allegri

NEL SEGNO DI ALLEGRI! DIETRO IL SETTIMO SCUDETTO DI FILA DEI BIANCONERI, IL CAPOLAVORO DELL’ALLENATORE CHE STRAVINCE MA NON CONVINCE UN PEZZO DI CRITICA E LA CURVA: NEL FUTURO DI MAX C’E’ LA PREMIER? – SUL WEB ESPLODE LA POLEMICA PER L’ABBRACCIO A FINE-GARA A TAGLIAVENTO: NESSUN MISTERO ANCHE DE ROSSI HA ABBRACCIATO IL FISCHIETTO DI TERNI CHE IERI HA ARBITRATO LA SUA ULTIMA PARTITA IN SERIE A

ALLEGRI tagliavento

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Scudetto Juventus, il settimo consecutivo : L'allenatore, Massimiliano Allegri, 51 anni,  al termine di Roma-Juventus, ha abbracciato l'arbitro di Terni, Paolo Tagliavento, 46 anni, che si è congratulato, con il tecnico toscano, per la vittoria dei bianconeri....

Un arbitro dovrebbe essere "terzo", distaccato e imparziale.

 

DE ROSSI TAGLIAVENTO

L'abbraccio-tra due persone, che si conoscono, da anni-è stato, forse, inopportuno, anche alla luce delle accese polemiche, provocate dalla direzione, bocciata da tutti i media, di Inter-Juventus (2-3) del 28 aprile. Allora, l'arbitro era Daniele Orsato, 43 anni. E anche a S.Siro Allegri salutò, calorosamente, Tagliavento, che era il "quarto uomo".

 

E proprio ieri l'allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, 59 anni, ha dichiarato che la sua squadra ha perso lo scudetto, vedendo, in TV, le decisioni più discusse di Orsato, durante il match del Meazza. Quella sera, i calciatori del club di De Laurentiis erano in un albergo di Firenze, alla vigilia della partita con la Fiorentina, vinta, l'indomani, dal club toscano per 3-0....

Pietro Mancini

 

NEL SEGNO DI ALLEGRI IL TECNICO TRASFORMISTA CHE CAMBIA TATTICA, UOMINI E (FORSE) PANCHINA

allegri

Giulia Zonca per la Stampa

 

L' uomo che sa come cambiare una partita in corsa è pronto a deviare una carriera lanciata.

 

Massimiliano Allegri chiude questa stagione con due trionfi, altri due, e diversi sfizi. Per essere uno che non convince, stravince ed è quasi incomprensibile lo scetticismo che lo accompagna. Quella frangia critica così occupata a captare limiti davvero difficili da definire, quel pezzo di curva che non si innamora mai.

 

È successo al Milan, che se lo avesse tenuto allora forse non starebbe così male adesso, ed è successo alla Juve dove è arrivato dopo Conte, ha collezionato più successi e meno applausi. Lui non salta davanti al pubblico, lo rispetta ma non lo esalta. Non è interessato alle esultanze scenografiche, alle urla da capopopolo. Di solito non alza il volume, trova un' altra frequenza. E per sintonizzarsi bisogna saper ascoltare.

allegri

 

Questa stagione porta ovunque la sua firma, la Juve del settimo scudetto consecutivo è tanto sua che quasi gli viene voglia di lasciarla. Di andare altrove, magari in Inghilterra a vincere senza convincere perché forse ormai si diverte così. A beffare l' indifferenza.

Una stagione con Ambra Doveva essere l' anno del sarrismo, parola che si è allontanata dal tecnico di cui porta il nome per comprendere molto più di uno stile di gioco, per allargarsi a una contrapposizione.

 

allegri

Il ritmo contro la noia in estrema sintesi e dritto al cuore di una diatriba senza senso perché quando c' è Allegri in circolazione i conti non tornano mai. Lui cambia. Lo sa fare come nessuno e ci tiene a esercitare il suo talento di trasformista. In ogni campo.

 

Allegri cambia idea, donna, schema, fedele solo al suo istinto che sbaglia sempre meno. Osa, forza, si permette di lasciare in panchina Higuain e poi Dybala e poi di nuovo Higuain e lo spogliatoio non salta per aria perché il tecnico ha imparato a gestire gli uomini al meglio: quando sono vulnerabili non li schiera e in questa cura, nel retro dell' accantonamento, c' è il segreto. Fa il bene della squadra e pure quello della stella in questione: preserva, rigenera, rilancia e il parcheggiato di turno può essere amareggiato finché vuole ma non tenta mai la rivolta. Si arrende.

ambra allegri

 

L' ultimo caso Benatia, «ho fatto come con i cavalli che ogni tanto hanno bisogno di andar per prati». Suonerebbe quasi come un insulto se non avesse l' accento di Allegri e un rientro da doppietta in finale di Coppa Italia. E anche se Benatia avesse voluto dirgli «cavallo sarai tu» (e in questa stagione ha detto ben di peggio) ha perso la voglia. Alla fine ha detto solo grazie.

 

Allegri ha perfezionato la strategia, l' anno scorso la mossa è stata un cambio di modulo, stavolta la certezza di non averne bisogno uno soltanto. Non ha aggiustato, ha spostato il limite di manovra.

sarri e allegri

 

La duttilità lo intriga. Anche nel privato. È stata la stagione di Ambra, la prima da fidanzato seguito dal gossip, la prima con le battute in tv e le foto rubate e lui l' ha retta senza particolari fastidi. Più insofferente davanti ai continui richiami a un calcio spettacolare, ma in patria non ha rivali e la sua squadra segna più di chiunque altro in Europa. Stavolta non è arrivato in fondo alla Champions però alla voce Allegri oggi si legge anche ribaltone al Bernabeu. Non è un successo, solo che quella sconfitta gli ha dato un' ottima pubblicità.

allegri benatia

 

Ora all' estero ha il mercato che lo può stuzzicare e di certo ha voglia di cambiare. Ce l' ha sempre, per cui ci penserà: a prescindere dalla decisione finale si guarderà in giro. E se sceglie di restare, di certo, è per un' altra rivoluzione

MASSIMILIANO ALLEGRIallegriallegriallegri agnelli marottaallegri pjanicallegri

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO