PARIGI VAL BENE UNA MOSTRA - A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA, IL “CENTRO POMPIDOU” DEDICA UNA RETROSPETTIVA AL GRANDE HENRI CARTIER-BRESSON, MAESTRO DELL’ISTANTE DECISIVO CHE HA IMMORTALATO GUERRE, DIVI, GENTE COMUNE, DURA REALTA’ E SPIAZZANTE SURREALISMO
Henri Cartier-Bresson, padre del fotogiornalismo, maestro nel cogliere scatti in strada e alcuni momenti chiave del Novecento, è morto nel 2004. A dieci anni dalla scomparsa il "Centro Pompidou" di Parigi gli dedica uno retrospettiva, esponendo circa 500 immagini fino al 9 giugno.
C'è un po' di tutto: il surrealismo, i tumulti del maggio francese, la guerra civile spagnola, le due guerre mondiali e il boom economico, l'incoronazione di George VI, il funerale di Mahatma Gandhi, Martin Luther King in ufficio, Henri Matisse che disegna, l'espressione di un giovanissimo Truman Capote. E tanta gente comune, immortalata per le strade di Harlem, nei bar di Brooklyn, così come a Shanghai.
Cartier-Bresson era un genio della composizione, un vero talento nel cogliere le situazioni, il maestro dell "'istante decisivo".
uomo addormentato al Brooklyn Cafe
Martine Franck moglie di Cartier Bresson
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