piatek batistuta

“PIATEK? ASSOMIGLIA A BATISTUTA” - SCONCERTI: "COME L’ARGENTINO SPARISCE, MA POI TENDE L'AGGUATO. BATI, RISPETTO AL BOMBER POLACCO, ERA ANCHE PROPORZIONATO, QUASI SCULTOREO, PORTAVA PAURA E FASCINO INSIEME - LA FORZA DI PIATEK? È ASIMMETRICO, ROCCO LO DICEVA SPESSO, DIFFIDATE DEGLI ATTACCANTI TROPPO BELLI PERCHÉ SARANNO SPESSO NORMALI..." - VIDEO

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

 

piatek

Il primo vantaggio di Piatek è che non ha un fisico simmetrico. Ha il tronco lungo, le gambe concentrate, trova equilibrio nella potenza che sotto scatto producono i muscoli delle cosce (enormi).

 

Rocco lo diceva spesso, diffidate degli attaccanti troppo belli perché saranno spesso normali. Non avranno movimenti scoordinati, quelli veri che portano al gol. Prati era uno che sembrava sempre cadere. Riva ondeggiava e sapeva quasi ciabattare il pallone, tirava spesso sbilenco più che di forza.

 

Piatek non è normale secondo l' antico parametro.

Piatek è come la grande idea di Einstein, acquista massa con l' energia, si trasforma correndo. E ha tempi strettissimi nel farlo, quasi musicali.

batistuta

 

Il modo in cui si è fermato e tornato indietro all' inizio del secondo gol lasciando stupito e lontano uno come Koulibaly, avviene solo se hai musica nei muscoli, se sai abbinare il tempo alla forza. Koulibaly nemmeno reagisce, non si è accorto di niente. Era caduto nella normalità di Piatek, non nella sua.

 

Quel secondo gol risponde anche ad un' altra domanda: a chi assomiglia Piatek? Credo a Batistuta. Il secondo gol di Piatek era un classico di Batistuta: rientro di destro sulla fascia sinistra e tiro di mezzo giro, preciso e potente. Anche la velocità raggiunta in pochi metri somiglia a quella di Batistuta. Essere pesanti ma accelerare con leggerezza porta vantaggi enormi perché aggiunge sorpresa allo scatto.

Non ti aspettano anche sul breve i difensori.

 

Il vantaggio di Batistuta su Piatek è che l' argentino era anche proporzionato, quasi scultoreo, portava paura e fascino insieme. Il difensore subiva la somma del carisma.

Piatek è 183 centimetri per 77 chili, Batistuta 185 per 73.

 

Piatek ha cominciato segnando, Batistuta ha imparato più tardi, ma non ha mai smesso. All' età in cui Batistuta è venuto in Italia, Piatek ha già segnato 61 reti in 150 partite. Medie altissime dovunque si sia giocato.

 

piatek 1

C' è un' altra particolarità importante che lo avvicina a Batistuta, la rapidità con cui si accende, la sincronia con cui lo fa. Quasi non pensasse, avesse la capacità di agire subito insieme al pallone. Questo vuol dire avere tecnica spontanea, nessuno te lo può insegnare. Significa pensare anche con i piedi. Batistuta aveva questa qualità, se ce l' hai prendi sempre in contropiede il tuo avversario. È una diversità che paghi in qualche altra parte di campo, in altri momenti di partita.

 

batistuta

Sono attaccanti questi che non possono essere sempre dentro la partita, la loro gara è spesso un agguato, scompaiono per riapparire, hanno bisogno di pause. Ma è la continuità nel gesto pericoloso, senza polvere, quello che li rende unici. Bisogna avere il coraggio di esporsi. Fateci caso: Piatek non tira mai diritto, ha sempre una differenza, anche davanti al portiere, anche davanti all' ovvio. Non è mai lo stesso gol.

 

Questo tipo di attaccanti rischia continuamente l' errore perché cerca l' eccesso, la diversità ultima. Il primo gol al Napoli è un errore di Maksimovic, ma Piatek piazza comunque la palla, non la calcia e basta.

 

Non prova una differenza egoista come lo scavetto, decide di spiazzare il portiere da solo, con la traiettoria, la cosa più difficile da trovare nel calcio. Ne riparleremo, naturalmente, non è nato ancora un imperatore, ma qualcosa di estremamente interessante sì. Vale la pena studiarlo bene.

 

batistuta

Il bello di Piatek è che il suo talento non dovrebbe dipendere dallo schema degli avversari. È chiaro che preferisce il campo aperto, ma è impressionante anche nello scatto breve, quello da area piena di gente. La sua esatta equazione è che il controllo equivale al tiro, cioè tutto avviene nello stesso tempo. Ed è l' equazione del gol che solo pochissimi al mondo sanno risolvere, oggi solo Ronaldo e Messi, forse Salah e Suarez. A onor del vero qualcosa del genere sapeva fare anche l' Higuain del Napoli, anche di lui Piatek mantiene qualcosa. Ma sembra già una storia molto lontana.

piatekpiatek2BATISTUTA TOTTI MONTELLAbatistutaBatistutabatistutabatistutagabriel batistuta 9gabriel batistuta 4gabriel batistuta 6gabriel batistuta 10batistuta camp nougabriel batistuta 3gabriel batistuta 11gabriel batistuta 12gabriel batistuta 2gabriel batistuta 8capotondi batistutabatistuta 1milan napoli piatek ospina

 

piatek 12

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...