gervinho sabatini romagnoli dzeko

ROMA, CHE FAI? - DOPO I CAPRICCI CON GLI ARABI, IL RITORNO DI GERVINHO FA INCAZZARE LA TIFOSERIA GIALLO-ROTTA - SABATINI A CACCIA DEL BOMBER - SIMEONE VUOLE PJANIC ALL'ATLETICO

1. GERVINHO, IL CASO CAPITALE

Gianluca Piacentini per il “Corriere della Sera - Roma”

GERVINHOGERVINHO

 

La buona notizia è che, finalmente, la Roma è riuscita a mettersi in contatto con Gervinho, che avrebbe garantito la sua presenza per il giorno del raduno,a Trigoria, domenica 5 luglio. Una rassicurazione che la società aveva avuto anche lo scorso anno, ma che non bastò per vedere l’ivoriano aggregarsi ai compagni di squadra in partenza per la tournée negli Stati Uniti.

 

Problemi di passaporto, si disse, anche se più di qualcuno avanzò il sospetto che il mancato rientro fosse dovuto, più che altro, alle trattative per l’adeguamento del suo contratto a un solo anno di distanza dall’arrivo nella Capitale. 
 

Oggi - questo è l’altro lato della medaglia della vicenda - forse sarebbe meglio che l’ivoriano si prendesse qualche giorno in più di vacanza. Perché, nonostante le sue smentite a France Football e quelle dell’Al-Jazira sui reali motivi che hanno fatto saltare la sua cessione, il ritorno a Roma dell’ivoriano rischia di dare più problemi che vantaggi. 
Gervinho, infatti, non è visto di buon occhio da una parte consistente della tifoseria, ma ora anche all’interno di Trigoria.

 

La dirigenza, che già aveva programmato di mettere i 13/14 milioni della sua cessione nel bilancio che si è chiuso il 30 giugno, non ha preso bene la sua retromarcia. Il rapporto con il resto del gruppo, che già a stagione in corso lo aveva messo da parte, è logoro.
 

GERVINHO SABATINI ROMAGNOLI DZEKOGERVINHO SABATINI ROMAGNOLI DZEKO

La situazione è precipitata dopo il ritorno dalla Coppa d’Africa, vinta con la nazionale della Costa d’Avorio: la disparità di trattamento da parte di Garcia, rispetto ad alcuni compagni, è stata una scelta che il tecnico ha pagato sulla propria pelle e che non è stata ripagata dal comportamento successivo del calciatore. Motivo per cui anche lo stesso Garcia, con il quale Gervinho non condivide più il procuratore, visto che ora si affida ad un amico, non si è opposto alla sua cessione. 
 

La trattativa saltata ha rimescolato le carte di un divorzio annunciato che sembrava accontentare tutti: la speranza è quella di riuscire a venderlo il prima possibile, ma per il momento le uniche manifestazioni d’interesse arrivano da mercati (la Cina) poco attraenti. La cosa certa è che la Roma ha fretta di prendere un nuovo attaccante e, per questo, è in attesa di definire anche la cessione di Mattia Destro al Monaco. 
 

garcia e gervinho 8.01.38garcia e gervinho 8.01.38

In pieno stile-Sabatini, si sta giocando su più tavoli: l’interesse su Edin Dzeko è reale ma la cifra richiesta dal City, circa 25 milioni di euro, è ritenuta troppo alta. Con quei soldi di attaccanti ne potrebbero arrivare due: il primo è Alexandar Mitrovic, ventenne serbo che gioca nell’Anderlecht. La Roma ha fatto un’offerta di 15 milioni, la società belga ne vuole tre in più. L’altro è Luiz Adriano, che è in scadenza e si può prendere con 7/8 milioni. L’accoppiata porterebbe da una parte un calciatore di enorme potenziale e dall’altra uno più esperto. 
 

DZEKODZEKO

Per il centrocampo resta sotto osservazione Yohann Cabaye. Garcia, che lo ha allenato a Lille, ha provato a convincerlo a venire a Roma: nella stagione che porta ai campionati europei, che si giocheranno in Francia, l’operazione in prestito potrebbe avere senso. A patto però che il Psg paghi una parte dei 5,5 milioni di stipendio. Per la fascia sinistra si continua a seguire il ghanese Baba dell’Augsburg, per il quale sarebbe pronta un’offerta di 4 milioni per il prestito, più 11 di riscatto. Ufficializzato Iago Falque: in prestito di 1 milione con obbligo di riscatto fissato a 7 dopo la prima presenza ufficiale e un altro milione di bonus. 
 

2. ROMAGNOLI, LA ROMA NON DEVE PERDERLO

Roberto Maida per il “Corriere della Sport”

 

ROMAGNOLIROMAGNOLI

Un’aria pericolosamente viziata sta avvolgendo Alessio Romagnoli, ultimo diamante della gioielleria Roma. Dopo un anno di prestito alla Sampdoria, che era stato studiato proprio con lo scopo di testarlo ad alti livelli, il suo futuro è diventato un motivo di dibattito: resta alla Roma o va via? La sensazione è che dipenda dall’entità delle offerte in arrivo. Ma sarebbe un peccato enorme allontanare un altro giovane costruito in casa. Per giunta, qui si tratta di un cavallo di razza. Un giocatore del livello di Florenzi, se non di De Rossi, in prospettiva.

TENSIONE - Tutto è nato da un alterco, o se volete un confronto, tra il giocatore e i dirigenti di Trigoria per le vacanze successive all’Europeo Under 21. «Devi tornare prima, ci servi»; «No, io ho diritto a riposare dopo una stagione faticosa».

 

alessio romagnoli alessio romagnoli

La società trasmette un messaggio: non è bello che un ragazzo di 20 anni si irrigidisca davanti alla convocazione per un’affascinante tournée in Australia e Indonesia. Sarà anche così. Ma il vero problema è un altro: su Romagnoli si è lanciato il Milan, allenato dal suo ex allenatore Mihajlovic, e si sta orientando anche il Napoli, che già lo aveva tentato l’anno scorso. Sondaggi e ammiccamenti che svelano una verità: qualcosa si sta muovendo.

 

SABATINISABATINI

DENARO - Come al solito, sarebbe un problema di soldi. Romagnoli ha un contratto con la Roma fino al 2018 - rinnovato di questi tempi un’estate fa - per circa 400.000 euro netti a stagione. I pretendenti gli offrono il doppio, se non il triplo. Perciò i suoi manager si sono messi al lavoro per tutelarne gli interessi. Ascoltano proposte con l’idea di spingere la Roma a prendere una posizione. E il ragazzo, di fronte alla promessa di guadagnare molto di più e di giocare molto di più, comprensibilmente considera la possibilità di un addio alla casa madre.

SCENARI - Ma nessun dirigente, anche alla luce del fallimento dell’affare Gervinho, è in grado di escludere al cento per cento una separazione. I soldi servono, a Trigoria. Di fronte a un bonifico da 20 milioni, che finora non c’è stato, la Roma si metterebbe a trattare, annusando la possibilità di una plusvalenza super: da 0 a 20 con sole 43 presenze in serie A. E’ il mercato, è il business, che spesso scavalca anche i principi del senso di appartenenza rischiando di oscurare il lato romantico dello sport.

 

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