

Roberto Pontiroli Gobbi per Dagospia

 

Si ricomincia. Torna la Striscia di Gaza. Domenica sul circuito di Losail in Qatar riparte la MotoGP. E sarà ancora fuoco alternato al gelo. Senza via di mezzo. Il fuoco del finale più incazzato che la storia del Motomondiale abbia mai conosciuto non ha più le fiamme alte scaturite dall’indimenticato biscottone della gara conclusiva di Valencia del 2015, ma la brace è ancora accesa. Una soffiata e saranno ancora fiamme. Fuoco & gelo, dicevamo.

 

jorge lorenzo e valentino rossi alla presentazione del team yamahajorge lorenzo e valentino rossi alla presentazione del team yamaha

Già, perché  tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo nemmeno uno sfuggente incrocio di sguardi. Meno che mai una parola. Più separati in casa (Yamaha) di così non si può. E tra VR46 e Marc Marquez la tensione si taglia col coltello. Si ignorano. Si detestano. A tutto ciò si aggiunge un radicale rimescolamento tecnico di carte. Tutte le moto calzeranno pneumatici Michelin al posto dei Bridgestone e tutte le case hanno dovuto adottare le centralina Magneti Marelli, con un software unico per tutti.

 

jorge lorenzo e valentino rossi (2)jorge lorenzo e valentino rossi (2)

Un vantaggio non da poco per chi già la utilizzava (Ducati, Yamaha e Suzuki), un enorme problema per la Honda, apparsa in affanno fin dai primi test precampionato. Ma passiamo ad un’analisi dettagliata di piloti e case che si contenderanno il titolo della classe 2016 della MotoGP.

MARQUEZMARQUEZ

 

JORGE LORENZO. Il maiorchino, campione del mondo in carica, è stato sempre veloce, velocissimo. Nei test è stato sempre una spanna superiore a tutti. Implacabile. Pronosticarlo vincitore prima ancora che il campionato inizi è quantomeno prematuro e inopportuno. Resta il fatto che, se il buon giorno si vede dal mattino, Mister 99 sarà un osso durissimo per tutti. Finora è apparso l’uomo da battere. Resta il fatto che bisognerà aspettare qualche gara per verificare attendibilmente i valori in campo. Vedremo.

 

VALENTINO ROSSI. 37 anni appena compiuti. 13 più di Marquez, 8 più di Lorenzo. Nonostante l’età non sia più da tempo delle mele, continua ad andare fortissimo, ad essere perennemente tra i primissimi, sfruttando al meglio la sua Yamaha che sembra essere la moto migliore e più a punto di tutte le altre.

 

casey stoner ducati 3casey stoner ducati 3

A questo aggiungiamo la sua rabbia, il suo veleno nei confronti degli avversari spagnoli, la sua enorme esperienza, la sua astuzia diabolica nelle gestione di gara e dal mix di questi componenti scaturisce un cocktail esplosivo. Sarà ancora un assiduo del podio. In quale dei tre gradini lo vedremo di volta in volta.

 

casey stoner nei test precampionatocasey stoner nei test precampionato

MARC MARQUEZ. Il topolino iberico, il più accreditato candidato a raccogliere la trionfale eredità di Valentino, stavolta appare in affanno. La Honda fatica a metabolizzare le novità tecniche imposte dalla Dorna e i riscontri cronometrici sono molto deludenti. Finora lo hanno relegato al ruolo di comprimario. Problemi tecnici reali, visto che anche Dani Pedrosa, che dispone di una Honda Repsol gemella, ha il fiatone e non riesce ad avvicinare le zona alta della graduatoria dei tempi. Insomma, così in difficoltà non si era mai visto.

casey stoner con la moglie adrianacasey stoner con la moglie adriana

 

BA-STONER E GLI ANDREA. L’arrivo di Casey Stoner ha portato gioia in Ducati, ma anche un vero scompiglio nel team di Borgo Panigale. Canguro27 non saliva in moto da mesi, era reduce dal grave infortunio alla 8 Ore di Suzuka, eppure nel suo anomalo ruolo di tester, appena è risalito sulla Ducati con cui trionfò nel lontano 2007, ha cronometricamente, e non solo, umiliato i due piloti ufficiali Andrea Iannone e Andrea Dovizioso. Non lo vedremo (purtroppo) al via a Losail, né sapremo quando deciderà di gareggiare in un Gran Premio.

