bayern inter liverpool napoli

DUE SCONFITTE “COL SORRISO” PER LE ITALIANE – NAPOLI E INTER PERDONO CONTRO LIVERPOOL E BAYERN MONACO MA ACCEDONO COMUNQUE AGLI OTTAVI DI FINALE DI CHAMPIONS – I PARTENOPEI PASSANO IL TURNO DA PRIMI IN CLASSIFICA, MA PERDONO L’IMBATTIBILITÀ STAGIONALE IN EUROPA – L’INTER SI PRESENTA A MONACO DI BAVIERA CON UNA SQUADRA PIENA DI SECONDE LINEE PER FAR RIFIATARE ALCUNI DEI GIOCATORI PIÙ IMPORTANTI IN VISTA DEL DERBY D’ITALIA CON LA JUVENTUS – LUNEDÌ I SORTEGGI…

Da www.ansa.it

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Il Napoli esce sconfitto da Anfield (2-0) perdendo l'imbattibilità stagionale, ma conquista ugualmente il primo posto nel girone di Champions. Il Liverpool per scavalcare gli azzurri in classifica avrebbe dovuto infatti vincere con almeno quattro gol di scarto. La sconfitta del Napoli matura negli ultimi minuti di gioco su due azioni uguali. Colpo di testa a centro area di un attaccante inglese su calcio dalla bandierina, con conclusioni ribattute da Meret e tocco in rete di un altro giocatore del Liverpool. 

 

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Al 40' è Salah ad andare in gol e al settimo minuto di recupero segna Nunez, punendo in maniera eccessiva la squadra di Spalletti che non demerita e affronta ad armi pari e senza soggezione i Reds. Spalletti si affida a un centrocampo più solido nel quale giocano assieme per la prima volta, ai lati di Lobotka, Anguissa e Ndombelè. Klopp risponde modificando il tradizionale 4-3-3 in un 4-4-2 con il giovane Jones piazzato sulla corsia esterna di sinistra e con il gioco di attacco affidato alla coppia Salah-Firmino.

 

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 La partita è bloccata con il Liverpool che la mette sul piano della fisicità cercando così di imporre il proprio gioco. Ma il Napoli non si fa schiacciare più di tanto. La squadra di Spalletti combatte e restituisce colpo su colpo. Il primo tempo è molto tattico e questo rende la partita poco spettacolare, con pochissime occasioni che le due squadre riescono a procurarsi per andare in vantaggio. L'unica emozione vera, nella prima frazione di gioco, arriva con un tiro dal limite dell'area di rigore di Thiago Alcantara, al 29' che Meret respinge dopo un volo sulla sua sinistra. 

 

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Nel secondo tempo cresce sensibilmente lo spessore agonistico della partita. Il Napoli va in gol dopo 8' con un colpo di testa di Ostigard su punizione da sinistra calciata da Kvaratskhelia, ma l'arbitro annulla su segnalazione del Var dopo un controllo durato diversi minuti perché la posizione del difensore del Napoli è irregolare per pochissimi centimetri. La gara è più aperta ma nonostante la maggiore propensione delle due squadre al gioco offensivo le occasioni da gol arrivano con il contagocce. 

 

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Ci prova Kvaratskhelia con un tiro bloccato da Allisson e poi Salah con una conclusione in mischia che non preoccupa particolarmente Meret. Nel finale di gara Spalletti fa tirare il fiato a Kvaratskhelia e a Lobotka e dopo qualche minuto arriva il gol del vantaggio del Liverpool. Gli azzurri reagiscono con veemenza, probabilmente perché sentono di non meritare lo svantaggio, ma non riescono a costruire occasioni pericolose. 

 

La partita finisce con la beffa finale che condanna il Napoli ma solo nel risultato perchè alla fine chi può realmente gioire sono proprio i partenopei che grazie alle cinque vittorie già realizzate conquistano il primo posto in classifica e possono ora sperare in un sorteggio più favorevole.

 

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L'Inter cade a Monaco di Baviera, ma è una sconfitta che fa poco male ai nerazzurri di Simone Inzaghi. Pavard e Choupo-Moting regalano i tre punti ai bavaresi, che entrano nella storia chiudendo il girone con sei vittorie in sei partite per la seconda stagione di fila (e la terza negli ultimi quattro anni). L'Inter, già qualificata e già matematicamente sicura del secondo posto alle spalle proprio dei tedeschi di Nagelsmann, aveva poco o nulla da chiedere alla sfida dell'Allianz Arena, con Inzaghi che ha dato spazio a qualche seconda linea come Bellanova ed Asllani, facendo riposare diversi tra i suoi titolari. 

 

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Eppure l'inizio dei nerazzurri è stato di chi non si è presentato in Germania in gita. Protagonista subito Barella, con due conclusioni pericolose dal limite nei primi minuti. La seconda, però, deviata da Manè con le mani: l'arbitro slovacco Kruzliak al Var tuttavia non concede il rigore, nonostante le proteste nerazzurre. Il Bayern cresce, ma è ancora l'Inter a creare i pericoli maggiori con Lautaro che, servito da Gosens, in scivolata a porta sguarnita non riesce a sbloccare il risultato. 

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I bavaresi, però, escono alla distanza dopo il buon avvio nerazzurro, prendendo in mano il pallino della gara. E alla prima grande opportunità passano grazie a Pavard, che approfitta di una marcatura rivedibile di Lautaro per battere Onana con un colpo di testa su corner. L'Inter non trova una reazione consistente, anzi gli uomini di Nagelsmann si fanno vedere ancora pericolosamente dalle parti di Onana con Manè e Coman. Nella ripresa i nerazzurri trovano il gol del pareggio con Acerbi, ma è solo un'illusione visto che l'ex Lazio parte da posizione di fuorigioco. 

 

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È di fatto l'ultimo lampo interista, perché per il resto il Bayern controlla la gara senza eccessivi patemi. Trovando, anzi, il gol del raddoppio con una gran conclusione dalla distanza di Choupo-Moting che si infila nel sette alla destra di Onana. Una rete che chiude di fatto la gara salvo un paio di potenziali occasione per Edin Dzeko, anche perché Inzaghi guarda alla sfida di domenica contro la Juventus facendo riposare qualche big ed evitando problemi in chiave diffidati (lo erano Lautaro Martinez e Bastoni) verso gli ottavi di finale. 

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Lunedì i nerazzurri conosceranno i loro rivali, ma intanto c'è da tornare a pensare al campionato, con il derby d'Italia altra sfida fondamentale per continuare a puntare alla rimonta in classifica.

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