tare

GENTE DI TARE - NELL’INCHIESTA DI "REPORT" IN ONDA STASERA SU RAI3 I LEGAMI TRA CALCIO, CLAN E AFFARI. "REPUBBLICA" ANTICIPA LA VICENDA CHE COINVOLGE IL DS DELLA LAZIO IGLI TARE - L’AGENZIA DI SCOMMESSE, LE OMBRE ALBANESI E L’ACQUISTO DEL GIOCATORE MURIQI PER 17,5 MILIONI  CHE COINVOLGE ANCHE I FRATELLI GABRIELE E VALERIO GIUFFRIDA – VIDEO

 

Da ilnapolista.it

 

tare

La puntata di Report di stasera sarà incentrata su un’inchiesta sui procuratori nel mondo del calcio. Nel mirino, un giro di affari e di conflitti di interesse con infiltrazioni della criminalità organizzata. Con implicazioni sulla Lazio e sul suo direttore sportivo, Igli Tare. Repubblica ne riporta alcune anticipazioni.

 

Due gli episodi ricostruiti dallo speciale “Splendori e miserie dei signori del calcio”, in onda stasera alle 21:15 su RaiTre.

 

Il primo riguarda un’indagine della Procura di Bari partita dalle rivelazioni del Gico della Guardia di Finanza che, nel novembre 2018, arresta 22 persone legate ai clan Capriati e Parisi.

 

“L’indagine porta alla luce un’alleanza tra mafia siciliana, ‘ndrangheta e clan baresi per investire in una rete di sale scommesse, in Italia e all’estero”.

 

Le cosche si interessano all’acquisto della Top Bast (400 sale attive), intestata a Ermal Barjami, che secondo la Guardia di Finanza è un prestanome.

 

tare e lotito foto mezzelani gmt045

“Nell’ordinanza sottoscritta dalla procura di Bari si legge che «di fatto, la società è dei fratelli Genti e Igli Tare, rispettivamente console albanese in Turchia e direttore sportivo della società sportiva Lazio». Secondo gli investigatori la circostanza risulta evidente da una serie di contatti intercorsi tra Genti Tare e gli emissari del clan”.

 

In particolare, ci sono diverse email che riguardano un incontro fissato per l’8 gennaio 2015 tra Genti Tare e il capo dell’organizzazione barese, Francesco Martiradonna.

 

La vendita non va in porto: i clan non considerano conveniente a livello fiscale investire in Albania. Per questo motivo i fratelli Tare non vengono indagati. Ma un direttore di un club non può essere titolare di un’agenzia di scommesse: è un illecito sportivo, perciò le carte dell’inchiesta vengono inviate alla Procura Figc.

 

tare e lotito foto mezzelani gmt041

“La Procura, allora diretta da Giuseppe Pecoraro poi sostituito da Giuseppe Chiné (oggi anche capo di gabinetto del ministro dell’Economia), conduce una serie di accertamenti sui soggetti coinvolti, ma non su Igli Tare. È lo stesso Tare che — oltre a dirsi estraneo alla vicenda e «vittima di un tentativo di discredito da parte di soggetti terzi» — conferma di non essere stato mai sentito dai magistrati sportivi”.

 

La vicenda della Top Bast, però, evidenzia le relazioni che dalla Turchia portano in Albania e in Italia e che riguardano dell’attaccante Vedat Muriqi dalla squadra turca del Fenerbahçe.

 

“La Lazio acquista Muriqi nel settembre scorso, un’operazione da 17,5 milioni di euro alla quale partecipano almeno quattro intermediari. Oltre all’agente e all’avvocato del calciatore, entrano nell’affare anche l’albanese Shkumbin Qormemeti, agente con pochissimi atleti ma in ottimi rapporti con Igli Tare, e i fratelli Gabriele e Valerio Giuffrida, due intermediari attivissimi nel business delle compravendite. La Lazio dichiara di aver pagato la commissione alla GG11 di Gabriele Giuffrida, la società per cui lavora anche il fratello Valerio e di cui è stato socio fino al 2017.

sigfrido ranucci

 

Per una curiosa coincidenza, per circa due anni Valerio è stato anche sindaco supplente della Lazio Events, la cassaforte attraverso la quale Claudio Lotito controlla la Lazio. Un incarico lasciato prima dell’operazione Muriqi, ma che rivela lo stretto rapporto tra il commercialista e il club romano. Dalla società fanno sapere che Valerio Giuffrida non è mai passato dalla supplenza all’incarico effettivo”.

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…