napoli 21

NAPOLI, CHE BEFFA – DOPO AVER PRESO A SCHIAFFI IL LIVERPOOL, GLI AZZURRI METTONO IN RIGA ANCHE IL PSG E VENGONO RAGGIUNTI SOLO NEL RECUPERO DA DI MARIA DOPO LE RETI DI INSIGNE E MERTENS. IN MEZZO L’AUTOGOL DI MARIO RUI- DE LAURENTIIS (CHE HA VISTO LA PARTITA ACCANTO A SARKOZY): "UNA GRANDE PARTITA, UNA GRANDE SQUADRA" – ANCELOTTI: "NEL PRIMO TEMPO SIAMO STATI UN PO’ LEZIOSI. DI MARIA? POTEVA TIRARE FUORI..." – VIDEO

Alessandro Grandesso per gazzetta.it

 

napoli 21

Comunque a testa alta, come una grande d’Europa. Perché per schiaffeggiare prima il Liverpool al San Paolo, e poi mettere in riga anhe il Psg, al Parco dei Principi, serve personalità e talento. Magari non quelli di stelle da 180 o 220 milioni, come Mbappé e Neymar. Ma di giocatori magari meno quotati che però poi certi appuntamenti non li sbagliano, come Insigne e Mertens. Arme fatali di Ancelotti che con il suo Psg aveva un conto sospeso dopo il 3-0 incassato un anno fa, costatogli la panchina del Bayern Monaco. Stavolta il successore di Sarri accarezza per due volte l’idea del successo, che sarebbe stato meritato, prima di farselo sfilare da Di Maria, nei minuti di recupero.

 

SCELTE — Ancelotti comunque non cambia quasi nulla rispetto alla vittoria sul Liverpool. O meglio, adatta quell’undici ai nuovi avversari, sulla carta altrettanto pericolosi degli uomini di Klopp. Così se difesa e centrocampo rimangono invariati, davanti al posto di Milik gioca Mertens. Un modo per alzare il tasso di imprevedibilità contro la difesa di Tuchel, orfana del capitano Silva. Ma i parigini poi schierano di fatto la squadra tipo.

 

psg napoli cavani

Con Verratti in mediana insieme a Rabiot, e soprattutto Neymar sulla trequarti, con Mbappé a destra e Di Maria a sinistra, in sostegno del grande ex Cavani. E se è il Psg a impadronirsi del pallone, il Napoli comunque non cede. Anzi, la squadra di Ancelotti si sistema ordinata in assetto difensivo e lascia sfogare i padroni di casa che lanciano assalti su tutto il fronte.

 

OCCASIONI — Già al 2’, Mbappé va via a Rui e serve dentro per Neymar, ma il brasiliano entra in collisione con Cavani che lo mette fuori uso per qualche minuto. Al 7’ il Matador tenta la volée da sinistra, su servizio da Neymar, uno dei pochi palloni tra i due, ma il tiro è impreciso e finisce a lato. Poi il Psg opta per il gioco corto, tutto in tocchi rapidi e improvvisi squarci. Come al 17’ quando ancora Neymar serve in profondità Mbappé. Il francesino controlla male ma serve involontariamente Cavani che scarica di nuovo il sinistro su Ospina. Il Napoli così dà più l’impressione di improvvisare che altro. Ma è solo un’impressione dovuta al tempo di adattamento per venire fuori con calma. Così al 24’ c’è il primo pericolo dalle parti di Areola. Su cross di Rui, che sguscia veloce sul prato, Mertens allunga il destro e devia sulla traversa. E’ il preludio del vantaggio. Che arriva con Insigne. Ma è la manovra ad incantare, prolungata nel palleggio, che ipnotizza il Psg.

di maria

 

Così da destra si mette in luce Callejon che apre dalla sponda un corridoio. Insigne brucia Kimpembe e con un tocco impeccabile di destro scavalca Areola in uscita con un pallonetto. E va a raccogliere le urla dei tifosi napoletani in curva ospiti. Il gol raggela il Psg che sembra perdere ogni idea e si ritrova spesso all’arresto. E se Mbappé spreca il servizio in profondità di Neymar al 38’, Insigne getta sopra la traversa la palla del raddoppio allo scadere.

