city united

PEP AND THE CITY - NEL DERBY DI MANCHESTER GODE GUARDIOLA: LO UNITED DI MOURINHO SCHIANTATO CON UN CALCIO SUBLIME, 44 PASSAGGI PER IL TERZO GOL DI GUNDOGAN – E’ IL PRIMO TRIONFO NELLA STRACITTADINA IN 3 ANNI PER IL TECNICO CATALANO CHE ALLA FINE DELLA PARTITA RIMPROVERA STERLING (TRA I MIGLIORI IN CAMPO) – A SEGNO ANCHE AGUERO, INGUARDABILE CON IL SUO NUOVO LOOK - VIDEO

city united

Stefano Boldrini per la Gazzetta dello Sport

 

I picchi di bellezza mostrati dal City nel derby numero 177 di Manchester fanno dimenticare per qualche ora le rivelazioni contenute nei report di Football Leaks sulle violazioni del fair play finanziario e le accuse di Amnesty International. Non è oppio calcistico, ma uno stato dell' anima di fronte ad un calcio, a tratti, sublime.

 

Difficile dire se il Manchester City sia la squadra più forte del mondo, ma si può azzardare la tesi che nessuno riesca a produrre uno spettacolo di questo livello: il 3-1 sullo United è la logica conseguenza del film proiettato all' Etihad. Il terzo gol della banda di Guardiola, all' 86', arriva dopo 44 passaggi. La pennellata è l' assist di Bernardo Silva, un taglio che mette Gundogan di fronte alla porta di De Gea: il tedesco non perdona e il City blinda i tre punti che confermano la leadership in Premier. Guardiola libera il sorriso: finalmente, al terzo anno di gestione del club, festeggia il primo trionfo nella stracittadina.

 

city united aguero

SUPERIORITA' Manchester di questi tempi ha i colori del City e la sfida dell' Etihad lo ribadisce. Al netto del ritardo in classica - ora ben 12 punti - e di un ottavo posto che rende complicato persino il discorso Europa League, lo United è surclassato su più fronti: filosofia di gioco - soprattutto -, tecnica, velocità. La banda di Mourinho può opporre solo la forza fisica, ma limitare il calcio al verdetto della bilancia è riduttivo: servono altre qualità per imporsi.

 

Le assenze last minute di Pogba e quella di Lukaku annunciata, con il centravanti belga confinato in panchina, forniscono ulteriore slancio al City.

 

La banda di Pep parte bene e dopo 12' è già avanti: il suggerimento di Bernardo Silva trova pronto alla stoccata l' altro Silva, lo spagnolo David. De Gea può solo inchinarsi. I due Silva sono la fonte del gioco: spettacolari, geniali, imprevedibili. David è l' anima del City: è il leader dentro e fuori dal campo. Lo United gioca con il piombo nei piedi. Difesa e centrocampo annaspano. Il trio avanzato Lingard-Rashford-Martial è tagliato fuori.

city united guardiola sterling

 

AGUERO 208 In apertura di ripresa, arriva il 2-0. Lingard perde il pallone a centrocampo e Aguero invita Mahrez al triangolo: il passaggio di ritorno dell' algerino è splendido e l' argentino, con una sassata, fulmina De Gea. I numeri del centravanti, con i capelli biondo platino, sono impressionanti: 208 gol in 307 gare con il City, 151 reti in Premier, 8 nei derby. Mourinho fa la cosa più logica: cambia qualcosa.

Esce Lingard ed entra Lukaku.

 

Il centravanti belga, senza neppure toccare il primo pallone, si procura subito il rigore: l' atterramento di Ederson è solare. Dal dischetto, Martial spiazza il portiere brasiliano.

 

city united guardiola

EPILOGO Il match è riaperto e il City è attraversato da un brivido. Mourinho insiste con i cambi. Via libera al duo Mata-Sanchez, doccia anticipata per Herrera e Rashford. Lo United avanzare la linea del fronte, cercando di sfruttare il suo gigantismo. Il City replica nel modo più intelligente: ricomincia a tessere il suo gioco. Il 3-1 di Gundogan chiude il discorso. Il match finisce con il torello: lo United incassa il quarto ko nelle prime 12 gare di campionato, non accadeva dal 1990-91.

 

PEP E MOU Guardiola sorride largo: «All' inizio c' è stato qualche timore di troppo, ma poi abbiamo sviluppato il nostro copione. Il gol di Aguero è stato decisivo». Mourinho, alla panchina numero 300 in Premier, dice: «Siamo rimasti in partita fino all' 86'. Tre gare in una settimana e la trasferta di Torino hanno lasciato il segno. E' stata la fatica la vera causa dei nostri errori».

mourinho 4

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…