 

carlo fiorani, romano, appena nominato nuovo responsabile comunicazione honda in motogpcarlo fiorani, romano, appena nominato nuovo responsabile comunicazione honda in motogp

Certo è che il suo polso destro ha emesso due verdetti: la Ducati va forte, più forte dei due Andrea, soprattutto di Dovizioso che, al contrario di Casey, sono superallenati essendo scesi dalla Desmosedici l’altro ieri. E le prestazioni stupefacenti di Ba-Stoner sono perfino riuscite a far (quasi) dimenticare gli strascichi del “biscottone” valenciano.

 

IL RITORNO DI CARLO FIORANI. Romano de Roma, Carlo Fiorani da manager HRC in MotoGP ai tempi in cui VR46 era in Honda, si è trasferito per alcuni anni alla Superbike come emissario-supervisore Honda nel team Ten Kate. Quindi, a sorpresa, la promozione che è di poche ore: Carlo è il nuovo responsabile Comunicazione Honda nelle tre classi del Motomondiale: MotoGP, Moto2 e Moto3.

andrea iannone e andrea dovizioso portacolori ducatiandrea iannone e andrea dovizioso portacolori ducati

 

Grande esperto di corse, è un uomo dalla simpatia contagiosa. Di certo opererà per spegnere i vecchi rancori ma, insieme alla carota, è un uomo che sa usare bene anche il bastone se lo reputerà necessario. Proprio a Dagospia, lo scorso novembre dichiarò queste testuali parole: “Tra Rossi e Marquez ormai c’è una frattura insanabile. Amici o semplici avversari non lo saranno più”. Di sicuro con lui certi favori, o patti, di valenciana memoria, sarà difficile possano ripetersi.

 

COSI’ PARLO’ BEVILACQUA. Genesio Bevilacqua, team manager due volte iridato nel 2011 con Carlos Checa e Davide Giugliano in Superbike e Superstock con la Ducati, e vincitore anche dei rispettivi titoli Marche, ha un lungo trascorso nei Gran Premi. Al suo Team Althea quest’anno, la BMW ha affidato le sue 1000 RR ufficiali per il mondiale Superbike appena iniziato.

andrea iannone e andrea dovizioso con la ducati desmosedici 2016andrea iannone e andrea dovizioso con la ducati desmosedici 2016

 

Le opinioni di Genesio sono molto attente e attendibili, talvolta condite pure da sentenze implacabili. Come quando, sempre a Dagospia, dichiarò, facendo una meticolosa analisi cronometrica di prove e gara dell’ultimo Gran Premio di Valencia, che Rossi il mondiale non l’avrebbe potuto vincere anche se non fosse stato penalizzato alla partenza.

genesio bevilacquagenesio bevilacqua

 

VINALESVINALESgenesio bevilacqua, team altheagenesio bevilacqua, team althea

Ed ecco ciò che pensa dei protagonisti del mondiale che sta per iniziare. “Secondo me - esordisce Bevilacqua - il favorito al titolo è Lorenzo. Valentino è comunque in grado di combattere per la vittoria perché la sua grande esperienza e tattica di gara riescono a riequilibrare lo svantaggio di età rispetto agli avversari. Marquez, invece, lo vedo in grosse difficoltà. La Honda arranca, probabilmente a causa di alcune scelte tecniche sbagliate. Bisogna vedere quanto tempo le occorrerà per recuperare questo gap che allo stato attuale è molto evidente ed elevato.

 

La Ducati? Penso sia la più veloce di tutte, è una moto vincente, ma non ha un pilota per vincere. E i tempi firmati da Stoner nei test sono la prova più evidente. Piuttosto la sorpresa di quest’anno sarà il ventunenne spagnolo Maverick Vinales. La sua Suzuki non è al top della competitività, è una moto ancora acerba. Ma lui è fortissimo. Di sicuro lo vedremo spesso inserirsi tra i primissimi. Vedrete, sarà Vinales il pilota che stupirà tutti”. 

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