 

CAMBI — Tuchel prova a cambiare tutto nella ripresa. Toglie Bernat e inserisce Kehrer per passare alla difesa a tre, alzando Meunier sulla linea di quatto a centrocampo, senza rinunciare al tridente. Il tutto per allargare il fronte. Mentre Ancelotti dopo 9’ deve rinunciare all’acciaccato Insigne che cede il posto a Zielinski. E il Napoli passa al 4-2-3-1. Ma se Neymar tenta di scardinare la difesa partenopea il pari il Psg lo trova con un’autorete di Rui in scivolata, a chiudere un cross da destra di Meunier. Il belga era anche all’origine dell’azione, sviluppata da Mbappé. Palla al centro.

 

Ma l’equilibrio resta. Senza grandi occasioni, seppure con gioco intenso. Da cui Tuchel sfila un anonimo Cavani al 31’ per puntare sulla tecnica di Draxler. A raddoppiare però è il Napoli, all’improvviso. Con Ruiz che tenta il tiro dal limite, frenato da Marquinhos. Il pallone carambola su Mertens che infila nell’angolino. Ma l’angolino lo trova anche Di Maria allo scadere. Con il solito tiro a girare di sinistro dal vertice destro dell’area. Appuntamento tra un paio di settimane al San Paolo.

 

2. ANCELOTTI

ancelotti de laurentiis

Da sport.sky.it

Quando un colpo da maestro vanifica una prestazione di squadra quasi perfetta: il Napoli forse avrebbe firmato per un pareggio, ma non così. La rete di Angel Di Maria vale il pareggio che sta stretto agli azzurri. “C'è la soddisfazione per aver quasi vinto la partita e altrettanta è la delusione per non averlo fatto. Non ci possiamo rimproverare nulla, Di Maria può inventarsi colpi del genere e bisogna tenerlo in conto, ma abbiamo fatto molte cose buone. La prossima partita è decisiva: il ritorno contro il PSG lo giochiamo in casa” ha detto Carlo Ancelotti intervistato da Sky Sport, con la solita tranquillità. L’allenatore ha quindi eseguito l’analisi tattica della partita:

 

ancelotti de laurentiis

“Nel primo tempo Mario Rui aveva molta libertà perché Mbappé rientrava poco, poi nella ripresa abbiamo cambiato sistema e Maksimovic ha fatto una partita di grande livello. Il PSG non ha molto equilibrio visto che ha attaccanti di quel tipo, nella ripresa ci ha creato qualche problema in più perché hanno cominciato a pressare meglio, ma non penso che in generali cambi molto perché siamo riusciti a trovare le contromisure e abbiamo ritrovato il controllo della partita. La superiorità a centrocampo ha favorito il fraseggio e l'aiuto dei due attaccanti che a turno rientravano ci ha permesso di avere un ottimo controllo della gara: se avessimo lasciato il controllo del gioco a loro, avremmo rischiato di più. Nel primo tempo siamo stati un po' leziosi e avremmo dovuto finalizzare meglio sicuramente”.

de laurentiis sarkozy

Nel segno di Di Maria

Indimenticabile, il contributo di Angel Di Maria, per la vittoria della finale di Champions quando l’argentino faceva parte del Real Madrid allenato proprio da Carlo Ancelotti. “Sono grato a Di Maria per ciò che ha fatto a Madrid, certo se avesse tirato fuori sarebbe stato molto meglio... A Parigi ho passato un bel periodo, ho incontrato giocatori che ho avuto e ora li aspettiamo a Napoli” ha concluso l’allenatore.

insigne 10

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…