conte ranieri marelli abisso kone pasalic

“SE C’È CONTATTO, ANCHE LIEVE, IL VAR NON INTERVIENE” – LUCA MARELLI, SEDICENTE ESPERTO ARBITRALE DI DAZN, IL QUALE SOSTENEVA IERI CHE IL RIGORE SU KONÉ ANDASSE TOLTO (TROVANDO IL DISAPPUNTO DI RANIERI) E’ LO STESSO CHE DOPO INTER-NAPOLI IN UN BOTTA E RISPOSTA CON CONTE SOSTENEVA L’IMPOSSIBILITA’ PER IL VAR DI INTERVENIRE IN CASO DI FISCHIO DEL DIRETTORE DI GARA? LA CHIAMATA ERRATA DI ABISSO E IL DANNO ALLA ROMA NELLA CORSA AL QUARTO POSTO (CHE SPOSTA DECINE DI MILIONI DI EURO) CHE HA AVVANTAGGIATO LA JUVE – LA RISPOSTA DEGLI ARBITRI: "DECISIONE GIUSTA REVOCARE IL RIGORE" - VIDEO

 

antonio zappi

(ANSA) - "Rocchi mi ha confermato la bontà della valutazione tecnica: non si trattava di calcio di rigore" e il Var lo ha "poi correttamente revocato": con una dichiarazione all'ANSA il presidente Aia, Antonio Zappi, risponde alle proteste di Claudio Ranieri per il rigore concesso alla Roma e poi tolto per il contatto Pasalic-Konè. 

 

"Il Var è intervenuto nel pieno rispetto del protocollo, correggendo un errore chiaro e determinante", prosegue Zappi, che si dice dispiaciuto per le dichiarazioni di Ranieri, "allenatore da sempre rispettato per la sua correttezza, misura e cultura sportiva" e chiede "rispetto" per il ruolo degli arbitri. 

 

"Siamo sinceramente dispiaciuti per le dichiarazioni di Claudio Ranieri in merito all'episodio del rigore inizialmente assegnato per un contatto tra Pasalic e Koné, poi correttamente revocato dal Var", è la dichiarazione del presidente Aia. "Il designatore Gianluca Rocchi mi ha confermato la bontà della valutazione tecnica che sarà illustrata pubblicamente anche nella prossima puntata di 'Open VAR' - aggiunge Zappi -: non si trattava di calcio di rigore. Pasalic interviene, ma è il giocatore della Roma che, per effetto della propria dinamica, finisce addosso all'avversario".

gianluca rocchi

 

Ranieri, sottolinea il n.1 dell'Associazione arbitri, "è un allenatore da sempre rispettato per la sua correttezza, misura e cultura sportiva. Ed è proprio per questo che le sue parole hanno un peso rilevante. Tuttavia, in questo caso, la ricostruzione non corrisponde a quanto emerso dalle immagini e dalla valutazione tecnica". 

 

Il VAR è infatti "intervenuto nel pieno rispetto del protocollo, correggendo un errore chiaro e determinante. Mi fa piacere sottolineare che anche la stampa sportiva nazionale ha riconosciuto l'appropriatezza della decisione".

 

(..) Chiediamo solo che lo stesso rispetto venga riservato al nostro difficile e delicato ruolo".

 

MARELLI

Da ilromanista.eu

 

conte marelli ranieri

Ha fatto molto discutere in Atalanta-Roma 2-1 il contatto tra Pasalic e Manu Koné nell'area di rigore nerazzurra, arrivato sull'1-1, e inizialmente sanzionato da Sozza con l'assegnazione del calcio di rigore in favore dei giallorossi, decisione poi revocata. L'intervento del Var ha fatto infuriare Claudio Ranieri, che nel post partita si è trovato fortemente in disaccordo con Luca Marelli, l'esperto in materia arbitrale di Dazn, il quale sosteneva che fosse stato giusto revocare il calcio di rigore.

 

Al netto della furia del tecnico romanista, che ha poi incalzato Marelli con nuove domande lasciando poi l'intervista nel momento in cui quest'ultimo non sapeva cosa rispondere, appare una certa incoerenza tra quanto spiegato da Marelli ieri e quanto detto in precedenza: è emerso infatti in rete un vecchio video che lo vedeva discutere su una situazione simile con Antonio Conte.

 

ranieri marelli atalanta roma kone pasalic

La partita in questione, è Inter-Napoli 1-1 del 10 novembre 2024, gara in cui il Var non intervenne dopo l'assegnazione di un calcio di rigore a favore dell'Inter per fallo (dubbio) su Dumfries di Anguissa. "Che significa, che il Var non può intervenire?" la domanda di un indiavolato Conte nel post partita; "Se c'è contatto, anche lieve, il Var non interviene" asseriva Marelli. Che evidentemente ieri sera deve aver rivisto la propria posizione.

 

 

 

RANIERI VS MARELLI

Massimiliano Gallo per il Corriere dello Sport - Estratti

 

rosario abisso

  Una sconfitta che brucia. Perché figlia di una partita giocata con coraggio dalla Roma. Ma soprattutto perché ancora una volta il protagonista è stato il Var. Capace di far infuriare persino Claudio Ranieri. Ed è francamente difficile dargli torto. L’episodio avviene nel secondo tempo. Quando l’arbitro Sozza assegna un rigore per fallo di Pasalic su Koné. Sozza viene poi richiamato al Var e torna sulla propria decisione.

 

Nel post-partita, prima in tv e poi in conferenza, Ranieri - senza mai venire meno alla sua educazione - dice: «Ci hanno sempre detto che il Var interviene solo per evidenti errori. Il Var qui non doveva intervenire perché il contatto c’era.

 

 

Il rigore è stato dato e rigore era. A meno che non siano cambiate le regole e non ce l’hanno comunicato. Io non sto dicendo se era rigore o non era rigore. Ma fino a oggi ci hanno detto che in caso di contatto, il Var non poteva intervenire per cambiare una decisione di campo». Se ne parlerà tanto. È una decisione che sposta decine di milioni di euro.

 

La Roma si sarebbe portata sul 2-1 e forse adesso sarebbe potuta essere sola al quarto posto e quindi in pole position per la prossima Champions. Così non è andata. La Roma esce a mani vuote da Bergamo e si ritrova al sesto posto, a un punto da Juventus e Lazio appaiate al quarto posto. Un gradino più sotto c’è il Bologna di Italiano.

pasalic konè

 

(…) Rocchi, chiamato direttamente in causa da Ranieri, dovrà dare spiegazioni. Possibilmente credibili.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...