
"SINNER PENSA AI SOLDI. QUESTO E’ UNO SCHIAFFO AL PAESE” -NICOLA PIETRANGELI, LEGGENDA DEL TENNIS AZZURRO, BASTONA JANNIK PER LA SUA "INCOMPRENSIBILE SCELTA" DI NON GIOCARE LA DAVIS: “SPERO CI RIPENSI. NON È UNA COSA BUONA RINUNCIARE ALLA MAGLIA AZZURRA. NON AVREBBE DOVUTO POI FARLO SAPERE ALL'ULTIMO, MENO DI UN MESE PRIMA. È UNA QUESTIONE DI COSCIENZA. IL NO DI SINNER E’ STATA UNA DELUSIONE PER TUTTI NOI. LA DAVIS E’ COME LA MAMMA, NON SI TOCCA…”
Silvia Scotti per "la Repubblica" - Estratti
Nicola Pietrangeli, Sinner ha rinunciato alla Davis e parla di scelta difficile, di una coppa già vinta.
«Sa cosa le dico? La Davis è come la mamma, non si tocca».
jannik sinner nicola pietrangeli
Quindi è una scelta che non le piace.
«Non è bella. Mi dispiace molto, anche per lui. Si mette in fila dietro a quelli che pensano solo ai soldi e non ai tifosi. (...) Una scelta incomprensibile».
Ha detto che deve prepararsi per la prossima stagione, al 2026. È giusto preferire i propri tornei alla Nazionale?
«Non è una cosa buona rinunciare alla maglia azzurra. Può farlo, nessuno è obbligato.
Una volta si faceva, magari qualcuno mandava un certificato medico. Non so per quale motivo ha preso questa decisione, ma avrebbe dovuto comunicarla a inizio stagione. Dire: sento pressione, devo pensare a me, non me la sento. Non farlo sapere all'ultimo, meno di un mese prima. È una questione di coscienza. Neanche di soldi. Ormai gli zeri ai suoi livelli non bastano più. Ha guadagnato milioni e milioni».
la faccia di sinner quando vede pietrangeli sul palco
Volandri dice: porte aperte in futuro. Da ex capitano condivide?
«Cosa deve fare Volandri? Non può punirlo. È il numero uno.Deve incassare, fare il buono e sperare che Sinner ci ripensi».
Crede che lo farà?
«Vedrà, ci farà una sorpresa. Spero fino all'ultimo. Me lo auguro. Chiunque faccia sport aspira alla Nazionale. E la Davis è un campionato del mondo. Non c'è niente di meglio che giocare per il proprio Paese».
pietrangeli sinner e la coppa davis
Alcaraz ci sarà.
«Abbiamo Musetti, sarà lui il nostro numero uno».
La Federazione è stata comprensiva con Sinner, ma parla di scelta dolorosa.
«Certo, non ha alcun interesse a squalificarlo. Speriamo solo che lui sia ben consigliato».
Però Sinner pensa già al 2026, difficile faccia marcia indietro
«Non riesco a trovare una logica. È il suo momento. È all'apice, tutti lo vogliono, tutti lo amano. Una delusione per tutti noi. Questo è uno schiaffo al Paese».