roberto mancini

TIRI MANCINI – SCONCERTI: "QUESTA NAZIONALE SA GIOCARE A CALCIO E HA VOGLIA DI FARLO PERCHE’ E’ FIGLIA DEL MANCIO, UN VECCHIO GENIO. SI È ATTACCATA ADDOSSO IL SUO PIACERE DI DIVERTIRSI E DI STUPIRE. SERVIREBBE UNA GRANDE PUNTA…" – MURA: “COSA CHIEDERE DI PIÙ? PIÙ ATTENZIONE NELLE COPERTURE E…”- IL PARAGONE TRA IL GOL DI INSIGNE E QUELLO DI MANCINI AL NAPOLI - VIDEO

 

 

 

Gianni Mura per “la Repubblica”

mancini 19

 

L' Italia del primo tempo forse non se l' aspettava , ed è andata sotto. Meritatamente. L' Italia del secondo tempo è corsa ai ripari, ha lottato con più convinzione, alla fine ha vinto. Meritatamente.

Bella partita, belli tutti e tre i gol: quello di Dzeko per l' azione corale, quello di Insigne per il gesto (tiro al volo da fuori, palla recapitata dal calcio d' angolo), quello di Verratti (assist di Insigne) ancora per il gesto, un destro da biliardo. In Grecia ieri ha vinto anche l' Armenia.

 

La Bosnia è più tosta e Prosinecki aveva fatto di tutto per impedire all' Italia di nuocere: marcature a uomo sui due registi azzurri, che non hanno gradito. Ne derivava un pressing incompleto, sui cui limiti affondavano i colpi, tecnicamente abili, i contropiedisti. Il 4-5-1, con Dzeko unica punta, gran partita la sua, diventava 4-3-3. A disagio la difesa, incerto Mancini, poi infortunato, non sollecito Palmieri nei recuperi.

VIALLI MANCINI

 

Con la regia di Pjanic, calato alla distanza, l' Italia vorrebbe ma non può. Due soli tiri in porta, di Quagliarella, che Mancini toglie nell' intervallo, inserisce Chiesa e a Bernardeschi tocca la parte del falso nove. Che non vedo brillare, ma nemmeno prima, sulla destra, era piaciuto. L' Italia del secondo tempo è un' altra squadra e ha molti meriti: la condizione atletica, che le consente un finale in netto crescendo, la voglia di non perdere e, sull' 1-1, la ricerca della vittoria quando anche un pareggio, tutto sommato, poteva andar bene.

 

La Bosnia ha fatto capire che s' accontentava, ma aveva anche speso molto. L' Italia non s' è accontentata e ha vinto una partita oggettivamente non facile da vincere. Sui palloni alti Bicakcic e soci arrivavano prima e i loro disimpegni erano più precisi.

 

roberto mancini intervistato da franco lauro foto di bacco

Che, con Insigne, rigenerato dalla Nazionale, il migliore dei nostri sia Sirigu, il portiere, è indicativo. Abbiamo corso molti rischi. Troppi. Fino al liberatorio destro di Verratti, fin lì tra i più in ombra. Vittoria sofferta e bella. Di gruppo, anche se sono emersi molti difetti a livello individuale. La Bosnia era l' avversaria più forte, in un girone benigno, e a Torino giocava per non uscire dalla corsa per il secondo posto. E, magari, per trovare qualche ingaggio. Dzeko e Pjanic, che giocano in Italia, i migliori, ma anche Visca e Besic sono motorini interessanti.

 

vialli mancini

Dopo quattro partite gli azzurri sono a punteggio pieno e sono certamente cresciuti. Cosa chiedere di più? Più attenzione nelle coperture, una fretta minore vicino all' area avversaria. Tutte cose che si possono ottenere. Più cresce, in gioco e risultati, più la squadra è compatta e segue le direttive di Mancini. Missione compiuta, buone vacanze.

 

SA GIOCARE E NON TEME LE SOLUZIONI ESTREME

Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

È stata una bella partita finché la Bosnia ha avuto la forza per ripartire. Poi, col respiro grosso, ha cominciato ad accontentarsi ed è caduta su un colpo di Verratti da manuale euclideo. Questo in fondo è il vantaggio dell' Italia di Mancini: sa giocare a calcio e ha voglia di farlo, non ha paura di tentare soluzioni estreme.

roberto mancini foto di bacco

 

Il gol del pareggio, quello di Insigne, è stato il tentativo scolastico di un folle, tiro al volo da 25 metri. Lo provano in pochissimi perché non fai mai gol. Questa Nazionale li prova perché è figlia di Mancini, un vecchio genio. Si è attaccata addosso la sua diversità, il suo piacere di divertirsi e di stupire con una tecnica da strada. Stavolta è stata anche una partita vera.

 

roberto mancini foto mezzelani gmt 011

La Bosnia ha la classe dei balcanici, cioè il solito misto tra l' Italia e l' Oriente con un fisico superiore. Ci fosse ancora oggi una Jugoslavia capace di rimanere unita nel calcio sarebbe fra le prime 4 al mondo. Prosinecki, grande amico di Boban con 30 chili in più com' è suo diritto del tempo, ha messo un battitore libero a centrocampo spazzando le idee di Verratti e Jorginho.

 

Dzeko è stato il migliore in campo. Allargando al mercato, l' unico limite di questo giocatore sono i 33 anni, il resto è ancora da fuoriclasse, con un' utilità complessiva non inferiore a quella di Ronaldo, Lukaku o Icardi. E noi?

 

italia bosnia

Abbiamo vinto quando non pensavamo più, abbiamo sofferto e reagito, portato un po' di ordine su un campo che era diventato davvero una terra selvaggia. Ci siamo confermati una squadra di talento, cosa che a me sembra già enorme visti i tempi. Dobbiamo considerare che non c' è più una squadra guida al mondo. I tanti stranieri rendono straniere a se stesse anche le squadre nazionali. Nello spazio che resta, Mancini ha trovato due idee, la giovinezza e la condanna del banale, che ci rendono almeno baldanzosi.

 

Servirebbe una grande punta, un Belotti che cresce, un Bernardeschi che si guarda meno, un Quagliarella con 10 anni di meno. Ma è così per tutti. L' evoluzione del calcio ha dovunque chiuso lo spazio ai grandi attaccanti. Non ce n' è uno perfetto, anche senza Wanda Nara come agente.

mancini leottaDZEKO 1roma udinese dzekomancini leottadzeko rissa 2roberto mancini foto di bacco

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...